Vittorio Sgarbi ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma: secondo fonti di FanPage a causa della depressione rifiuta l'alimentazione volontaria
Il famoso critico d’arte e Sindaco di Arpino Vittorio Sgarbi da diversi giorni è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma destando non poche preoccupazioni nelle persone che gli sono vicine per un quadro clinico che attualmente sembra essere piuttosto complesso, legato – come lo stesso critico non ha mai nascosto nelle sue numerose interviste – alla depressione che da tempo lo attanaglia e che sarebbe progressivamente peggiorata: non a caso, dall’essere una figura quasi costante nei salotti televisivi italiani, Vittorio Sgarbi da diverso tempo si è (quasi) rintanato ad una forma di vita più privata; mentre gli ultimi sviluppi sulla salute l’hanno costretto al ricovero ospedaliero.
Tra le tante incertezze sulla salute di Vittorio Sgarbi, il quotidiano FanPage è riuscito ad entrare in contatto con alcune fonti riservate che hanno spiegato che il critico d’arte sarebbe stato ricoverato perché – proprio a causa della sua sempre più opprimente depressione – avrebbe iniziato a rifiutare l’alimentazione autonoma: una situazione potenzialmente grave e sintomo chiaro che un atteggiamento autodistruttivo sul quale i medici hanno voluto vederci chiaro tenendolo sotto osservazione.
Come sta Vittorio Sgarbi, ricoverato per i sintomi della depressione: le parole dell’amico Marcello Veneziani
Insomma, Vittorio Sgarbi è stato ricoverato per la depressione, ma soprattutto per via del rifiuto ad alimentarsi autonomamente: attualmente – spiega sempre FanPage – viene nutrito attraverso le flebo e il critico resta sotto stretta osservazione da parte dei medici; mentre le fonti del quotidiano digitale hanno rivelato che il ricovero durerà almeno fino alla fine di marzo, fermo restando che prima delle dimissioni sarà necessario appurare il superamento della fase critica della depressione e che le cure dovranno andare probabilmente avanti anche nei prossimi mesi.
Al contempo, al di là delle indiscrezioni di FanPage sul ricovero di Vittorio Sgarbi si è concentrato anche lo storico amico e giornalista Marcello Veneziani in un’intervista per il Corriere nella quale ha spiegato che la depressione del critico d’arte è da attribuire al suo “narcisismo ferito” dopo aver constato che “molte delle sue libertà impulsive non potranno più essere praticate” in seguito – ipotizziamo – al tumore alla prostata scoperto pochi anni fa e forse agli attriti governativi che l’ha condotto alla consapevolezza che “il suo universo si sta restringendo” e che non sarà più in grado di “cavalcare il mondo”.