Continuano le indagini a Zandobbio a seguito della morte della 59enne impiegata dell’ufficio tecnico comunale, Bruna Calegari. Aperto fascicolo per omicidio anche se la pista maggiormente battuta sembrerebbe essere quella del malore e della tragica fatalità. Intanto ha parlato ai microfoni di NewsMediaset il figlio della vittima, Simone Borali, che si è detto sorpreso da quanto accaduto: “Per quanto possa sembrare assurdo, sembra davvero uno strano incidente. Non sappiamo ancora niente, l’autopsia deve essere fatta. Non è che abbiamo dati per cui possiamo essere sicuri”. Simone si dice comunque certo che la verità verrà a galla, anche perché l’ambiente in cui è avvenuto l’eventuale incidente o omicidio, è controllato da telecamere: “Perciò – aggiunge – se c’è stato un qualunque tipo di colluttazione, sicuramente si saprà chi è entrato e chi non è entrato. Però – conclude – conoscendo mia mamma e conoscendo le persone con cui lavorava non credo proprio ci sia stata una situazione del genere. Per quanto strano possa sembrare, sembra davvero un insolito ed improbabile incidente”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MORTE DI ZANDOBBIO: UN MALORE?
E’ stata aperta un’indagine contro ignoti con l’accusa di omicidio, a seguito della morte di Bruna Calegari, la 59enne impiegata dell’ufficio tecnico del municipio di Zandobbio, deceduta due giorni fa in circostanze “misteriose”. Come riferisce il quotidiano Eco di Bergamo, il pubblico ministero Letizia Ruggeri ha deciso di procedere per omicidio di modo da poter indagare a 360 gradi, anche se al momento gli inquirenti sembrerebbero maggiormente propensi verso la tragica fatalità. In base a quanto emerso, i fatti dovrebbero essere andati così come segue. Giovedì 31 ottobre la signora Calegari era al lavoro come tutti i giorni, si trovava in una stanza per prendere dei faldoni da uno scaffale, ed era salita su una scaletta perché non arrivava a prendere il documento che le interessava. Con se aveva in mano delle grosse forbici che servivano molto probabilmente per aprire un faldone. Mentre si trovava sulla scaletta la donna deve aver subito un malore, e a quel punto avrebbe perso l’equilibrio cadendo di sotto. Un’ipotesi, quella del malore, avvalorata dal fatto che nessuno avrebbe sentito alcun urlo fra i colleghi nell’altra stanza. Quando è caduta, le forbici avrebbero poi colpito la stessa vittima al torace e al collo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ZANDOBBIO, LE PAROLE DEL SINDACO SULLA MORTE DELL’IMPIEGATA
Sono ore di grande sconcerto a Zandobbio, il comune del Bergamasco sotto choc per la scomparsa di Bruna Calegari, l’impiegata dell’ufficio tecnico trovata morta nella sua stanza con delle ferite sul collo e sul petto. Se gli inquirenti in queste ore non tralasciano alcuna pista, né quella dell’omicidio né quella dell’incidente, viene perlomeno difficile pensare che la 59enne potesse essere propensa a togliersi la vita. Le parole del sindaco, Mariangela Antonioli, riportate da Bergamo News, dipingono infatti un ritratto di donna equilibrata e amante della propria vita:”Era una persona devota al lavoro, onesta, trasparente e puntuale. Ha sempre dimostrato una spiccata sensibilità verso gli altri, tanto che faceva parte del gruppo di protezione civile del nostro paese. Era molto legata alla famiglia, in particolare ai figli e ai nipotini. Le mancava poco alla pensione e attendeva quel momento per stare ancora più vicina a loro”. Per il momento la pista privilegiata dai carabinieri di Trescore Balneario e del nucleo investigativo di Bergamo, coordinati dal sostituto procuratore Letizia Ruggeri, sembra essere quella dell’incidente, conseguenza di una caduta accidentale, forse da una scaletta a 2 gradini rinvenuta dai colleghi accanto al suo corpo senza vita (agg. di Dario D’Angelo)
ZANDOBBIO, IMPIEGATA TROVATA MORTA: DISPOSTA AUTOPSIA
Cosa è accaduto a Bruna Calegari, la 59enne impiegata dell’ufficio tecnico del comune di Zandobbio, in provincia di Bergamo, trovata senza vita nella giornata di ieri dai colleghi di lavor? Nessuno nel comune di 3000 anime vuole credere all’ipotesi dell’omicidio, ma le forze dell’ordine non escludono alcuna ipotesi. «Sono sconvolta – le parole del sindaco Mariangela Antonioli ai microfoni del Corriere di Bergamo – È un dolore fortissimo. L’ho vista riversa a terra – ha proseguito nel suo racconto – non riesco davvero a capacitarmi di cosa e come potrebbe essere successo. Spero che i carabinieri riescano a chiarire il prima possibile. Devota al lavoro, onesta e trasparente. Non si poteva non volerle bene». Il corpo della signora Calegari è stato rinvenuto con una profonda ferita al petto, e altre due più superficiali al collo e sempre al petto. Accanto al cadavere, un paio di forbici insanguinate: possibile che qualcuno abbia “pugnalato” la donna per essere poi scappato? L’autopsia, disposta per la giornata di martedì prossimo, stabilirà se vi sia stata una colluttazione e quali siano le cause di un decesso che per ora appare un vero e proprio giallo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
59ENNE TROVATA MORTA NEL SUO UFFICIO IN PROVINCIA DI BERGAMO: SI INDAGA
Un’impiegata è stata trovata morta nelle scorse in provincia di Bergamo, e le forze dell’ordine non escludono alcuna pista, anche quella dell’omicidio. La vicenda è raccontata dai principali quotidiani nazionali, a cominciare da Il Secolo XIX, che svela di come il corpo senza vita della donna sia stato rinvenuto nel paesino di Zandobbio, comune della bergamasca (Lombardia), di circa 3000 abitanti. A fare il macabro ritrovamento sarebbero stato i colleghi della vittima, visto che la donna è morta sul posto di lavoro, nell’ufficio tecnico del Comune dove era dipendente con mansioni da impiegata. Come riportato dal quotidiano ligure, si tratta di Bruna Calegari, signora di 59 anni, che i colleghi hanno ritrovato riversa a terra attorno alle ore 14:00 di ieri pomeriggio, giovedì 31 ottobre. Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire con precisione quanto accaduto, e al momento non viene esclusa alcuna ipotesi, compresa quella dell’omicidio, anche se le stesse non sembrano per ora sbilanciarsi più di tanto in attesa di ulteriori indizi.
IMPIEGATA TROVATA MORTA IN UFFICIO A BERGAMO: INDAGINI IN CORSO
Una volta che sono stati chiamati i soccorsi, questi si sono recati pressoché immediatamente sul luogo segnalato, e il personale medico del 118, dopo aver analizzato il cadavere della donna, ha rinvenuto delle ferite al petto e al collo, molto probabilmente compatibili con un corpo contundente, forse una forbice. Interrogati anche i colleghi della donna, che hanno spiegato di non aver sentito alcun rumore sospetto ma semplicemente un tonfo, quello molto probabilmente provocato dalla caduta del corpo. Inoltre, vicino al cadavere è stata ritrovata una scaletta con alcune gocce di sangue. La procura ha disposto che venga eseguita l’autopsia, da cui si capirà con esattezza la causa di morte, un indizio non da poco. In base ad alcune indiscrezioni pare che in mattinata la signora Calegari avesse avuto una discussione con un altro dipendente, ma non vi sono particolari sospetti nei confronti di quest’ultimo. Gli inquirenti stanno sentendo varie persone fra cui anche il sindaco di Zandobbio, Mariangela Antonioli.