Un’occasione in novanta minuti: è questo il riassunto di Atalanta-Catania, partita valida per la 24esima giornata di serie A. La partita dell’Atleti Azzurri d’Italia non si è giocata: nessuna delle due squadre hanno mai dato l’impressione di volere i tre punti, si sono accontentate del pareggio che ha comunque mosso la classifica e avvicinato agli obiettivi (clicca qui per le pagelle e il tabellino della partita). Ne è scaturita una gara noiosa, nella quale è stato anche difficile individuare migliori e peggiori in campo, visto che nessuno si è mai elevato dal piattume del pomeriggio. I numeri sono perciò tutti indicativi: 51% di possesso palla per il Catania che ha anche tirato di più e in maniera più precisa (10 contro 8, 4 nello specchio contro 1), ha giocato leggermente più palloni e con una miglior precisione (546 contro 501, 59% contro 55% scarso) e ha anche tenuto più supremazia territoriale andando vicino agli 11 minuti contro i poco più di 9 degli orobici. Il dato che però fa da riassunto a tutta la partita è quello della pericolosità: il Catania non è andato oltre il 30,2%, l’Atalanta addirittura è rimasta sotto il 22%. Con una statistica simile è fin troppo facile spiegare lo 0-0 di oggi; nonostante tutto c’è chi ci ha provato più degli altri, e in questa statistica spicca Gonzalo Bergessio che ha comunque tentato 4 conclusioni, mentre dall’altra parte Denis è stato ben imbrigliato da Spolli e Bellusci ma si è liberato in tre occasioni per calciare. Buono anche il lavoro di Bonaventura, uno dei calciatori più vivaci in campo e autore di due conclusioni, senza fortuna. Pochi anche i palloni recuperati: comandano i difensori centrali, nello specifico Spolli si è resto protagonista di 33 palloni arpionati agli avversari, davanti a Stendardo con 28 e a Bellusci con 24. Poi Izco, prezioso anche in fase offensiva. Tra i giocatori che invece hanno maggiormente fatto girare il gioco troviamo solo maglie rossazzurre: naturalmente in testa al gruppo c’è Lodi con 52 passaggi completati (ma mai con la scintilla giusta), poi Barrientos con 42 e ancora un volta Izco con 41. L’unico giocatore dell’Atalanta a comparire nella statistica è Del Grosso: l’ex Siena è stato molto coinvolto sulla fascia sinistra, ha corso per tutta la partita ma spesso non ha avuto la lucidità per fare la cosa giusta. Insomma: una partita che ha raccontato davvero poco, un pareggio che però per la classifica può anche andare bene. E’ chiaro che Atalanta e Catania dovranno mettere un’altra intensità nella partita se vorranno fare punti nei prossimi impegni.
Capita sui piedi di Castro: Bergessio, che per tutta la partita fa un grande movimento allargandosi spesso sulle fasce laterali, mette in mezzo un pallone davvero invitante sul quale Castro non arriva per un pelo, pur allungandosi in scivolata. L’Atalanta non combina nulla: Andujar deve semplicemente affrontare qualche uscita nella quale dimostra grande sicurezza. Gli orobici ci provano solo nel secondo tempo: due conclusioni fuori bersaglio di Bonaventura, entrambe dalla distanza.
Stefano Colantuono ha una spiegazione per la brutta partita alla quale abbiamo assistito. “Colpa del campo”, ha spiegato ai microfoni di Rai Sport, “non si poteva giocare palla a terra perchè i rimbalzi erano irregolari. Diventa importante la posta in palio: va bene anche un pareggio, soprattutto se guardiamo gli altri punti. Non siamo però tranquilli, ci sarà da lottare fino alla fine. Oggi era importante muovere la classifica, era una partita complicata”. Rolando Maran parla invece di un Catania che ha giocato “con personalità, senza concedere nulla nemmeno in una sfida non facile”. Così il tecnico del Catania ai microfoni di Sky Sport. “Abbiamo avuto l’aprroccio giusto, dobbiamo continuare così cercando di salvarci quanto prima. Dobbiamo avere ancora questa fame e la voglia di fare risultato; stiamo comunque sempre giocando molto bene”.