Canzoni Sanremo 2025, ecco tutte le somiglianze con altri brani celebri: ispirazione o plagio? Scoppia il dibattito
Canzoni Sanremo 2025: plagio o ispirazione? Mancano meno di 24 ore alla proclamazione del vincitore di Sanremo 2025 e l’attesa è alle stelle. Nel corso della settimana, i 29 artisti in gara hanno presentato i loro pezzi, già protagonisti delle classifiche streaming e non solo. Come ogni anno, però, non sono mancate le polemiche. Tra queste, a far discutere è stata anche la somiglianza di alcuni brani con canzoni già esistenti. Sotto i riflettori è finita Giorgia, accusata di aver plagiato “La notte dei miracoli” di Lucio Dalla con il suo brano “La cura per me“. Ma la cantante non è l’unica ad essere stata coinvolta in questa controversia.
Nelle ultime ore, Francesco Capacchione, noto sui social come “Rambleo“, ha pubblicato un video in cui analizza alcuni brani in gara a Sanremo, evidenziando somiglianze con delle canzoni celebri. “Alcuni pezzi del Festival di Sanremo 2025 mi ricordano altre canzoni! Naturalmente non si parla di plagio, ma di semplici somiglianze, alcune veramente eclatanti”, si legge nella didascalia del post. In particolare, il creator cita Giorgia, Serena Brancale, Lucio Corsi, Achille Lauro e Brunori Sas.
Canzoni Sanremo 2025: a quali celebri brani assomigliano i pezzi in gara al Festival
Secondo il creator Rambleo, ci sono cinque brani che avrebbero dei sound impossibili da ignorare. Ad esempio, “Anema e Core” di Serena Brancale ricorda “Mr. Saxobeat” di Alexandra Stan, mentre “La Cura Per me” di Giorgia presenta affinità con “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla. “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi sembra richiamare “Starman” di David Bowie, così come “L’albero delle noci” di Brunori Sas rievoca “Rimmel” di Francesco De Gregori. Infine, “Incoscienti giovani” di Achille Lauro è stata accostata a “Questa nostra stupida canzone d’amore” dei TheGiornalisti.
Effettivamente, ascoltando i brani uno dopo l’altro, alcune melodie di queste canzoni di Sanremo 2025 sembrano richiamare pezzi già noti. Tuttavia, va detto che le somiglianze non sono così marcate, rendendole difficili da individuare e ancor più da considerare veri e propri plagi. L’unico caso che spicca maggiormente è quello de La cura per me, ma anche lì parlare di plagio appare eccessivo. La Todrani ha commentato queste accuse, dicendo: “Io l’ho detto a Blanco e Michelangelo e l’ho trovati piuttosto inconsapevoli rispetto a questa cosa. Un pochino abbiamo cambiate le note, però io le volevo tenere, perché mi sembrava una cosa stupenda. La musica fa così. Ti entra nel DNA e tu la restituisci, a volte non sai neanche da dove ti viene. Secondo me questo ne è un tipico caso”.