Conferenza stampa esplosiva, l'ultima di Sanremo 2025. E stasera si scoprirà il vincitore...

Siamo dalle parti del plebiscito bulgaro: il Festival di Sanremo 2025 raccoglie, per la quarta serata, il 70,8% di share, la più alta percentuale della storia del festival, con 13,6 milioni di ascolti (dato persino più alto della finale dello scorso anno). Il picco è stato raggiunto durante la performance di Serena Brancale e Alessandra Amoroso e l’annuncio dei vincitori. Il ritorno alla trasversalità del Conti Bis, se discutibile dal punto di vista artistico, è ineccepibile da quello editoriale, tanto che Carlo Conti, in conferenza stampa, scherza: “Vabbè, finiamola oggi e via”.



A introdurre la serata di stasera ci sono Conti e i due conduttori, Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan, conduttore del DopoFestival, che stasera potrebbe cominciare il percorso che, magari nel 2027, lo porterà a presentare il festival: “Non ho pensato tanto a quello che farò – dice Cattelan – in contesti simili i pezzi preparati funzionano meno”.



Tra i vari ospiti si segnalano l’apertura musicale di Gabry Ponte – autore della terrificante sigla del festival -, Mahmood, che presenterà il suo nuovo singolo Sottomarini, e Antonello Venditti, che ritirerà il premio alla carriera cantando Amici mai e Ricordati di me. Non ci saranno, invece, i sodali di Conti, Pieraccioni e Panariello: “Abbiamo pensato che sarebbe stato banale portarli sul palco. E poi Giorgio è in albergo a fare da babysitter a mio figlio”.

Le polemiche di oggi riguardano ancora la sicurezza, che avrebbe permesso a un influencer di intrufolarsi nel backstage senza averne titolo, ma la RAI non sapeva nulla e indagherà; poi c’è la maglietta BDS indossata dal direttore d’orchestra Fabio Barnaba, che è anche la sigla di un movimento anti-israeliano (Boycott, Divestment, Sanctions): la RAI non sa niente, come al solito, ma per fortuna spiega il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno: “È l’acronimo di butt’ de sang’, una frase tarantina, e Barnaba è tarantino, che intende riferirsi ai sacrifici, al sangue gettato per arrivare a un risultato”.



Per finire, non manca Fedez con la sua confessione al podcast Pezzi di aver voluto cantare con i Fuck Your Clique, durante la serata delle cover, una band censurata per le parole oscene dei suoi testi, con cui avrebbe voluto cantare Boyband dei Velvet: risposta, ovviamente, pompieristica di Carlo Conti: “Io non seguo ciò che accade sui social e che fa parte del polverone che crea Sanremo, che ci porta a guardarlo. Sui duetti ho spinto i cantanti a cercare brani che davvero li rappresentassero, confrontandomi con loro, senza veti, ma suggerendo a volte soluzioni migliori”.

E ora l’attesa è tutta per i verdetti di stasera.