Bahamas e Usa sotto choc per gli effetti drammatici dell’uragano Dorian, che prosegue la sua corsa nel versante sud-est del Massachusetts. Come riporta la Cnn, sarà un fine settimana di disagi in parte del territorio statunitense: la tempesta scaricherà pioggia e venti di tempesta tropicale. E non è da escludere che Dorian raggiunga la Nova Scotia, come sottolineato dal meteorologo Robert Shackelford. Grande preoccupazione nel New England: le autorità hanno avvisato i cittadini di allontanarsi dalla costa in questo fine settimana, proibendo la pratica del surf. «Anche i nuotatori più esperti devono essere prudenti, sono previste onde alte e mare molto mosso: bisogna essere cauti nelle correnti di rottura, che possono trascinare rapidamente verso le acque più profonde», ha evidenziato Shackelford. Situazione leggermente migliorata nella Carolina del Nord dopo la paura delle scorse ore: «Diverse persone sono state salvate dai piani superiori delle loro abitazioni, c’è chi ha dovuto fare i conti con l’acqua ad altezza ginocchio anche nella propria abitazione», le parole di Jason Wells. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
URAGANO DORIAN, 43 MORTI MA “BILANCIO SOLO PARZIALE”
Passano i giorni, le ore, e si aggrava inesorabilmente il bilancio delle vittime causate dall’uragano Dorian. Alla Bahamas l’ultimo bollettino parla di 43 morti, 13 in più rispetto a quelli ufficializzati ieri (erano 30), ma ancora una volta siamo qui a dirvi che si tratta di un numero purtroppo parziale. “Quarantatré (morti) è la cifra ufficiale, con molti dispersi. Questo numero dovrebbe aumentare in modo significativo”, le parole di Erica Well Cox, portavoce del Primo Ministro Hubert Minnis, al canale americano NBC News. Sono infatti diversi i dispersi (c’è chi dice qualche centinaio, chi invece cinque mila), e di conseguenza è pressoché impossibile fare una stima precisa delle vittime. Complesso fare anche la stima dei danni alle Bahamas, dove Dorian ha devastato tutto ciò che ha incontrato sul proprio cammino. Intanto è iniziata l’evacuazione dei sopravvissuti sul noto arcipelago caraibico, e nel contempo l’uragano sta lambendo le coste degli Stati Uniti ma a categoria 1. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
URAGANO DORIAN A CATEGORIA 1
Dopo essersi lasciato alle spalle quello che è stato già definito “uno sconcertante numero di morti” e aver flagellato le Bahamas (dove sale a 30 il bilancio delle vittime che purtroppo è destinato ad aumentare, mentre sarebbero quasi 70mila le persone che si trovano in gravi condizioni di necessità e avrebbero bisogno urgentemente di un piano di soccorsi), l’uragano Dorian si sta ora dirigendo come previsto verso le coste degli Stati Uniti toccando le spiagge della Carolina del Nord: tuttavia secondo la Cnn i venti e le piogge che in precedenza avevano sferzato la Florida del Sud hanno una minore intensità e anche se l’uragano tropicale è stato declassato ora a Categoria 1 continua a fare paura. A confermarlo è pure il National Hurricane Center (NHC) che ha spiegato come forse la fase peggiore sia passata e che Dorian nei prossimi giorni si indebolirà ulteriormente: ad ogni modo, visto il suo livello di pericolosità, proprio nel vicino stato della Carolina del Sud persiste in cinque contee l’ordine di evacuazione per le popolazioni che vivono lungo le coste per un totale di oltre 400mila individui. (agg. di R. G. Flore)
L’URAGANO POTREBBE RAGGIUNGERE ANCHE L’EUROPA
Potrebbe raggiungere l’Europa nei prossimi giorni l’Uragano Dorian. Dopo essere stato declassato a categoria 1 nelle ultime ore, dovrebbe lambire l’intera costa est degli Stati Uniti per poi dirigersi verso il Vecchio Continente. Nella giornata di lunedì 9 settembre potrebbe attraversare l’oceano Atlantico avvicinandosi alla Groenlandia, dove si verificheranno piogge forti e mareggiate. Martedì 10, poi, toccherà al Mare del Nord, fra Islanda e Regno Unito, quando Dorian sarà ormai declassato a Depressione Tropicale. Probabili ripercussioni sull’intero Mediterraneo centrale, Italia compresa, e proprio la nostra penisola potrebbe essere colpita fra mercoledì 11 e venerdì 13 da un’intensa ondata di maltempo, derivante appunto dalla coda di Dorian. Al momento l’uragano si trova vicino alla costa est degli States, in particolare nella Carolina del Sud, ma dovrebbe interessare lo stato solo marginalmente, anche se i primi effetti si sono fatti sentire. Nulla a che vedere comunque con la devastazione delle Bahamas, dove i morti accertati sono al momento 30, ma si teme un ecatombe visti i migliaia di dispersi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
URAGANO DORIAN: MORTI E DISTRUZIONE ALLE BAHAMAS
Drammatici aggiornamenti dalle Bahamas sugli effetti dell’uragano Dorian, declassato a tempesta di categoria 1 con venti fino a una velocità max di 144 km/h. Il ministro della Sanità, Duane Sands, ha ammesso ai microfoni della Cnn che il bilancio finale di morti «sarà sconcertante». Dichiarazioni legale all’altissimo numero di dispersi, quasi 6 mila, nonostante gli appelli diffusi dai vari amici e familiari attraverso i social network. Le vittime al momento sono 30, ma la Cnn ha evidenziato che le autorità locali hanno inviato 200 sacchi per cadaveri nelle isole Abaco, le più colpite dall’arcipelago. Ansa spiega che la Croce Rossa Internazionale teme che il 45% delle case sulle isole di Grand Bahama e Abacos siano gravemente danneggiate o distrutte: parliamo di circa 13 mila immobili, una catastrofe nella catastrofe. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
URAGANO DORIAN, CAROLINA IN GINOCCHIO
L’uragano Dorian inizia a far sentire i suoi primi effetti sugli Stati Uniti. Nelle scorse ore è infatti giunto nella Carolina del Sud, provocando numerosi disagi. Sono infatti circa 220mila, come riferito dai colleghi di TgCom24.it, le attività e le case che sono rimaste senza elettricità a causa di un imponente blackout provocato dalla furia delle tempesta. Tra le città maggiormente interessate il guasto, troviamo in particolare Charleston, Berkeley e Dorchester. In totale sono circa 267mila le persone rimaste al buio se si tengono conto anche dei vicini abitanti della Carolina del nord. La situazione di maggiore gravità resta comunque alle Bahamas, dove si contano 30 vittime ma il bilancio resta provvisorio visto che sarebbero a migliaia i dispersi. “La pubblica opinione – le drammatiche parole del ministro della Salute, Duane Sands – deve prepararsi a un’inimmaginabile informazione sul bilancio delle vittime e sulle sofferenze umane”. Sono attesi aggiornamenti nelle prossime ore. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
URAGANO DORIAN: 30 VITTIME ALLE BAHAMAS
Si aggrava il bilancio del passaggio dell’uragano Dorian sulle Bahamas. I morti sono saliti a 30, ma c’è il rischio che il numero aumenti ulteriormente nelle prossime ore, come ha ribadito per l’ennesima volta il primo ministro dell’arcipelago, Hubert Minnis. Secondo lo stesso, infatti, le vittime potrebbero essere molto di più tenendo conto che le zone devastate non sono ancora state raggiunte al 100% a causa della distruzione dell’uragano. Per Minnis si tratta di una devastazione che durerà per “generazioni”. Al momento sono circa 70mila le persone che hanno bisogno di un aiuto immediato, e necessitano di beni di prima necessità come acqua, cibo e medicinali. Dorian si è abbattuto sulle isole caraibiche a forza 5, ma con l’avvicinarsi alla costa degli Stati Uniti ha perso di intensità ed ora è stato nuovamente retrocesso a categoria 2, con venti che comunque superano i 170 chilometri all’ora. Al momento si dirige verso la Carolina del Sud e la Carolina del Nord, ed ha già provocato delle inondazioni a causa dei violenti temporali che hanno scaricato a terra in poche ore 180 millimetri di pioggia. Secondo gli esperti, Dorian si indebolirà nelle prossime ore pur restando potenzialmente letale. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
URAGANO DORIAN DI NUOVO A CATEGORIA 3
L’uragano Dorian si avvicina alla costa est degli Stati Uniti con venti superiori ai 180 km che potrebbero provocare violente mareggiate, e una tempesta che rischia di far innalzare il livello dell’oceano di almeno due metri. La Georgia, la Carolina del Sud ma anche la Florida, sono pronte all’impatto, per un’area che dovrebbe interessare circa un milione e duecento mila persone. Dorian dovrebbe passare sopra gli Stati Uniti nelle prossime ore, per poi proseguire verso nord, lungo la costa, e raggiungere quindi il Canada: domenica dovrebbe sorvolare la Nuova Scozia e l’Isola di Terranova, ma con un’intensità a livello 1. Intanto alle Bahamas si continua a fare la conta dei morti e dei danni. Servono con urgenza acqua potabile, cibo, rifugi e medicinali, e le scene che giungo dallo splendido arcipelago caraibico sono di guerra. Le strade e gli aeroporti sono stati infatti completamente danneggiati o allagati dalla furia dell’uragano, e l’isola Gran Bahama è raggiungibile solo tramite elicottero. Per sdrammatizzare un po’ sta facendo il giro del web la foto di una donna che ha mostrato il parcheggio dell’auto del marito: ha messo la Smart in cucina per paura dell’arrivo di Dorian in Florida. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
URAGANO DORIAN A CATEGORIA 3
L’uragano Dorian acquista di nuovo intensità e torna a far paura. Dopo essere stato declassato da categoria 5 a 2, è risalito a quota 3 con venti a 185 chilometri l’ora, e minaccia ancora una volta la costa est degli Stati Uniti. A rischio, in particolare, la Georgia e la Virginia sudovest, mentre l’Alabama sembrerebbe per ora al riparo. Secondo gli esperti del National Hurricane Center, Dorian dovrebbe mantenere questa intensità per circa 12 ore, e nella giornata di domani, venerdì 6 settembre, dovrebbe finalmente indebolirsi per poi scemare definitivamente. Sono più di 1.500 le persone che hanno trovato riparo nei 28 rifugi della Carolina del Sud, dove Dorian ha già fatto sentire i suoi primi effetti, con raffiche di pioggia iniziate nella tarda serata di ieri sulla città di Charleston. Da segnalare anche una querelle fra il Trump e gli esperti: secondo il presidente, l’uragano potrebbe colpire anche l’Alabama, ma il Servizio meteo nazionale ha smentito seccamente tale ipotesi.
URAGANO DORIAN DI NUOVO A CATEGORIA 3
Intanto è salito drammaticamente il numero dei morti alle Bahamas, e dai 7 della giornata di ieri siamo arrivati ora a 20. Purtroppo il bilancio delle vittime resta provvisorio, come ha fatto capire anche il ministro della sanità, che ha spiegato che in molte zone dell’arcipelago “le operazioni di salvataggio sono appena iniziate”. Mark, capo degli affari umanitari dell’Onu, ha invece confessato che alla Bahamas vi sarebbero almeno 70mila persone che hanno bisogno di assistenza, perché colpite da una “enorme devastazione. I primi passi che le Nazioni Unite affronteranno – ha poi aggiunto – sarà fornire assistenza salvavita urgente, cibo, acqua potabile, medicine e rifugi”. Sono ancora moltissimi i dispersi presso l’arcipelago caraibico, e nelle scorse ore è stato sbloccato un fondo di emergenza di un milione di dollari per i primi aiuti. Sulle Bahamas la furia di Dorian è stata devastante, ed ha scaricato quasi 80 centimetri di acqua nel giro di poche ore, mettendo in ginocchio l’intero arcipelago.