Il vaiolo delle scimmie, malattia che si sta diffondendo in tutto il mondo in queste ultime settimane, sarebbe stato diffuso dagli Stati Uniti. E’ questa la tesi sostenuta da alcuni utenti cinesi di Weibo, un social molto simile a Facebook, secondo quanto riportato dal tabloid britannico Daily Mail. Stando alla teoria complottistica, gli Stati Uniti avrebbero deliberatamente fatto trapelare il virus, e il tutto sarebbe da collegare ad un rapporto del 2021 di un’organizzazione non governativa statunitense, nota come Nuclear Threat Initiative (NTI), sulla biosicurezza. Nello stesso si descrive lo scenario ipotetico di un’epidemia di vaiolo delle scimmie, e secondo la Cina, ciò significherebbe che gli Stati Uniti sarebbero già a conoscenza dell’epidemia senza però dire nulla.
Secondo Shu Chang, influencer di Weibo che vanta 6.41 milioni di follower, tale rapporto costituisce di fatto «un piano degli Stati Uniti per divulgare il virus del vaiolo delle scimmie bioingegnerizzato», e sono molti i fan dello stesso che hanno apprezzato il post, secondo Bloomberg ben 7.500. Sempre su Weibo viene fatto notare che, dopo la pandemia di covid, l’NTI ha collaborato con la Munich Security Conference (MSC) per condurre un’esercitazione che possa ridurre le varie minacce biologiche, ed è stato scelto come esempio il test per «un insolito ceppo di virus del vaiolo delle scimmie».
VAIOLO DELLE SCIMMIE: IL TEST INCRIMINATO
Nel test viene ipotizzato un iniziale focolaio dello stesso virus, con una successiva diffusione a livello globale nel giro di 18 mesi. L’epidemia iniziale è causata «da un attacco terroristico che utilizzava un agente patogeno ingegnerizzato in un laboratorio con disposizioni inadeguate di biosicurezza e bioprotezione e una supervisione debole», e lo scenario ipotetico si verificherebbe a partire dal 5 giugno 2022, dopo che un gruppo terroristico ha sviluppato il virus in maniera illecita.
«Poiché il vaiolo delle scimmie non si trova naturalmente a Brinia (il Paese immaginario da cui partirebbe l’epidemia ndr), gli esperti locali e internazionali considerano questo focolaio insolito», scrive l’NTI. «Il governo briniano accoglie favorevolmente le indagini internazionali sull’epidemia e richiede il supporto medico dell’OMS». Alla fine del test, la pandemia immaginaria causa più di tre miliardi di casi e 270 milioni di morti in tutto il mondo.