JEAN-CLAUDE JUNCKER/ E’ il nuovo presidente della Commissione Ue. Schulz: giorno storico per l’Europa

- La Redazione

Con 422 voti a favore, 250 contrari e 47 astenuti, l’avvocato lussemburghese Jean-Claude Juncker è il nuovo presidente della Commissione europea. La maggioranza assoluta era a quota 376 voti

juncker_conferenzaR400 Jean-Claude Juncker (Infophoto)

Dopo la nomina di Jean Claude Juncker a presidente della Commissione europea, “si chiude un processo storico, un’importante tappa strutturale per le istituzioni europee”. A dirlo è Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, il quale ha ribadito che “il giorno che viviamo oggi si scrive in modo storico nel libro della storia della Ue”. Il processo di nomina, ha commentto ancora Schulz, è “un passo storico per le democrazia europea”.

Con 422 voti a favore, 250 contrari e 47 astenuti, il lussemburghese Jean-Claude Juncker è il nuovo presidente della Commissione europea. Dopo il raggiungimento della maggioranza assoluta (fissata a 376 voti) nel Parlamento europeo riunito in assemblea plenaria, Juncker succede ufficialmente al portoghese José Manuel Barroso dopo essere stato nominato dal Consiglio europeo lo scorso 27 giugno con il voto favorevole di 26 Paesi e due contrari. Prima del voto, il candidato del Ppe ha tenuto un discorso in cui ha ribadito la priorità di “rafforzare la competitività e stimolare gli investimenti”: nei primi tre mesi, invece, “ci sarà un ambizioso pacchetto per lavoro, crescita e investimenti” che “mobilizzerà fino a 300 miliardi in tre anni”. Juncker ha quindi parlato di lavoro e disoccupazione, spiegando che nell’Unione europea “c’è un ventinovesimo Stato membro: è lo Stato dei disoccupati, degli esclusi, dei respinti. Voglio che questo Stato torni a essere un normale membro della nostra Unione”. Proprio per questo è necessario “un forte piano di investimenti per rilanciare l’occupazione e la competitività” in cui potranno essere utilizzati “in modo mirato i fondi strutturali esistenti, gli strumenti disponibili o che possono essere sviluppati per progetti infrastrutturali, interventi coordinati”. Infine il neo presidente della Commissione europea è tornato a difendere l’euro, spiegando che “la moneta unica non divide ma protegge l’Europa”, annunciando poi la creazione di “un governo economico” della Ue che dovrà dimostrarsi rigoroso “con le riforme strutturali” per “accompagnarle” con una adeguata “capacità di bilancio propria dell’Eurozona”.





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