Antonello Falqui celebrato da Techetechetè. La puntata di oggi, infatti, è un omaggio al regista e autore italiano di programmi televisivi, in particolare varietà. Tra le trasmissioni più belle, quelle in grado di entrare nel cuore e restarci, ci sono quelle inventate da lui. Un mito della tv italiana, padre del varietà. I più giovani non devono confondere Antonello Falqui con Pasquale Falqui, farmacista sardo famoso per aver inventato il lassativo a cui ha dato il suo (cog)nome. In effetti, è celebre lo slogan pubblicitario “Falqui! Basta la parola!” per il purgante che fu brevettato nel 1938 e venduto inizialmente solo nella sua farmacia alla periferia di Milano.
Una decina di anni dopo lanciò un altro prodotto famoso, le caramelle che tutti conoscono col nome di Zigulì. Due geni, ma che non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro. Antonello Falqui, invece, è considerato il fondatore del varietà televisivo, un genere a cui diede piena dignità e nel quale ha sperimentato con estivi positivi delle innovative soluzioni di regia, stabilendo di fatto i canoni di un format nazional-popolare elegante, fotografia dei gusti, aspirazioni e costumi degli italiani del secondo Novecento.
ANTONELLO FALQUI E PASQUALE FALQUI, DUE INVENTORI MA…
Peraltro, Antonello Falqui e Pasquale Falqui hanno vissuto nello stesso periodo. Antonello Falqui, figlio del critico e scrittore Enrico Falqui, nacque a Roma il 6 novembre 1925. L’altro, invece, nacque 23 anni prima. Se Antonello fu affascinato dal mondo del cinema al punto tale da spingerlo a lasciare Giurisprudenza prima della laurea, per poi frequentare il corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia, riuscendo poi a diventare regista, Pasquale Falqui si laureò in farmacia e si dedicò alla ricerca di un prodotto contro la stitichezza.
Già nel 1938 mise in commercio un confetto chiamato Prunol. Poi arrivò il lassativo che porta il suo nome, confermandosi innovativo anche nel lancio delle “palline” Zigulì. Nel 1985 però cedette la proprietà dell’azienda farmaceutica omonima. In quegli anni, invece, Antonello Falqui aveva raggiunto il suo successo (Musichiere, Canzonissima, Studio Uno, Milleluci) e collaborava, tra gli altri, con Paolo Villaggio e Gigi Proietti.