La bella chiacchierata di Daniele De Rossi con il Corriere della Sera: dalla moglie, alla madre, passando dall'esonero della Roma

È lunga l’intervista di Daniele De Rossi al Corriere della Sera, una chiacchierata a 360 gradi attraverso cui l’ex star della Roma ed ex allenatore dei giallorossi sembra togliersi diversi sassolini dalle scarpe. Si comincia con la sua verità sull’esonero dai giallorossi, arrivato come un fulmine a ciel sereno a poche settimane dalla firma di un triennale.



Lo stesso De Rossi non sembra capacitarsene: “C’era un lungo progetto” — racconta — ipotizzando un percorso “in cui crescere con i giovani calciatori per lottare per lo scudetto dal 2027”, ma alla fine andò diversamente, con quattro partite e l’esonero. “Credo che il mio esonero sia stato indirizzato da chi oggi non c’è più nella Roma, anche con versioni non veritiere” — aggiunge l’ex centrocampista giallorosso e della Nazionale italiana — dicendosi comunque grato ai Friedkin per avergli permesso di allenare la sua squadra del cuore. “Non escludo il ritorno”.



DANIELE DE ROSSI: “HO SOFFERTO DOPO L’ESONERO”

De Rossi ammette comunque di aver passato dei mesi traumatici: “Ho sofferto, come se la donna che ami la vedi passeggiare con un altro”, ma adesso è pronto a ripartire. “Cerco un progetto stimolante e una piazza passionale”, ma anche e soprattutto “dirigenti che abbiano voglia di lavorare con me”. La chiacchierata è quindi virata su altri temi meno calcistici, a cominciare dalla politica, con De Rossi che ammette che fra Trump e Harris avrebbe votato la seconda, sottolineando però che “il tycoon fa più paura fuori dagli Stati Uniti che dentro”.



In ogni caso, l’ex giocatore si definisce “apartitico, non mi sono mai sentito legato a un partito”. Per quanto riguarda la sua vita privata, invece, la moglie Sarah Felberbaum rappresenta per lui una certezza: “Grazie a lei mi sono aperto, ho imparato a ragionare”, ricordando che “dentro di lei c’è un mondo”, per la sua famiglia multietnica.

DANIELE DE ROSSI: “CON TAMARA PISNOLI SPOSATO TROPPO PRESTO”

Sulla figlia Gaia, di 20 anni, nata dal primo matrimonio con Tamara Pisnoli: “Eravamo troppo giovani, troppa fretta. Ai calciatori consiglio di non sposarsi e non fare figli subito”, un consiglio che lo stesso allenatore dà anche alla figlia: “A 20 anni non puoi avere l’esperienza per scegliere la persona della tua vita”. De Rossi ha quindi ricordato le leggende metropolitane che circolavano sul suo conto, dalle accuse di essere un alcolizzato fino al tatuaggio nazista: “Mia mamma era comunista, mi avrebbe accoltellato”. L’ex giocatore si domanda chi sia stato il primo a diffondere queste fake news: “Bisogna avere il coraggio di fermare le catene”.

Tornando alla madre, c’è un curioso aneddoto che De Rossi racconta al quotidiano di via Solferino, una vicenda risalente a qualche anno fa, dopo che la mamma aveva pubblicato un post su Facebook chiedendo di aumentare le tasse ai ricchi. Lui, scherzando, l’aveva ammonita: “Calma con questi post, sai che io sono milionario”, e lei gli aveva risposto: “E allora paga”.