Torino-Bruges è una partita equilibrata e molto difficile per entrambe le squadre. Nel primo tempo i granata partono meglio dei locali e subito si rendono pericolosi con un tiro di Quagliarella terminato sul fondo. Risponde immediatamente il Bruges con un’azione manovrata: Vazquez serve un filtrante per Izquierdo il cui tacco potrebbe liberare Gedoz in area avversaria. Il controllo dell’attaccante è però sbagliato e il pallone diventa preda di Gillet. Benassi gode di spazi interessanti e ne approfitta al 9′ quando serve sulla destra Darmian; in una delle rare incursioni il capitano granata mette in mezzo di prima per Amauri ma la difesa belga si salva in corner. Dopo questo buon inizio il Toro rallenta i ritmi e con il passare dei minuti i locali acquistano fiducia. Alla mezzora da corner il Bruges sfiora il vantaggio. Sul tiro dalla bandierina Duarte stacca solo in area granata ma il suo colpo di testa viene ben respinto da un attento Gillet. Poco dopo altro allarme rosso per la banda Ventura: Gedoz se ne va a Gaston Silva e apparecchia per l’inserimento di Vazquez. Il tiro dello spagnolo viene però parato da Gillet. Del Torino si perdono le tracce mentre i nerazzurri del Belgio crescono a dismisura. La traballante retroguardia italiana si difende come può e rischia veramente grosso soltanto nel finale di tempo quando un tiro dal limite di Izquierdo termina alto non di molto sopra la traversa.
Nella ripresa non ci sono cambi. I ritmi sono fin da subito più alti anche se per merito delle fiammate del Bruges e non per iniziative granata. Al 49′ Meunier salta con un rimpallo Sanchez Mino e da posizione defilata cerca di sorprendere Gillet: il suo tiro-cross non inquadra lo specchio della porta. Gedoz sale in cattedra e si rende pericolossismo al minuto 57′: il giovane prende palla a centrocampo, avanza con ampie falcate, salta netto Gazzi e dal limite scarica un tiro insidioso. L’unica risposta del Torino è tutta in un contropiede orchestrato da Quagliarella: l’ex Juventus serve Sanchez Mino il quale supera Duarte e scarica in porta un tiro che esce di pochissimo sul fondo. Il tentativo si spegne sul fondo. Ventura prova a mescolare le carte in tavola inserendo El Kaddouri per Benassi e Martinez per Quagliarella. Il Bruges continua a macinare metri schiacciando il Torino nei pressi della propria area di rigore. I granata rischiano moltissimo al 79′ quando Menier scodella in area per Vormer; il neo entrato schiaccia di testa sul primo palo ma un super Gillet riesce a schiaffeggiare la sfera mantenendo lo 0-0. In pieno recupero il Torino sfiora il colpaccio quando Martinez in piena area belga cerca la porta ma una scivolata determinante di Duarte salva il risultato. Un buon punto in trasferta per la squadra di Ventura. (Federico Giuliani)
Partita maledettamente difficile Brugge-Torino. Europa League che per il Toro è davvero sanguinosa, ma che ha il grande merito di riscoprire un grande protagonista della squadra di Ventura: Gillet. Miracoloso in due interventi, sta infondendo grande sicurezza in tutto il pacchetto arretrato. Quagliarella voglioso, ma ancora da rodare l’intesa con i compagni, e Sanchez Mino ne fa le spese a suon di rimbrotti. Insomma, primo tempo che hai punti va al Bruges, ma cuore Toro che batte più che mai
Siamo al minuto 29′ del primo tempo e dopo un buon avvio del Torino torna a farsi sotto il Bruges che con Oscar Duarte spreca una buona occasione. Il giocatore del club belga è bravo a satare di testa e colpire verso la porta ma trova in Gillet in grande forma che si oppone e salva il risultato.
Bruges-Torino, ci siamo: diretta dall’arbitro turco Ozkahya, la partita è valida per la prima giornata del gruppo B di Europa League 2014-2015. I due allenatori hanno appena comunicato le formazioni ufficiali della sfida: vediamo allora con che schieramento i belgi e i granata si affrontano questa sera in una partita che può già essere importante per l’andamento del girone. Le formazioni ufficiali. Ryan; Duarte, Meunier, Mechele, Bolingoli-Mbombo; Simons, Silva; Fernando Vázquez, Felipe Gedoz, Izquierdo. In panchina: Dioudis, De Fauw, De Bock, Engels, Vormer, Storm, Oularé. Allenatore: Preud’homme J. Gillet; Maksimovic, Jansson, Gaston Silva; Darmian, Benassi, Gazzi, Sanchez Mino, Molinaro; Amauri, Quagliarella. In panchina: Padelli, C. Bovo, Moretti, El Kaddouri, Nocerino, Larrondo, J. Martinez. Allenatore: Ventura
Pochi minuti all’inizio di Bruges-Torino, giusto il tempo di fare una piccola analisi tattica della partita che sta per cominciare. Il Toro nelle prime due partite del campionato ha ottenuto un solo punto, senza ancora riuscire a sbloccare la voce reti segnate. La chiave tattica sarà proprio questa, riuscire a dimenticare Immobile e Cerci sbloccandosi là davanti. Attenzione perchè il Club Brugge non è squadra da sottovalutare soprattutto in fase offensiva. Attenzione a centrocampo alla velocità di pensiero del centrocampista brasiliano e vecchia conoscenza del nostro campionato Fernando Menegazzo. Questi ha grande visione di gioco ed è bravo a proporsi davanti. Il Toro però potrà sfruttare la grande rapidità di azione di Quagliarella, contro una difesa che appare sì forte fisicamente ma anche lenta e imballata
Manca meno di un’ora alla sfida tra Bruges e Torino. La partita, come detto, sarà diretta dal giovanissimo arbitro turco Halis Ozkahya, che ha appena 34 anni. Dirige in SuperLig, massima serie del suo paese, dal 2006 ed è internazionale dal 2009. Ha già arbitrato undici gare di Europa League e l’ultima è stata il 21 agosto scorso quando il match valevole per i playoff era Hjk Helsinki-Rapid Vienna. E’ un direttore di gara che lascia correre molto la partita e usa poco i cartellini. Nelle 14 gare europee tra Champions ed EL ha tirato fuori ”solo” 35 cartellini gialli, con una media di 2,5 a partita, e nessun rosso. Per Ozkahya questa è la terza direzione nei confronti di un club italiano. Nei precedenti ci sono le sfide Roma-Slovan Bratislava, terminata 1-1 del 25 agosto 2011, e Siroki Brijeg-Udinese, terminata per 1-3 del 1 agosto 2013
Alle ore 19 di questa sera lo stadio Jan Breydelstadion ospita Bruges-Torino, diretta dall’arbitro turco Halis Ozkahya. Quella di questa sera è partita valida per la prima giornata del gruppo B di Europa League 2014-2015. Per i granata si tratta del grande ritorno alla fase finale di una competizione europea dopo 20 anni; anche i belgi vanno alla ricerca della vecchia gloria passata, ci sono due finali giocate negli anni Settanta. La partita è diretta dall’arbitro turco Halis Ozkahya; nel girone sono comprese anche Copenaghen e HJK Helsinki. Conosciamo bene la formula del torneo: si qualificano le prime due squadre di ogni gruppo, e vanno a formare il tabellone dei sedicesimi di finale insieme alle otto formazione che retrocederanno dalla Champions League. Per il Torino quindi si tratta di un compito abbordabile; superare la prima fase non dovrebbe rappresentare un problema enorme, fare ancora più strada dipenderà dal sorteggio successivo. Non ci sono precedenti ufficiali tra le due squadre;il Bruges nella sua storia ha tanti incroci con formazioni italiane e ha avuto la meglio in tre occasioni, superando il turno. Il bilancio casalingo parla di tre vittorie e quattro sconfitte. Una vittoria e un pareggio invece per il Torino contro squadre belghe, anche se i due precedenti risalgono agli anni Ottanta. Ciccio Graziani è il giocatore che ha segnato di più in queste sfide (due gol). C’è un giocatore belga che è stato importante nella storia granata pur non fermandosi troppo a lungo: si tratta ovviamente di Vincenzo Scifo, nato a La Louvière (in Vallonia) nel 1966. Dopo gli esordi con l’Anderlecht (a 18 anni fu nominato calciatore belga dell’anno) arrivò in Italia a 21 anni, ma era forse ancora troppo giovane perchè nell’Inter non sfondò. Andò in Francia, e dopo tre stagioni ci riprovò: a Torino segnò 16 gol in 62 partite di campionato, ma soprattutto spinse la squadra alla vittoria di una Coppa Italia e alla finale di Coppa UEFA 1992, quello che rimane ancora oggi il punto internazionale più alto mai toccato dalla società piemontese. Con la nazionale (18 gol in 84 partite) ha giocato quattro Mondiali (16 presenze complessive), compreso quello del 1990 in Italia. Dicevamo del passato glorioso del Bruges: nel 1976 raggiunse la finale di Coppa UEFA ma la perse, venendo sconfitto a Liverpool e pareggiando 1-1 in casa (andò in vantaggio con un rigore di Lambert, ma fu subito ripreso da Keegan). Nel 1978 fece meglio: arrivò all’ultimo atto della Coppa dei Campioni, ma fu sconfitto a Londra dal… Liverpool, che ebbe la meglio questa volta grazie a Kenny Dalglish. Era una grande squadra quel Bruges: vi giocavano René Vandereycken e l’ungherese Lajos Ku, Raoul Lambert (che però non era in campo nel 1978) e il danese Jan Sorensen. Allenatore era Ernst Happel, e non c’è bisogno di aggiungere altro. Da allora però la squadra ha vissuto un lento ma inesorabile declino: ci ha messo dieci anni per rivincere il campionato, lo ha fatto in altre sei occasioni ma adesso è a digiuno di titoli dal 2007 (Coppa nazionale) e soprattutto in Europa non ha più raggiunto risultati di spessore, venendo sempre eliminato ai sedicesimi di Europa League (lo scorso anno addirittura ai preliminari). In rosa c’è anche l’ex Siena Fernando Menegazzo, mentre il giocatore più rappresentativo è Tom De Sutter, che potrebbe non giocare perchè non al meglio. Il Torino insegue sogni di grandeur che sono spariti circa vent’anni fa: nel 1976 vinceva lo scudetto con Gigi Radice in panchina, l’anno seguente arrivava agli ottavi di Coppa dei Campioni ma veniva eliminato di misura dal Borussia Monchengladbach, poi finalista. Da allora la discesa, non prima di perdere una finale di Coppa UEFA (contro l’Ajax) per dettagli (gol in trasferta e tre legni) e giocare l’ultima partita europea ad Highbury, perdendola contro l’Arsenal. Tanti anni di Serie B, risalite nella massima serie con qualche incursione nei piani medio-alti (c’è una partecipazione all’Intertoto), fallimenti e cambi presidenziali, tante frustrazioni. Fino all’anno scorso: un grande campionato, il settimo posto trasformatosi in accesso ai preliminari di Europa League per l’esclusione a tavolino del Parma. Si riparte da qui: Cerci e Immobile non ci sono più, ma c’è una piazza che ha tanta voglia di tornare a respirare l’aria salubre della vittoria costante. Non resta dunque che dare la parola al campo per scoprire come andrà a finire questa partita: la diretta di Bruges-Torino, prima giornata del gruppo B di Europa League 2014-2015, sta per cominciare…
Il tabellino
Ryan; Duarte, Meunier, Mechele, Bolignoli-Mbombo (80’De Bock); Simons, Silva; Fernando (65’Vormer), Vazquez (65’Storm), Felipe Gedoz, Izquierdo. A disp: Dioudis, De Fauw, Engels, Oularè. All. Preud’homme.
Gillet; Maksimovic, Jansson, Gaston Silva; Darmian, Benassi (64’El Kaddouri), Gazzi, Sanchez Mino (85’Nocerino), Molinaro; Amauri, Quagliarella (68’Martinez). A disp: Padelli, Bovo, Moretti, Larrondo. All.Ventura.
Ozkahya (TUR)
61’Meunier (B), 76’El Kaddouri (T), 85’Molinaro (T)