Decreto Pnrr 2, ok CdM/ Testo: multe Pos, Superbonus, giustizia. Slitta Dl Energia

- Niccolò Magnani

Cdm ha approvato il nuovo Decreto Pnrr 2: Governo Draghi rinvia dopo Pasqua le misure sul caro energia (gas e rinnovabili). Le misure della bozza finale: giustizia, Pos, Superbonus

Draghi, riunione Def Vertice Governo Draghi sul Def (LaPresse, 2022)

CDM APPROVA IL NUOVO DECRETO SUL PNRR

Nessun problema politico, solo qualche chiarimento tecnico in CdM nell’approvare il nuovo Decreto Pnrr 2: la riunione conclusa a Palazzo Chigi ha dato via libera alla bozza di 41 articoli per «facilitare il raggiungimento dei 45 target del Recovery previsti entro giugno».

Tra i vari punti già affrontati nei precedenti focus, si segnalano le misure contro l’evasione ai fondi europei per l’elettrificazione dei porti ma anche il non obbligo di fattura elettronica per le partite Iva in regime forfettario entro i 25mila euro di reddito fino al 2024. Per contrastare il lavoro in nero, inoltre, viene istituito dal Decreto Pnrr 2 un portale unico nazionale del lavoro sommerso denominato “Portale Nazionale del Sommerso (PNS)“, che sostituisce ed integra le banche dati esistenti. Nel nuovo decreto legge sono inserite anche le novità su Ecobonus, Superbonus e Sismabonus: l’obiettivo del Governo, si legge nella bozza approvata oggi in CdM, è quello di «semplificare e dunque accelerare le procedure di per gli interventi di efficientamento energetico, senza intaccare la parte fiscale». La nuova misura prevede che l’ente pubblico di ricerca italiano nei settori dell’energia – l’Enea – possa raccogliere informazioni utili per quantificare i risparmi energetici.

LA BOZZA DEL DECRETO PNRR 2 IN CDM

Sul tavolo del CdM

in corso in questi minuti arriva la bozza finale di 41 articoli sul Decreto Pnrr 2: multe sul Pos, regole social, lingua straniera PA, giustizia, concorso e addirittura ristori per vittime nazismo.

Un contenuto piuttosto corposo quello che attende i Ministri convocati in CdM dal Premier Draghi: non è prevista una conferenza stampa finale, per quella bisognerà attendere dopo Pasqua quando in Consiglio dei Ministri arriveranno le nuove misure sul caro energia, inizialmente previste per oggi. La misura principale di questo decreto, chiamato a rendere più “snelle” e “agili” le procedure per la seconda tranche di Pnrr, riguarda i pagamenti elettronici: viene anticipata al 30 giugno e non a fine anno l’obbligo di multa per chi rifiuta il pagamento tramite Pos (il cui obbligo esiste già dal 2014, ma finora era senza sanzioni). Viene poi inserito nel codice comportamento per i dipendenti della Pubblica amministrazione anche specifiche regole per l’uso dei social (Instagram, Facebook, Twitter, Tik Tok). La bozza del Decreto Pnrr 2 prevede poi l’istituzione di un Comitato tecnico-scientifico per il monitoraggio sull’efficienza della giustizia penale, sulla ragionevole durata del procedimento e sulla statistica giudiziaria. Gli organismi istituiti dal Governo si occuperanno del «monitoraggio sull’efficienza della giustizia civile, sulla ragionevole durata del procedimento e sulla statistica giudiziaria». Con il decreto viene istituto un fondo ad hoc «per il ristoro dei danni subìti dai cittadini italiani vittime di crimini di guerra e contro l’umanità per la lesione di diritti inviolabili della persona, compiuti sul territorio italiano dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra il 1° settembre 1939 e l’8 maggio 1945, assicurando continuità all’Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica Federale di Germania già posto in esecuzione con decreto del Presidente della Repubblica 14 aprile 1962, n. 1263».

CDM OGGI ALLE 17: ATTESO IL NUOVO DECRETO SUL PNRR

Niente misure sull’energia

, sì al nuovo Decreto sul Pnrr: è stato convocato per oggi alle ore 17 a Palazzo Chigi il nuovo Consiglio dei Ministri del Governo Draghi: dopo aver incontrato i leader del Centrodestra per dirimere il nodo sulla riforma fiscale, il Premier dovrebbe presentare nella riunione del pomeriggio il nuovo Decreto Pnrr 2 con tutte le misure atte e snellire alcune procedure legate alla messa a terra del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Non solo, il nuovo decreto dovrebbe mettere in salvo il fondo da 191,5 miliardi, dote del Next Generation Eu destinato all’Italia.

Proprio oggi la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha annunciato l’invio della prima rata di pagamento del Pnrr italiano per 21 miliardi di euro (di cui 11 sono prestiti, 10 a fondo perduto), «complimenti all’Italia!». Il decreto invece atteso in Cdm oggi dovrebbe cercare di facilitare il raggiungimento degli obiettivi fissati per il prossimo mese di giugno, tenuto conto degli evidenti complicazioni sorte in questi mesi con la crisi legata alla guerra in Ucraina. «Prepariamo un decreto per facilitare i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza in grado di rilanciare l’economia», hanno fatto sapere già ieri fonti di Governo all’ANSA.

NIENTE CDM SUL CARO ENERGIA: SLITTANO MISURE SU RINNOVABILI

In un primo momento però il Cdm odierno doveva servire al Governo per approvare nuove misure sul fronte energia, con i fondi ricavati dall’avanzo della Manovra di Bilancio (evidenziati nell’ultimo Def): sarebbero dovute in particolare essere inserite misure per semplificare la produzione di energia da fonti rinnovabili, oltre a irrobustire future produzioni di carbone e gas “nostrano”.

L’incubo di un embargo totale del gas russo resta all’orizzonte, anche se l’Europa è tutt’altro che unita su questo tema (con Germania e per l’appunto Italia dalla medesima parte per evitare il più possibile la chiusura definitiva di tutti i rubinetti energetici): l’aut-aut di Draghi nell’ultima conferenza stampa sul Def, ovvero quel «preferite la pace o i condizionatori», resta comunque presente sebbene le stesse forse politiche in maggioranza si ritrovano per il momento su posizioni distanti anche sulla questione energia. «Le misure per snellire l’iter delle rinnovabili non saranno in Cdm mercoledì», lo ha precisato nelle scorse ore il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, di ritorno dall’Algeria dove l’Italia ha siglato un nuovo accordo sulle forniture di gasun primo passo per ridurre la dipendenza dalla Russia», ha commentato il Premier Draghi).





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