Come si vota alle Elezioni Comunali 2025: tutto quello che c'è da sapere sul voto disgiunto, tra i comuni in cui è concesso e come funziona
Si apre oggi ufficialmente il primo turno delle Elezioni Comunali 2025 con gli elettori chiamati ad esprimere la loro preferenza sul candidato che vorrebbero vedere Sindaco e sulla maggioranza che lo accompagnerà in Consiglio per i prossimi anni, con i soliti dubbi sulla possibilità di esprimere il voto disgiunto che accompagnano sempre i vari turni elettorali – con comunali, regionali e amministrative che funzionano in modo leggermente diverso tra loro -: dubbi che ovviamente scioglieremo in questo articolo vedendo assieme a voi quando, dove e se è possibile esprimere un voto disgiunto e – soprattutto – come farlo senza rischiare di invalidare la vostra scheda.
Prima di arrivarci – però – è doverosa una precisazione sulle Elezioni Comunali 2025: complessivamente gli elettori chiamati al voto (che anticipa leggermente quello dei Referendum) sono 1,92 milioni per un totale di 117 comuni tra i quali solamente 4 capoluoghi – ovvero Matera, Taranto, Ravenna e Genova – e una maggioranza (86 sul totale) di comuni inferiori ai 15mila abitanti; mentre le date per votare sono quelle di oggi e domani, domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025, rispettivamente dalle 7:00 alle 23:00 e dalle 7:00 alle 15:00.
Cos’è e come funziona il voto disgiunto: è concesso alle Elezioni Comunali 2025?
Venendo ai dubbi sul voto disgiunto, per rispondere occorre innanzitutto capire – e questo purtroppo spetta soprattutto a voi – se il proprio comune ha più o meno di 15mila abitanti: la possibilità di esercitare questa forma di votazione, infatti, è riservata esclusivamente con comuni cosiddetti ‘superi’ – appunto, con più di 15mila abitanti -, mentre in tutti gli altri (che ricordiamo essere la maggioranza) si dovrà ricorrere alla consueta modalità di voto.
Per chi non sapesse cos’è o come funziona il voto disgiunto, ricordiamo che si tratta di una modalità di votazione in cui si può esprimere la preferenza su di un preciso candidato e al contempo su di una lista a lui scollegata: per farlo basterà barrare il riquadro con il nome del candidato scelto e anche il simbolo di un partito che non fa parte della sua lista; conferendo così un voto sia al sindaco che al partito, cambiando gli equilibri nel Consiglio.