Ritorno dei quarti di finale questa sera al St. James’ Park. Il Newcastle ospita il Benfica e dovrà cercare di ribaltare il 3-1 subito all’andata, un risultato beffardo per come è maturato: i Magpies controllavano la gara con il gol di Cissè prima che Santon regalasse ingenuamente un gol ai lusitani, e poi un fallo di mano goffo quanto sfortunato di Steven Taylor allargasse il divario. Diventa dura per Pardew, ma la rimonta si può fare; serve vincere 2-0 o con almeno tre gol di scarto. Per contro però gli uomini di Jorge Jesus sono più esperti (un anno fa erano ai quarti di Champions League) e in generale hanno più qualità nella loro squadra. Già alla vigilia le Super Aquile erano più accreditate per il passaggio del turno.
“Significa molto avere lo stadio tutto esaurito”, esordisce Ala Pardew, che ricorda non solo la vittoria in extremis di Premier League contro il Fulham ma anche l’impresa del Borussia Dortmund. “E’ la partita più importante della storia recente del club”, e ha ragione: negli anni Novanta lo squadrone di Shearer, Ginola e Beardsley si giocava i titoli nazionali battendo anche 5-0 il Manchester United, oggi la realtà è questo quarto di Europa League ma anche una lotta per non retrocedere. “Anche se dovessimo aver bisogno di due gol negli ultimi 20 minuti ci crederei lo stesso: con i tifosi che ci sostengono penso che potremmo essere una seria minaccia per il Benfica”. Ci sono però enormi problemi di formazione per Pardew, che deve rinunciare a una serie lunghissima di giocatori infortunati. Il tecnico schiererà i suoi con il solito 4-4-2, ma con tanti rincalzi: Ad esempio, Danny Simpson trasloca sulla fascia sinistra lasciando campo a Massadio Haidara sulla destra (anche lui però non è al 100%). Al centro confermata la coppia con il nuovo acquisto Yanga-Mbiwa e Steven Taylor; in mezzo al campo bene o male le cose quadrano, perchè gli esterni sono quelli titolari con Jonas Gutierrez e Obertan, al centro c’è Cabaye che è ormai il leaderr del reparto, a fargli compagnia sarà Sylvain Marveaux. Solito tandem offensivo: Moussa Sissoko, il cui inserimento in squadra è stato perfetto, agirà partendo qualche passo dietro Papiss Demba Cissè, che con la partenza di Demba Ba ha ritrovato i gol ed è l’uomo sul quale tutto il Newcastle punta.
Con così tanti indisponibili, anche comporre la panchina diventa un rebus. DI sicuro ci saranno il secondo portiere Elliot con i Williamson e Perch. L’olandese Anita, in ballottaggio con Marveaux per un posto a centrocampo, è la soluzione per dare qualità al centrocampo, mentre la fisicità potrebbe essere garantita da Cheik Tioté, che non sta benissimo e quindi potrebbe iniziare dalla panchina (ma anche rimanere direttamente in tribuna). Completano le alternative l’attaccante Shola Ameobi e molto probabilmente Dan Gosling, che si gioca il posto in panchina con Bigirimana.
Come detto gli indisponibili sono tantissimi: l’assenza di Vukcic a ben guardare è l’unica non troppo pesante, poi sono fuori Debuchy, Santon, Coloccini e Ryan Taylor che lasciano sguarnita la difesa; e in più – e da tempo – Ben Arfa, oltre a Gouffran. Un’emergenza vera e propria.
Il Benfica parte dal 3-1 dell’andata, è naturalmente favorito ma sa bene che non si può abbassare la guardia. “Ci aspettiamo che il Newcastle parta forte, mettendo pressione sulla nostre difesa. Sono molto forti nel gioco aereo, soprattutto con Papiss Cissé e Shola Ameobi: siamo preparati”. Del resto il Benfica ha due risultati su tre a disposizione e addirittura potrebbe perdere, ma sbaglierebbe se si presentasse al St. James’ Park con il solo intento di difendere i due gol di vantaggio. Anche per questo la formazione dei lusitani sarà la stessa: ci sono indiscrezioni di una probabile difesa a tre, ma sembra ben più plausibile che Jorge Jesus schieri i suoi con il solito 4-2-3-1. In porta dunque l’ex Roma Artur, che al Da Luz si è ritrovato ed è un elemento fondamentale della squadra; difesa con i terzini Melgarejo e Andre Almeida supportati dalla coppia centrale formata dal capitano e bandiera Luisao e dall’ex del Real Madrid Ezequiel Garay. A centrocampo André Gomes che potrebbe prendere il posto di Enzo Perez (i due sono in ballottaggio), poi Matic sulla sua linea, con Gaitan insieme a Ola John e Rodrigo che saranno le mezzepunte a supporto di Oscar Cardozo, sempre andato in gol quando ha giocato contro squadre inglesi. Non dovrebbe esserci troppo turnover: Jorge Jesus giustamente non si fida troppo dell’avversario e non fa riposare nessuno.
Panchina del Benfica che sarà composta dal secondo portiere Paulo Lopes insieme a Miranda e Miguel Vitor come difensori. Enzo Perez (o Gomes) per il centrocampo con Carlos Martins, in attacco le soluzioni alternative dovrebbero ragionevolmente essere Salvio e Alan Kardec. Possibile però che Miguel Vitor non ci sia, e che allora Jorge Jesus apra a un altro attaccante, nel caso Lima.
Rosa al completo per Jorge Jesus, che duque sceglie la miglior formazione possibile.
Krul; Haidara, Yanga-Mbiwa, S. Taylor, Simpson; Jonas Gutierrez, Cabaye, Marveaux, Obertan; Moussa Sissoko; P. Cissè. All. Pardew
A disp: Elliot, Williamson, Perch, Anita, Bigirimana, Tioté, Shola Ameobi
Squalificati: –
Indisponibili: Debuchy, Coloccini, R. Taylor, Santon, Gouffran, Ben Arfa, Vukcic
Artur; Melgarejo, Luisao, Garay, Andre Almeida; Andre Gomes, Matic; Rodrigo, Gaitan, Ola John; Cardozo. All. Jorge Jesus
A disp: Paulo Lopes, Miranda, Enzo Perez, Carlos Martins, Salvio, Lima, Alan Kardec
Squalificati: –
Indisponibili: –
Arbitro: Bebek (Croazia)