BENEDETTO XVI, SANTA MESSA IN SUFFRAGIO IN VATICANO/ Georg Gänswein: “Ratzinger, una vita con Dio e Maria”

- Niccolò Magnani

La Santa Messa in suffragio di Papa Benedetto XVI in Basilica di San Pietro: orario, info possibile diretta video streaming. Celebra padre Georg Gänswein: “Ratzinger, una vita con Dio”

Mons. Georg Mons. Georg Gänswein davanti alla salma di Benedetto XVI (LaPresse, 2023)

MESSA PER BENEDETTO XVI, L’OMELIA DI PADRE GEORG

«Un esempio luminoso di umile lavoratore della vigna del Signore»: così monsignor Georg Gänswein ha terminato l’omelia nella Santa Messa di suffragio per Benedetto XVI (riportata in ampi stralci da Vatican News, ndr), usando le parole scelte dal cardinale Joseph Ratzinger nel giorno della sua elezione al Soglio Pontificio. Un’omelia intensa e in alcuni tratti anche commossa per chi come padre Georg è rimasto accanto fino agli ultimi istanti di vita accanto al Papa Emerito ri-nato al Cielo un anno esatto fa. La Santa Messa in San Pietro in questo ultimo giorno dell’anno prende spunto dall’omelia dello stesso Benedetto XVI nel suo ultimo Natale in terra: «gioia e preghiera, quello che caratterizzava la sua vita quotidiana».

«Benedetto XVI, nella salita al tempio di Gesù, Giuseppe e Maria, vedeva un’espressione della loro preghiera al Signore, che già vedono e contemplano nel figlio Gesù», racconta un commosso Gänswein nel ricordare l’amico Papa Emerito, citando poi una catechesi di Ratzinger «lo sguardo del cuore di Maria. si concentra su di Lui già al momento dell’Annunciazione, quando Lo concepisce per opera dello Spirito Santo; nei mesi successivi ne avverte a poco a poco la presenza, fino al giorno della nascita, quando i suoi occhi possono fissare con tenerezza materna il volto del figlio, mentre lo avvolge in fasce e lo depone nella mangiatoia». Maria e San Giuseppe erano gli autentici modelli di fede per Benedetto XVI, ricorda ancora padre Georg nella Santa Messa in suffragio: «La Chiesa si rivela così, nonostante tutte le fragilità umane che appartengono alla sua fisionomia storica, una meravigliosa creazione d’amore, fatta per rendere Cristo vicino ad ogni uomo e ad ogni donna che voglia veramente incontrarlo, fino alla fine dei tempi». Nel chiudere l’Eucaristia odierna, l’arcivescovo tedesco spiega come davanti alla Comunione con Cristo «restiamo uniti anche con Benedetto XVI, sinceramente grati a Dio per il dono della sua vita, la ricchezza del suo magistero, la profondità della sua teologia e l’esempio luminoso di questo semplice ed umile lavoratore nella vigna del Signore».

PAPA BENEDETTO XVI, LA SANTA MESSA IN SUFFRAGIO AD UN ANNO DALLA MORTE

Ad un anno esatto dalla morte di Joseph Ratzinger, il Papa Emerito Benedetto XVI, in Vaticano si celebra questa mattina la Santa Messa in suffragio: a presiederla, il suo storico segretario particolare ed ex prefetto della Casa Pontificia, mons. Georg Gänswein. Dopo la Santa Messa in suffragio celebrata da Papa Francesco lo scorso 3 novembre – dove sono stati ricordati anche gli altri cardinali defunti nella Chiesa in questo 2023 – ecco il momento dedicato unicamente alla memoria del grande Papa-teologo, mancato un anno esatto fa: era il 31 dicembre 2022 alle ore 9.34 nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano, il luogo che ha ospitato per quasi 10 anni il Papa Emerito Joseph Ratzinger dopo la storica rinuncia al Papato nel 2013.

La Santa Messa per Benedetto XVI comincerà alle ore 8 in Basilica di San Pietro e non è dato sapere al momento se sia garantita la diretta video streaming sul canale YouTube di Vatican News, che comunque trovate qui sotto. Nell’ultimo giorno dell’anno, a poche ore dalle celebrazioni di Capodanno con Papa Francesco (Primi Vespri e Te Deum questo pomeriggio dalle 17 in Basilica vaticana), la Chiesa ricorda con tenerezza quel Santo Padre che ha saputo continuare il Papato di San Giovanni Paolo II nutrendo il cristianesimo del duplice strumento centrale nel Vangelo e nella storia della Chiesa, Amore e Ragione (Agape e Logos amava dire Ratzinger). «Benedetto XVI, che oggi ricordiamo insieme ai Cardinali e ai Vescovi defunti nel corso dell’anno, nella sua prima Enciclica scrisse che il programma di Gesù è “un cuore che vede” (Deus caritas est, 31). Quante volte ci ha ricordato che la fede non è anzitutto un’idea da capire o una morale da assumere, ma una Persona da incontrare, Gesù Cristo: il suo cuore batte forte per noi, il suo sguardo s’impietosisce davanti alle nostre sofferenze», così Papa Francesco ha ricordato Benedetto XVI nella Santa Messa in suffragio in Vaticano a novembre.

PADRE GEORG CELEBRA LA MESSA PER RATZINGER: “SOFFRO ANCORA PER LA SUA MORTE”

«Soffro ancora tanto per Benedetto XVI»: in un dialogo pochi giorni fa in Vaticano con il “Corriere della Sera”, mons. Gänswein – il celebre “Padre Georg” che ha accompagnato Ratzinger sia durante il Papato che durante il ritiro nei giardini vaticani – ha raccontato del suo ritorno in Italia dopo la scelta di Papa Francesco di rimandarlo, senza incarichi, nella sua Diocesi natale a Friburgo.

Dopo le polemiche per la pubblicazione del libro su Benedetto XVI pochi giorni dopo la sua morte, il vescovo tedesco non lancia polemiche né “frecciatine”: «Presiederò la Santa Messa per ricordare Papa Benedetto. Sono stato suo segretario, ho vissuto con lui venticinque anni, sono molto grato e ancora sofferente. Spero non si voglia interpretare in modo diverso o manipolare questa occasione». A domanda diretta del “CorSera” sulle polemiche per le sue posizioni “anti-Bergoglio”, Gänswein replica «sono arrivati a parlare di riunioni “anti-Francesco”, a dire che disobbedivo al Papa perchè mi avrebbe proibito di viaggiare, tutte falsità; oppure che io avrei rifiutato diverse cattedre da vescovo, un’altra calunnia».

Nel 2024 la Libreria editrice vaticana pubblicherà un volume, a cura di padre Federico Lombardi, con la raccolta di oltre cento omelie private e inedite pronunciate dal Papa Emerito nel Monastero Mater Ecclesiae: padre Georg racconta infatti che Benedetto XVI «ha continuato a predicare anche nel Monastero, quando celebrava la Messa davanti alle Memores Domini e a me, e la sua grandezza sta anche nel fatto che a lui non importava che ad ascoltarlo ci fossero cinque persone oppure cinquantamila, si preparava allo stesso modo». La Santa Messa in suffragio doveva tenersi in un primo momento all’altare della sua tomba, nelle Grotte Vaticane, ma è stato il cardinale Mauro Gambetti (arciprete di San Pietro) a proporre di spostare la celebrazione all’altare della Cattedra di San Pietro alle 8, visto il più che probabile afflusso di persone per ricordare Papa Ratzinger.





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