Il Consiglio di sicurezza dell’Onu, le Nazioni Unite, ha appoggiato la proposta del presidente americano Joe Biden circa il cessate il fuoco in Medioriente, fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, esortando i militari palestinesi ad accettare a porre fine al conflitto scattato più di 8 mesi fa, lo scorso 7 ottobre. Hamas, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa internazionale Reuters, ha accolto con favore l’adozione della risoluzione degli Stati Uniti e attraverso una dichiarazione ha fatto sapere di essere pronto a cooperare con i mediatori per mettere in atto un piano che risulti essere coerente “con le richieste del nostro popolo e della resistenza”.
La Russia ha deciso di astenersi dal voto alle Nazioni Unite mentre gli altri 14 membri del Consiglio di Sicurezza hanno votato in favore della risoluzione a sostegno di un piano di cessate il fuoco che si articola in tre fasi e che è stato presentato da Joe Biden lo scorso 31 maggio, presentato tra l’altro come una iniziativa israeliana. Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice degli Stati Uniti, ha detto “Oggi abbiamo votato per la pace”, subito dopo la votazione all’Onu.
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Israele ha già ovviamente accettato l’iniziativa ed ha invitato Hamas a fare altrettanto, esortando poi “entrambe le parti ad attuarne pienamente i termini, senza indugio e senza condizioni”. L’unico membro arabo del Consiglio è l’Algeria ed ha sostenuto la risoluzione in quanto “crediamo che possa rappresentare un passo avanti verso un cessate il fuoco immediato e duraturo”, ha detto al Consiglio l’ambasciatore algerino all’ONU Amar Bendjama “Offre un barlume di speranza ai palestinesi. È ora di fermare gli omicidi”, ha aggiunto.
Per quanto riguarda i dettagli della risoluzione, viene specificato che “se i negoziati richiederanno più di sei settimane per la fase uno, il cessate il fuoco continuerà finché proseguiranno i negoziati”. La Russia, come detto sopra, ha deciso di non votare la risoluzione in quanto a suo modo di vedere non conteneva dettagli a sufficienza.
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L’ambasciatore russo all’ONU Vassily Nebenzia, a riguardo, ha spiegato al Consiglio di Sicurezza non dovrebbe firmare accordi con “parametri vaghi. Non abbiamo voluto bloccare la risoluzione semplicemente perché, per quanto ci risulta, è sostenuta dal mondo arabo”, ha aggiunto e concluso. Presente al voto anche l’ambasciatore israeliano all’ONU Gilad Erdan, che non ha rilasciato però alcun commento mentre l’alto diplomatico israeliano delle Nazioni Unite, Reut Shapir Ben Naftaly, ha fatto sapere che gli obiettivi di Israele a Gaza sono sempre stati chiari.
“Israele è impegnato nel raggiungimento di questi obiettivi: liberare tutti gli ostaggi, distruggere le capacità militari e di governo di Hamas e garantire che Gaza non costituisca una minaccia per Israele in futuro. È Hamas che impedisce che questa guerra finisca. Hamas e solo Hamas”. Da mesi Stati Uniti, Egitto e Qatar stanno cercando di trattare il cessare il fuoco e questa volta sembra che siamo davvero vicini.