Con l’arrivo imminentissimo della lunga notte del veglione per accogliere l’anno nuovo, scatta nuovamente l’allerta per un eventuale attentato a Capodanno 2025 che le Prefetture che hanno dato – secondo una tradizione avviata da diversi anni a questa parte – l’indicazione di blindare e presidiare le nostre città per evitare scenari tragici in quella che dovrebbe essere una nottata di divertimento e spensieratezza: per ora – ed è bene certamente partire da qui – non sembrano esserci prove di evidenti rischi per un attentato a Capodanno 2025, ma l’allerta resta comunque alle stelle perché per quanto i nostri Servizi segreti svolgano un lavoro sempre magistrale non si può escludere che qualche lupo solitario decida di agire all’ultimo senza una reale preparazione approfondita.
Prima di arrivare alle misure messe in campo per evitare che capiti un attentato a Capodanno 2025 vale la pena ricordare che questo è un anno particolare, recentemente interessato dal violento attacco terroristico al mercatino natalizio tedesco – nel quale sono morte 5 persone e ne sono rimaste ferite centinaia – e da un clima geopolitico tutt’altro che sereno e disteso; senza dimenticare che solo pochi giorni fa si è aperto il Giubileo con migliaia di turisti e pellegrini già presenti a Roma per accogliere l’anno nuovo con Papa Francesco e i sempre consueti già organizzati concerti che porteranno nelle piazze migliaia e migliaia di curiosi.
Tutte le misure messe in campo per scongiurare il rischio attentato a Capodanno 2025: dall’operazione ‘strade sicure’ ai maggiori controlli sulla movida, le città saranno blindate
Proprio in virtù degli aspetti che vi abbiamo appena citato, l’allerta per un attentato a Capodanno 2025 è altissima e da tempo – precisamente dall’attentato a Magdeburgo – il ministro degli Interni Matteo Piantedosi in un incontro che si è tenuto al Viminale ha disposto che per tutto il periodo delle festività vengano adottate misure eccezionali di tutela dell’ordine pubblico: occhi puntati sulle grandi città – con realtà come Roma e Napoli in cima alla lista -, ma anche sui piccoli centri urbani dove potrebbero verificarsi comunque eventi tragici proprio approfittando dei minori controlli da parte delle autorità.
Così – per scongiurare un attentato a Capodanno 2025 – in ogni città verrà intensificato il già noto piano ‘strade sicure’ con maggiori pattugliamenti nei centri cittadini anche grazie all’Esercito, controlli a tappeto sugli automobilisti per scovare individui pericolosi o che sono alla guida sotto l’effetto di questa o quella sostanza stupefacente e dell’alcool e veri e proprio sbarramenti all’inizio delle vie pedonali con le barricate di cemento; il tutto mentre anche gli scali portuali, gli aeroporti e le stazioni ferroviarie saranno soggetti ad un intensificazione dei controlli.
Similmente – e qui torna il caso della già citata Napoli, ma presumibilmente anche di tutte le altre grandi città -, è probabilmente che per ridurre al minimo il rischio di un eventuale attentato a Capodanno 2025 le Prefetture locali attiveranno le ormai consuete disposizioni per impedire di consumare alcolici in strada nelle strade e nelle piazze della movida; senza dimenticare che in diversi comuni da tempo le Forze dell’ordine stanno conducendo una serie di approfondite indagini per individuare – e sgominare – i commercianti di botti e fuochi d’artificio illegali che si possono trasformare facilmente in vere e proprie bombe.