LA STORIA/ La luce che porta l’impresa fuori dal tunnel

- int. Roberto Ziliani

Otto nuove collezioni che saranno presentate al salone Euroluce 2013 e una che sarà lanciata nel 2014. ROBERTO ZILIANI, titolare di Slamp, ci parla delle collaborazioni della sua azienda

Illuminati_Cuore_-_Nigel_Coates Gli Illuminati

Otto nuove collezioni che saranno presentate al salone Euroluce 2013. Roberto Ziliani, titolare di Slamp, ci parla delle collaborazioni della sua azienda leader nel settore dell’illuminazione con l’architetto Zaha Hadid e i designer Zanini de Zanine, Nigel Coates e Adriano Rachele. Una documentazione del fatto che anche in una fase difficile come quella attuale il binomio creatività e crescita è ancora vincente.

Qual è il valore di Euroluce per la vostra azienda e quali sono le vostre aspettative da questa edizione?

Slamp sta compiendo un forte tragitto di crescita sui mercati sia nazionali che internazionali. Presentiamo otto nuove collezioni molto forti, con una grande attenzione sia all’estetica che all’usabilità del prodotto. Arriviamo molto carichi e abbiamo uno spazio rilevante, di 400 metri quadrati.

Ci vuole parlare della vostra nuova collaborazione con Zaha Hadid?

Quella di Hadid è stata un’esperienza straordinaria, tra fase di ricerca ed esecuzione il progetto è durato un anno e a Euroluce presenteremo due collezioni specifiche. Si tratta di collezioni seduttive e magiche, in quanto il segno di Zahadid è strepitoso. Per noi è stata molto eccitante la relazione che si è creata tra il nostro team creativo, l’art director, Zaha Hadid e il gruppo londinese che è venuto a trovarci a Pomezia. E’ un bel tragitto professionale e siamo molto soddisfatti, il risultato estetico è straordinario e chiunque vede il prodotto ne rimane ipnotizzato.

Che cosa ci dice invece di Zanini de Zanine?

Con Zanini abbiamo instaurato una relazione molto fresca e leggera. Il designer ha creato un prodotto da cui poi abbiamo costruito collezioni ispirate alla natura, molto floreali e colorate, e anche questa volta siamo riusciti a dargli quel tocco tipico del nostro brand che i nostri prodotti normalmente hanno.

Il terzo designer la cui collaborazione ha caratterizzato la vostra azienda se non sbaglio è Nigel Coates…

Di Coates presenteremo diversi progetti. Il primo si chiama “Illuminati”, e sono tre sagome derivanti da un ex voto, con un’aura di luce intorno. Abbiamo esplorato un universo semantico abbastanza ampio e abbiamo deciso di scegliere tre forme: un cuore, un uomo e una donna. Il risultato è un prodotto che sembra fatto apposta per le camere da letto di tutti coloro che si amano.

E il secondo progetto?

Il secondo progetto è Crocco, un modulo che permette composizioni infinite. Tanto gli Illuminati quanto Crocco sono prodotti a led, mentre le collezioni di Zaha Hadid hanno un’illuminazione sia a fluorescenza sia alogena, in quanto combinano le due diverse fonti luminose. Zanini infine ha un’illuminazione a fluorescenza compatta.

 

C’è un fil rouge che accomuna le vostre collezioni?

Un tema predominante è quello della natura, che troviamo per esempio nella collezione Clizia realizzata dal designer Adriano Rachele. Clizia è un prodotto adeguato a tutti gli ambienti, pur essendo di grande modernità sta bene anche in una casa più umile. Abbiamo ottenuto un mix corretto tra usabilità e capacità di arredare la casa. Clizia è una collezione ricca, presentata in sei colori come dei petali di fiori.

 

Quanto contano i giochi di luce nei vostri prodotti?

Tantissimo. Per esempio Punctum, disegnato sempre da Nigel Coates, è uno specchio ad angolo con un circolo di led che genera una luce diffusa. Messo in posa, più che produrre illuminazione falsa le prospettive di una stanza. E’ uno specchio che messo in un angolo, o a parete o a soffitto o appoggiato a terra, è come se creasse una sorta di finestra nella prospettiva. Lo riteniamo quindi un progetto forte, a cavallo tra i mondi.

 

E’ l’unico di questo tipo?

Oltre a Punctum, stiamo lanciando un altro prodotto che si chiama Etoile. E’ illuminato anche questo a led, con tre livelli da cui si espande la luce. La forma ricorda quella di una gonna quando una ballerina di tango fa il giro su se stessa, piuttosto che l’esplosione di una stella. E’ davvero molto morbida e molto decorativa.

 

(Pietro Vernizzi)





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