E’ attesa quest’oggi alle ore 15.00 la sfida tra Sampdoria e Genoa, Derby della Lanterna, prevista per la 32^ giornata di Serie A. Quella di quest’oggi si annuncia come una partita molto equilibrata: la formazione blucerchiata dovrà rifarsi delle ultime due sconfitte, col Torino in trasferta e poi in casa con la Roma. Il Genoa invece approda al turno dopo aver strappato un punto prezioso in dieci uomini a Napoli. La situazione di classifica è quindi ben differente per i due club dove i punti messi in palio saranno ben importanti. Per presentare Sampdoria Genoa abbiamo sentito Giuseppe Dossena: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.
Come vede questo derby? Una partita difficile, molto interessante, con due squadre molto concentrate sull’obiettivo finale per conquistare un risultato importante, molto prestigioso.
Si aspetta una Sampdoria aggressiva, in attacco fin dall’inizio? Mi aspetto la solita Sampdoria che si vede ogni incontro, una Sampdoria quindi che riproponga ancora una volta il suo gioco, il suo calcio.
Speranze di successo affidate soprattutto a Quagliarella? E’ lui in effetti l’uomo più in forma a cui si affidano le maggiori speranze di successo della Samp.
Defrel potrebbe giocare dall’inizio? Sarà poi lo stesso Giampaolo a decidere chi mandare in attacco, quale formazione far scendere in campo.
Che partita si aspetta dalla formazione di Prandelli? Mi aspetto il solito Genoa di lotta, combattivo che vediamo sempre ogni match.
Genoa avviato verso una salvezza tranquilla dopo il pareggio di Napoli? Penso di sì, credo che il Genoa dovrebbe proprio ottenere una salvezza tranquilla.
Sanabria o Pandev al fianco di Kouamè ? Non conosco fino in fondo la situazione del Genoa, ma anche qui dovrebbe essere l’allenatore a decidere chi schierare in attacco.
Il suo pronostico sul derby. Partita molto equilibrata aperta a ogni risultato, dove potrebbe succedere veramente di tutto!
Ricorda qualche derby in particolare della sua carriera? Forse quello che perdemmo, poi però vincemmo lo scudetto quell’anno.
(Franco Vittadini)