Domani, nella piscina del Foro Italico di Roma, cominceranno gli Europei di nuoto. Gabriele Detti è pronto: “Come sto? Finalmente bene. Ho fatto un bel lavoro in quest’ultimo mese e non posso lamentarmi di alcunché. Le cose stanno andando per il verso giusto e quindi sono tranquillo. Posso andare forte”. Quali gare farà il nuotatore? “A livello individuale gli 800 venerdì e i 400 stile libero mercoledì 17. Poi giovedì, nel giorno d’apertura, nuoterò al mattino una frazione della batteria della staffetta 4×200 stile libero, sperando di essere confermato anche la sera nel caso di accesso in finale”.
L’obiettivo, spiega Gabriele Detti, è “Sempre lo stesso: divertirmi. Non mi sono mai prefissato di dover raccogliere una medaglia o stabilire un primato, eppure negli anni sono arrivati podi olimpici, mondiali e europei, così come i record. Dentro di me voglio solo vivere con gioia l’avvenimento, uscire dall’acqua col sorriso sul volto e con gli occhi felici. Il risultato è la conseguenza del proprio atteggiamento, non è una piastra da toccare prima degli altri o un tempo da migliorare”.
Detti: “Cosa non è andato alle Olimpiadi e ai Mondiali di Budapest”
Alle Olimpiadi di Tokyo, a Gabriele Detti non è andata bene: “Le difficoltà erano legate a un malessere fisico. Come è stato appurato al rientro in Italia, nel periodo olimpico ho avuto il Citomegalovirus, ma ho preferito non parlarne per non cercare scuse, non sono il tipo che cerca appigli“. Per quanto riguarda invece i Mondiali di Budapest, la condizione non era ancora delle migliori: “A causa del virus ho cominciato la preparazione tardi, quindi non sono arrivato al top della forma per l’Ungheria, ma tornato a casa mi sono rimesso sotto e agli Assoluti di Ostia, a metà luglio, si è riaccesa la luce. Il tempo nuotato sui 400 stile libero ai Tricolori mi ha ridato fiducia”.
Gareggiare in Italia ha un significato speciale per il nuotatore: “Roma è la piscina più bella del mondo. Per noi sarà una spinta in più, perché la gente farà il tifo e lo stadio del nuoto sarà tutto colorato d’azzurro”. Sulle differenze di nuotare all’aperto e nuotare al chiuso, Detti spiega: “Non saprei rispondere, perché l’ultimo Europeo outdoor era stato a Budapest nel 2010 e a quei tempi non ero ancora in Nazionale. A livello di preparazione non cambia nulla, ci alleniamo allo stesso modo”. Nonostante le giovani generazioni avanzino, il nuotatore non sente pressione: “Non mi sento assolutamente vecchio e non penso di dovermi difendere dall’assalto dei giovani, così come dieci anni fa non avevo in mente di dover far fuori i veterani dalla Nazionale. Chi va più forte merita di essere schierato”.