CALCIO, RIPRESA ALLENAMENTI/ La Juventus richiama 9 giocatori, ma Ronaldo è bloccato

- Michela Colombo

Calcio, ripresa degli allenamenti: 4 regioni danno il via libera da lunedi, ma è scontro col Governo. Spadafora spinge il CTS perchè riconsideri le linee guida fissate.

Bologna gruppo Probabili formazioni Juventus Bologna - I giocatori del Bologna (LaPresse)

Deciso dunque il via libera alla ripresa degli allenamenti per il calcio, anche per i protagonisti di Serie A a partire da lunedì, ecco che tutti i club, Juventus in primis, si stanno affrettando per richiamare in sede tutti i tesserati. La Vecchia Signora ha dunque di fatto chiamato a se gli ancora 9 giocatori che hanno passato all’estero questo periodo di quarantena, ma per alcuni di questi pure stanno sorgendo parecchi problemi a fare ritorno a Vinovo. Di certo le cose si stanno complicando per Cristiano Ronaldo, che come ci riporta l’emittente tv TVI, risulta bloccato a Madeira. Il jet privato che dovrebbe portare il campione portoghese e famiglia in Italia è infatti al momento fermo a Madrid, per via delle limitazioni di volo imposto dalle autorità lusitane: i piani di volo, da Madrid e Funchal, sono stati già tre volte cancellati e la situazione pare non riuscirsi a sbloccare in fretta. (agg Michela Colombo)

SASSUOLO E PARMA I PRIMI A PARTIRE DOMANI

Dato il via libera per la ripresa degli allenamenti individuali anche per gli sport di squadra, ecco che ora starà ai club della Serie A in primis, non perdere ulteriore tempo e preparare le strutture per l’arrivo dei propri tesserati. Dando però un occhio ai venti club della Serie A vediamo che ben pochi sono pronti a ripartire già da questo lunedì: al momento solo Sassuolo e Parma hanno ufficializzato la ripresa degli allenamenti nelle proprie strutture per lunedì 4 maggio, ovviamente solo in forma individuale e i neroverdi hanno già diffuso con dovizia di particolari, il proprio programma. Stando poi alle ultime indiscrezioni ecco che già il 5 maggio dovrebbero riunirsi alla Pinetina l’Inter con gruppetti di 3-4 giocatori per volta, che si alleneranno singolarmente: stesso discorso varrà anche per Bologna. Il 6 maggio invece dovrebbe essere la volta di Roma e Lazio, che dunque partiranno con visite mediche e allenamenti individuali: solo tra il 7 e 8 di maggio dovrebbero cominciare gli allenamenti anche per il Napoli a Castel Volturno (ma non vi è comunicazione ufficiale). Gli altri club non hanno ancora preso posizione ufficiale sull’argomento, ma certo per la Juventus ora vi è il forte problema di dover richiamare al più presto i giocatori che si trovano ancora all’estero, come Higuain e Cristiano Ronaldo: senza scordare che tra i bianconeri si trova ancora in isolamento perché positivo al coronavirus Paulo Dybala. (agg Michela Colombo)

OK DEL VIMINALE AGLI ALLENAMENTI DA LUNEDI

Dopo dunque le polemiche ecco è intervenuto il Governo a gettare un ramoscello di ulivo, dando il proprio via libera da questo lunedì  alla ripresa degli allenamenti in via individuale anche per gli atleti di sport di squadra, calciatori compresi. Dopo la contromossa di ben 4 Regioni rispetto alle ultime indicazioni, il Ministero dell’Interno con una nota inviata ai prefetti solo poco fa ha annunciato che sarà consentita: “anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino, l’attività sportiva individuale, in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento”. La norma avrà valore da domani e dunque lunedì 4 maggio, fino a domenica 17 maggio, a quando dunque gli allenamenti per gli atleti di sport di squadra era già stato permesso tornare ad allenarsi. Ora starà ai club affrettarsi per poter permettere ai propri tesserati di svolgere allenamenti ai campi e pure a richiamare con urgenza gli ultimi “fuggitivi” che si trovano ancora all’estero. Nessuno, in vista di una possibile ripresa della stagione. vuole perdere tempo nel recupero dello stato di forma. (agg Michela Colombo)

CALCIO, RIPRESA ALLENAMENTI: 4 REGIONI DANNO IL VIA LIBERA

Sono giorni di grande confusione nel mondo del calcio italiano, in primis per la Serie A. Dopo le indicazioni date dal Governo Conte per aperture e ripresa delle attività dopo il 4 maggio, già venerdì ben quattro regioni e dunque Emilia Romagna, Campania, Lazio e Sardegna, contravvenendo alle misure imposte, hanno dato il proprio via libera alla ripresa degli allenamenti in forma individuale anche per gli atleti di sport di squadra (per cui invece era stato fissato al 18 maggio il via libera), fin da domani. Da questa settimana dunque di fatto le squadre della Serie A di Bologna, Sassuolo, Spal, Parma, Roma, Lazio, Napoli e Cagliari, sulla carta potrebbero tornare ad allenarsi nei propri centri e campi, appositamente sanificati e in piccoli gruppi, in ottemperanza delle norme per il distanziamento sociale. La situazione ha del surreale certo ed è ancora tutta da vedere la sua reale fattibilità (visto l’evidente scontro tra Regioni e Governo): pare dunque che da domani i calciatori del primo campionato possano riprendere gli allenamenti ma solo a macchia di leopardo e pure con nessuna certezza che già la prossima settimana il governo non decida di decretare lo stop definitivo al campionato.

CALCIO, RIPRESA ALLENAMENTI. SPADAFORA SPINGE IL CTS

L’evidente disparità di trattamento, per la ripresa degli allenamenti anche nel mondo del calcio, poi sta facendo storcere il naso a molti, tanto che in questi giorni è intervenuto in prima persona anche il Ministro dello sport Vincenzo Spadafora, che secondo quanto scritto dall’ANSA, starebbe facendo pressioni al CTS perché riconsideri le proprie posizioni proprio sulla ripresa degli allenamenti individuali per gli atleti di sport di squadra. L’idea del ministro è che il Comitato della Protezione civile torni “a valutare la possibilità che le linee guida sullo svolgimento da lunedì degli allenamenti per gli atleti di interesse nazionale dei soli sport individuali vengano applicate anche a quelle degli atleti degli sport di squadra”. Una misura che se approvata dal CTS dovrebbe eliminare, almeno formalmente, la disparità che si sta creando tra i club della Serie A (dove pure non tutti hanno già richiamato tutti i propri tesserati, ancora all’estero). La situazione certo sta assumendo dei contorni surreali, specie se consideriamo, come affermato prima, che il destino del campionato di Serie A 2019-2020 è ancora quanto mai in bilico.





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