Chiara Francini si racconta senza peli sulla lingua in un’intervista rilasciata a Oggi, alla vigilia della sua tournée teatrale nella quale porterà in scena un monologo autobiografico. Non sarà solamente la sua storia a parlare, ma quella delle donne, svela l’attrice. L’artista toscana svela che è il suo lavoro è “Su me ma in fondo sulle donne. Noi ci sentiamo sbagliate, tutte, sempre. Perché quando nasciamo poppiamo un bipolarismo che ci vuole sante o maddalene, corpi o teste, attrici minus habens o intellettuali grigioline, madri frustrate o carrieriste destinate a una triste solitudine priva di affetti”.
Da sempre, l’attrice ha cercato di non essere solo un bel corpo ma di essere apprezzata dal punto di vista professionale. Come ha raccontato a Oggi: “Fin dall’università andavo a fare gli esami struccata, coda bassa, lupetto e pantaloni del mi’ babbo. Non avrei potuto accettare di prendere un voto alto per ragioni diverse dalla preparazione”. Anche per quanto riguarda la carriera, nessun compromesso: “Io, per lavorare, ‘un l’ho mai data. Mai inginocchiata neanche per pregare, figuriamoci davanti a registi o produttori”.
Chiara Francini tra fidanzato e progetti di maternità
Nella vita di Chiara Francini c’è un uomo con il quale condivide la propria quotidianità. Di lui, racconta: “Frederick è l’uomo migliore che abbia incontrato, ci corrispondiamo, non abbiamo bisogno di sposarci”. Per loro, però, c’è un progetto di vita insieme indipendentemente dalle nozze. Progetto che passa anche dall’idea di avere un figlio, ancora però in fase di avvio: “È che io non lo so se lo voglio davvero, un figlio. Non credo alle donne che si dicono sicure di volerne, non ci credo che non abbiano paura come me di essere madri di merda… Sarei in grado di non essere uno di quei genitori che spacciano per libertà lasciata ai figli l’abdicazione al proprio ruolo di guida? Un genitore ti ama, per forza. La differenza la fa quello che è in grado di fare per renderti felice. E io mica lo so se sono capace… Quindi ci provo ma sarà il mio corpo a decidere”.
“Una ragazza come io” è il monologo scritto da Chiara Francini insieme a Nicola Borghesi, che ne firma anche la regia. All’Ansa, ha raccontato: “Avevo voglia di scrivere io un testo per me e di partire dalla verità. E non c’è niente che non conosca meglio di me stessa. Come diceva Fitzgerald, la parte più bella dello scrivere è scoprire che i tuoi desideri sono desideri universali, che non sei solo”.