Andrea Delogu felice con il compagno Luigi Bruno, i due non danno peso alle critiche. La conduttrice ha scoperto a 26 anni di essere dislessica.
Andrea Delogu è di nuovo al timone del Tim Summer Hits 2025 al fianco di Carlo Conti, con il suo talento, la sua strepitosa bellezza e il suo modo di fare continua a farsi apprezzare sempre di più. Da anni è un personaggio noto nel mondo dello spettacolo, della televisione e della recitazione, infatti oltre ad essere un’amata conduttrice è anche speaker radiofonica, attrice e scrittrice.
Risale al 2002 il suo esordio sul piccolo schermo a Mai dire domenica come letteronza, faceva infatti parte del corpo di ballo. Col tempo Andrea Delogu è riuscita a vestire i panni di conduttrice in varie trasmissioni come ‘A casa di Andrea su Match Music’, ‘Stracult’, ‘Dance Dance Dance’, ‘La vita in diretta Estate’, ‘Prima Festival, e altre ancora.
Andrea Delogu felice con il compagno Luigi Bruno, tante le critiche per la differenza d’età
In passato la nota conduttrice è stata legata sentimentalmente all’attore Francesco Montanari, convolarono a nozze nel 2016 anche se la loro relazione aveva già vissuto alcuni momenti di crisi. Col tempo si sono resi conti che tra loro non funzionava e nel 2021 hanno ufficializzato la fine del loro matrimonio. Dopo la rottura lei ha ritrovato l’amore con il modello Luigi Bruno, più giovane di lei di ben 17 anni.
All’inizio della loro storia d’amore Andrea Delogu e il suo compagno hanno dovuto fare i conti con molte dure critiche a causa dell’importante differenza d’età. Con il tempo però non hanno più dato peso ai vari rumors che circolano su di loro e si godono la loro bellissima storia d’amore, quando si mostrano insieme sui social appaiono sempre più complici e innamorati.
In più occasioni Andrea Delogu ha parlato della sua dislessia, una patologia rimasta sconosciuta per moltissimo tempo. Lei l’ha scoperto quando aveva 26 anni, in una passata ospitata a Domenica In aveva detto: “Tante persone hanno rinunciato al piacere della lettura perché avevano sofferto per essere state giudicate male senza che nessuno realmente sapesse della loro dislessia”.
