La morsa del caldo record generato dall’anticiclone africano Caronte continua a cingere d’assedio l’Italia, dove la colonnina di mercurio continua a stazionare su livelli piuttosto elevati. Per qualche giorno non si osserveranno miglioramenti, in tal senso, e la prossima settimana potrebbero essere raggiunte temperature massime fino a 42-43°C, con particolare riferimento al Centro-Sud e alle Isole. Tuttavia, non ci sono solo “torride” notizie; infatti, si potrebbe prospettare un autentico ribaltone climatico dal 7-8 luglio, con l’irruzione di aria fredda dal Nord Europa e un conseguente crollo termico lungo tutta la Penisola.
Come spiega Alessandro Ferro, giornalista esperto di meteorologia e firma de “Il Giornale”, in queste ore “sta continuando ad affluire aria molto calda sub-tropicale responsabile di aumenti termici e afa. È previsto un fine settimana da bollino rosso con caldo ovunque: si va dai 36-38 del Nord, ai 39-40°C del Centro (Roma e Firenze su tutte), agli oltre 40°C del Sud, Sicilia e Sardegna con le temperature sopra menzionate. Non cambierà nulla neanche lunedì e martedì con valori bloccati e decisamente sopra le medie del periodo. L’afa aumenterà e il caldo si farà sempre meno sopportabile”.
CARONTE, CALDO RECORD IN ITALIA: MA L’ANTICICLONE DELLE AZZORRE POTREBBE CAMBIARE TUTTO
Come accennavamo in precedenza, però, da mercoledì 6 luglio Caronte dovrebbe essere rispedito progressivamente a casa sua dall’anticiclone delle Azzorre, che premerà verso il Mediterraneo e il Nord-Europa, provocando la discesa di correnti fresche da Polonia, Germania, Austria e dai Balcani: di conseguenza, le massime in Italia dovrebbero subire crolli anche di 10-12 gradi rispetto ai valori attuali e, contestualmente, si paleseranno nuovamente i temporali con grandinate e un fresco insolito per il periodo.
Qualora queste previsioni venissero confermate e Caronte retrocedesse realmente, si tratterebbe di un’autentica ferita nel cuore dell’estate. Scrive Alessandro Ferro su “Il Giornale”: “Le temperature massime, per intenderci, farebbero quasi fatica a superare 30-31 gradi, l’umidità sparirebbe e si vivrebbe la classica estate mediterranea degli anni ’80 e ’90, dove le sortite africano erano soltanto una rarità. Quanto durerebbe questo cambiamento? L’alta pressione delle Azzorre potrebbe rimanere per alcuni giorni, portandoci fin verso la metà del mese di luglio”.