Teresa Cilia torna a parlare di Raffaella Mennoia: le frecciatine e il retroscena su Mario Serpa
Teresa Cilia torna a parlare del processo che l’ha vista contrapposta a Raffaella Mennoia. Nei giorni scorsi, l’ex tronista di Uomini e Donne è tornata sotto i riflettori dopo aver rivelato di essere stata assolta in un processo giudiziario durato ben sei anni, nato da una querela della storica autrice del dating show contro di lei. La vicenda risale al 2019, quando tra le due scoppiò uno scontro accesissimo sui social. All’epoca, Teresa aveva rivolto pesanti accuse alla Mennoia, coinvolgendo anche l’ex compagno Jack Vanore.
Tra l’altro, la Cilia era intervenuta per difendere Mario Serpa, che a sua volta aveva messo in dubbio la sincerità della collaboratrice di Maria De Filippi, insinuando che non fosse davvero come appariva in TV. A seguito delle sue dichiarazioni, Raffaella aveva quindi denunciato Teresa e, dopo sei anni, l’influencer è stata definitivamente assolta. Nelle ultime ore, è poi tornata sull’argomento, rispondendo ad alcune domande dei suoi seguaci attraverso i social. In particolare, ha spiegato di aver sentito Mario, che da anni vive New York, al quale ha voluto dedicare parte della vittoria: “Sì, ci siamo sentiti. Ovviamente ho dedicato questa vittoria anche a lui“.

Teresa Cilia senza freni: cos’ha detto dopo essere stata assolta
Successivamente, Teresa Cilia ha risposto ad altre domande poste dai suoi follower, tra cui una relativa al silenzio di Raffaella Mennoia riguardo alla vicenda giudiziaria. Alcuni utenti, infatti, si sono chiesti come mai l’autrice non abbia ancora espresso pubblicamente la propria versione dei fatti, nonostante in passato avesse dichiarato di voler raccontare la sua verità: “Sì, sì, avevo sentito queste dichiarazioni… ma alla fine?“.
Infine, l’ex tronista ha voluto togliersi qualche sassolino dalle scarpe anche nei confronti di Gianni Sperti e Karina Cascella, che all’epoca si erano apertamente schierati in difesa della Mennoia, criticandola duramente: “Dove sono finiti ora? Ah, non so… li aspettavo anch’io”.
