I diritti della Serie A concessi a Dazn continuano ad essere un problema e adesso ci sarebbero tre club (Genoa, Sampdoria, Sassuolo) pronti ad intraprendere azioni legali contro la stessa Lega Serie A per i problemi derivanti dalla cessione per tre anni alla piattaforma streaming dei diritti tv per il campionato al prezzo di 840 milioni di euro, 340 dei quali garantiti da Tim Vision, partner tecnico di Dazn in questa avventura che stenta a decollare.
Molte volte sono stati segnalati problemi tecnici per la visione delle partite di Serie A su Dazn, ma ci sono anche altri problemi dei quali parla MilanoFinanza. Innanzitutto, la distribuzione del denaro è legata all’audience degli incontri e occorrerebbe una certificazione di tali ascolti, attraverso ad esempio Auditel. Dazn per ora si limita a fornire i dati Nielsen, che non sono però sufficienti allo scopo. Ci sono dunque almeno tre club – Genoa, Sampdoria, Sassuolo – pronti ad aprire un contenzioso con la Lega Serie A, dal momento che la legge Melandri parla chiaro: i dati relativi agli ascolti delle partite devono essere certificati.
DAZN, POCHI ABBONATI E DATI D’ASCOLTO NON CERTIFICATI: CAUSA TRA I CLUB E LA LEGA SERIE A?
L’altra questione è legata al numero di abbonati fatti registrare da Dazn, un dato che è ancora misterioso dal momento che sarebbe stato comunicato solo all’amministratore delegato della Lega Serie A, De Siervo. Si tratterebbe però di un numero piuttosto basso, che di conseguenza non ha fatto scattare il bonus di 150 milioni di euro previsto nel contratto per questa stagione, che prevedeva appunto dei bonus (stile contratti dei giocatori) al raggiungimento di una certa soglia di abbonati a Dazn.
Si sa che gli abbonati di TimVision sono stati solo 500mila e questo mancato bonus è naturalmente un problema per i presidenti delle società di Serie A, che si ritrovano a dover gestire una situazione critica sotto molti punti di vista, mentre i ricorrenti problemi tecnici non fanno di certo aumentare la voglia degli italiani di abbonarsi a Dazn per vedere la Serie A. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, aveva parlato di occasione di sviluppo del Paese per il fatto che le partite di Serie A si vedessero in streaming tramite connessione Internet e non più con la “classica” televisione satellitare, alla quale restano “solo” tre partite a giornata. Già, Sky: in tutto questo, ha richiesto un bando per gli highlights e le società di Serie A potrebbero essere a questo punto favorevoli.