L’Europa League 2011/2012 è dell’Atletico Madrid. Una meravigliosa doppietta di Radamel Falcao nel primo tempo, il sigillo finale di Diego e il dominio di Diego Simeone sul maestro Marcelo Bielsa hanno caratterizzato la finale di Bucarest (prima finale europea in Romania). Il primo tempo ha avuto un solo protagonista, Radamel Falcao: l’attaccante ha dato ai Colchoneros il 2-0 parziale con cui si è andati negli spogliatoi. Nel secondo tempo si è visto in parte il tanto reclamizzato gioco dei baschi, che però hanno concesso enormi occasioni in contropiede, e su una di queste Diego (ex Juventus) ha chiuso i giochi. Due record entrano nella storia: Simeone vince l’Europa League da tecnico dopo aver vinto la Coppa Uefa da giocatore con l’Inter; Falcao l’anno scorso vinse il trofeo e il titolo di capocannoniere con il Porto, quest’anno li ha bissati entrambi con l’Atletico Madrid.
CRONACA PRIMO TEMPO – L’Atletico Madrid del “Cholo” Diego Simeone ha avuto due grandi meriti: non far giocare l’Athletic Bilbao come vuole Bielsa e avere un fenomeno come il colombiano Falcao. Mai come stavolta bisogna soprattutto raccontare i gol: dopo pochi minuti Falcao riceve palla in area, ubriaca il difensore con una serie di finte e poi lascia partire un delizioso tiro a girare che va ad infilarsi nell’angolino alto alla destra del portiere Iraizoz (1-0). Poco dopo la mezz’ora, nasce tutto da un grave errore di Amorebieta, che perde palla al limite della propria area. Ne approfitta Arda Turan, che recupera la sfera e la serve a Falcao al centro dell’area. Il colombiano però è spalle alla porta e pressato da un difensore, ma si gira e lo evita con facilità irrisoria. A quel punto non deve fare altro che sparare un missile nella porta distante soltanto pochi metri, e ancora una volta l’estremo difensore basco non può davvero farci nulla (2-0). Per il resto grande agonismo ma non molte emozioni. Falcao sfiora sul finale un terzo gol che sarebbe stato molto simile al primo, mentre l’unico vero pericolo per Courtois arriva con una conclusione dalla lunga distanza e Llorente si lascia sfuggire l’unica occasione buona: le sfide personali Falcao-Llorente e Simeone-Bielsa prendono entrambe la strada di Madrid.
CRONACA SECONDO TEMPO – La ripresa inizia con un doppio cambio di Bielsa e con i baschi subito aggressivi. La partita è decisamente più piacevole, perché si nota il gioco che ha reso famoso l’Athletic del Loco, ma anche perché l’Atletico Madrid si difende bene e riparte sempre. Insomma, i Colchoneros non patiscono la maggior quantità di gioco ospite, che si fa asfissiante solo dopo il decimo minuto. Anche ora però i contropiede della squadra di Madrid sono continui, ogni volta che la squadra in vantaggio recupera palla, e così la partita è piacevole e l’Atletico continua a meritare l’attacco. In particolare la spina nel fianco dei baschi è sempre Falcao, che spesso si può fermare solo con i falli. Due volte arrivano doppie occasioni per l’Athletic, con un primo tiro ribattuto e il secondo fuori, ma il pericolo più grande per Courtois arriva con un tiro da lontano di Susaeta. Però dall’altra parte Arda Turan conclude con un morbido cucchiaio un grande contropiede, e Iraizoz si salva solo sulla linea. Passa soltanto un minuto e il copione si ripete: ancora un tiro di Susaeta, il migliore dei suoi, ancora Courtois a salvare (stavolta di piede) e ancora la ripartenza dell’Atletico. Stavolta è proprio Falcao, che arriva in area, salta un difensore ma si fa deviare sul palo da un altro difensore il suo tiro. Morale della favola, le ripartenze dei Colchoneros sono micidiali. E così arriva il 3-0 sull’ennesimo contropiede: dopo Turan e Falcao, è il turno di Diego. L’azione personale è magnifica, il tiro in diagonale è perfetto, e il triplo vantaggio si concretizza così. Mancano pochi minuti al 90’. Restano da segnalare un altro tiro di Susaeta, l’ultimo ad arrendersi, e ancora una volta Turan che se ne va in velocità: sul suo cross arriva Falcao di tacco, ma Iraizoz riesce a bloccare. Siamo già al 92’, sarebbe stato il trionfo per il colombiano, ma di certo non se ne avrà a male. Può iniziare la festa dell’Atletico Madrid, l’Europa League è sua.
(Mauro Mantegazza)