Il giallo di villa Pamphili i misteri che aleggiano attorno a Francis Kaufmann, questa sera a Chi l'ha visto: scopriamo le novità
A Chi l’ha visto si tornerà questa sera sul giallo di villa Pamphili, il duplice omicidio di mamma e figlia di 8 mesi, molto probabilmente commesso da un cittadino americano, tale Francis Kaufmann, di anni 46. Negli ultimi giorni la terribile vicenda di Roma sta divenendo quasi una sorta di spy story fatta di identità segrete, fughe all’estero e altri misteri che devono essere ancora scoperti e chiariti.
Prima di tutto si sa con certezza che l’uomo fermato non si chiama Rexal Ford, come invece aveva riferito inizialmente agli inquirenti, anche se sul suo passaporto vi era proprio quel nome. Quell’uomo viveva come un clochard, un senza tetto, ma era in possesso di tre carte di credito che lo stesso utilizzava per pranzare al ristorante: come è possibile vivere in strada ma mangiare nei locali spendendo svariati euro? Stando a quanto emerso sembra che a “rifornire” di denaro lo stesso presunto assassino fossero i genitori dell’uomo, che gli bonificavano 5-6 mila euro alla volta.
VILLA PAMPHILI, IL PRESUNTO KILLER DA MALTA ALLA SICILIA
E’ emerso inoltre che nel corso della sua vita ha vissuto in vari Paesi fra Russia, Islanda, Nuova Zelanda e a Malta, e proprio sull’isola ha deciso di assumere il nome di Rexal Ford, spacciandosi per regista e produttore cinematografico americano. A Malta ha conosciuto una ragazza proveniente dall’est Europa, forse russa, con cui ha anche avuto una figlia che l’uomo sostiene si chiami Andromeda.
Da Malta si sarebbe spostato assieme alla donna e alla figlia in Italia, arrivato con un catamarano, e anche qui avrebbe assunto una nuova identità, quella di Matteo Capozzi. La sua ricostruzione è stata confermata da un uomo che gestisce una società di carsharing in Sicilia e che il 27 marzo scorso sarebbe stato contattato proprio da Kaufmann che gli chiedeva di noleggiare una barca da Malta verso la Sicilia, e spacciandosi proprio per Matteo Capozzi.
VILLA PAMPHILI, DOVE ALLOGGIAVA IL KILLER?
Dopo di che ad aprile si era spostato a Roma dove avrebbe preso in affitto un immobile, ma gli inquirenti non hanno ancora ritrovato l’abitazione dove lo stesso risedeva o comunque si appoggiava. Il forte sospetto di chi indaga è che i tre non abbia dormito in strada, ma la vicenda resta ancora da chiarire fino in fondo e sembra regalare ogni giorno che passa dei colpi di scena.
La sensazione è che la donna morta e la bimba fossero appunto la russa con cui aveva instaurato una relazione e la loro figlia, anche se al momento non vi è ancora certezza, visto che non vi sono documenti che attestino la nascita della piccola ne un presunto legame fra l’uomo e il presunto killer. Intanto Chi l’ha visto ha mostrato sui social la foto del documento utilizzato dall’americano, un passaporto che gli è stato trovato addosso quando arrestato sull’isola greca di Skiathos la scorsa settimana.