Paura per Daniele Piervincenzi e la troupe Rai di Popolo Sovrano nel corso di una inchiesta sullo spaccio a Pescara: il giornalista è stato aggredito ed ha rischiato grosso dopo essere stato accerchiato dai malviventi. Intervenuto a Uno Mattina, l’ex inviato di Nemo ha spiegato: «Sto bene. Stavamo facendo un’inchiesta sui clan sinti che si stanno riprendendo alcune porzioni di territorio. Abbiamo trovato un buco nero, un quartiere che è il fortino del clan: c’è un palazzo che è la centrale dello spaccio di tutto l’Abruzzo. Abbiamo visto tossicodipendenti arrivare con le tende per accamparsi attorno a questo palazzo, dove vendono cocaina e eroina. Pochi prima giorni un 18enne è morto di overdose». Prosegue Piervincenzi: «Ci è sembrato giusto e inevitabile andare a chiedere conto a chi comanda, ma appena siamo arrivati le vedette ci hanno annunciato e ci hanno lanciato di tutto, per poi raggiungerci per aggredirci». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“DOPO OSTIA MI AVEVANO MESSO DA PARTE”
Stasera prenderà il via la nuova trasmissione di Rai2 dal titolo Popolo Sovrano e la polemica è già pronta che servita visto che uno dei conduttori (Daniele Piervincenzi) è stato picchiato durante un servizio a Pescara: la seconda volta tra l’altro dopo il recente passato ad Ostia, con la famosa “testata” di un membro del clan Spada. Il programma sostituisce effettivamente Nemo con Enrico Lucci e alla conduzione troveremo Alessandro Sortino, Eva Giovannini e per l’appunto Daniele Piervincenzi. Il compito di quest’ultimo sarà quello di fare da narratore ma in questa prima puntata mostrerà il video completo dell’aggressione subita. Proprio il giornalista, spiegando il titolo della trasmissione in conferenza stampa, ha voluto aggiungere un dettaglio: “Se mettessimo un punto di domanda al titolo tutto diventa più semplice. Dov’è che il popolo è davvero sovrano?”. Poi chiarisce che loro andranno nei luoghi più oscuri dell’Italia, dove nessuno vuole arrivare. Successivamente ha ringraziato Sortino: “Devo molto a lui, che mi ha riesumato, dopo essere stato messo in ghiacciaia a seguito di quanto accadde a Ostia (si riferisce all’aggressione subita, Ndr)”.
Daniele Piervincenzi picchiato a Pescara
Durante Nemo di novembre 2017, una troupe televisiva è stata aggredita proprio nel corso delle riprese di un servizio sulle elezioni ad Ostia. Roberto Spada ha assalito Daniele Piervincenzi procurandogli una frattura al setto nasale dopo averlo rincorso con un bastone. Il giornalista è stato operato d’urgenza il giorno successivo all’aggressione. Nel frattempo, la sfortuna pare regnare sovrana nel lavoro del giornalista. Ed infatti, dopo la passata aggressione di Nemo, anche durante il nuovo servizio per Popolo Sovrano è stato aggredito. Come si vede nel video diffuso dalla direzione della trasmissione, Daniele Piervincenzi è stato avvicinato da un giovane che gli ha intimato di andare via. “Qua non siete a casa vostra, dovete andarvene via” ha urlato l’uomo che ha anche schiaffeggiato il giornalista. Poi sono arrivati altri ragazzi e l’aggressione è diventata di gruppo. “Vi lasciamo in mutande”, hanno minacciato. La troupe è scappata via ricevendo altre percosse. “A Pescara, a ‘Ferro di Cavallo’ non si può entrare e di certo non si possono fare domande” ha concluso Piervincenzi. Eccovi a seguire qui sotto, il video incriminato con l’aggressione al giornalista.
Conte e Raggi, “solidarietà al giornalista di Popolo Sovrano”
Immediate le reazioni della politica e della stessa Rai dopo l’ennesima aggressione contro un giornalista che tentava di raccontare le realtà più difficili nelle periferie dell’illegalità, non solo a Roma: «il presidente Rai, Marcello Foa, e l’amministratore delegato Fabrizio Salini esprimono solidarietà a Piervincenzi e alla troupe». I vertici Rai, fa sapere una nota di Viale Mazzini, «hanno telefonato all’inviato e alla squadra del programma di Rai2, Popolo Sovrano, per esprimere vicinanza, certi che nessuna intimidazione potrà fermare il prezioso lavoro di indagine che l’informazione Rai svolge ogni giorno grazie al coraggioso impegno di tg e programmi, come il nuovo format in onda da domani sulla seconda rete. Accendere i riflettori per illuminare gli angoli bui del nostro territorio è un dovere per la Rai e un elemento costitutivo della mission del servizio pubblico». Subito dopo il Premier Giuseppe Conte ha twittato «Solidarietà al giornalista @DPiervi e alla troupe Rai aggrediti a Pescara mentre lavoravano a un’inchiesta sui clan. Questo governo non tollera zone di illegalità. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge». La sindaca di Roma Virginia Raggi ha sottolineato il collegamento con la passata esperienza tremenda ad Ostia contro il clan degli Spada: «Dopo Ostia un’altra aggressione a @dpiervi. Questa volta a Pescara, sempre mentre stava facendo il suo lavoro per far luce su criminalità. Coraggio Daniele, il tuo lavoro è molto prezioso. Siamo tutti con te». (agg. di Niccolò Magnani)