La dieta non è sempre facile da seguire e spesso e volentieri chi la inizia, la interrompe dopo poche settimane o comunque tende a sgarrare, vanificando i benefici apportati da un regime alimentare sano ed equilibrato. Rinunciare alle numerose leccornie e prelibatezze, molte delle quali “nocive” al nostro organismo perchè magari ricche di calorie, ma anche di sale e di zuccheri, non è semplice, ed è tutta colpa del nostro cervello.
A riguardo il portale DiLei.it cita un interessante studio pubblicato sulla rivista PLOS Biology e che è stato realizzato dalla fondazione portoghese Champalimaud, secondo cui l’uomo cerca una ricompensa attraverso alimenti che siano appunto gustosi e che diano soddisfazione al palato. A influenzare quindi il nostro appetito sono caratteristiche come ovviamente il sapore, ma anche l’aroma e il colore di un determinato piatto, tutte qualità che invogliano un commensale a fiondarsi su un determinato cibo. Ma non finisce qui perchè esiste un legame intrinseco e invisibile fra il nostro sistema nervoso e il nostro stomaco.
DIETA E DIFFICOLTA’, COSA SUCCEDE NEL NOSTRO CERVELLO?
Durante l’azione del mangiare, il cervello riceve dei segnali inerenti proprio il prodotto di cui ci stiamo cibando, a cominciare dal suo contenuto energetico, che vanno ad influenzare le nostre preferenze e quindi anche la nostra dieta.
Nelle persone obese, quindi quelle che soffrono di problemi di sovrappeso legati ad un’alimentazione sbagliata, ci sono persino delle alterazioni nel cervello, che rilascia la dopamina, una particolare sostanza che “ricompensa” ovviamente la persona, che trova soddisfazione nel cibarsi con il cibo cosiddetto spazzatura, mandando in soffitta una dieta equilibrata e sana. Vengono quindi preferiti tutti quei cibi grassi e zuccherati, quelli ad alta densità energetica, e la ricerca portoghese ha cercato di fare chiarezza soprattutto su questo aspetto.
DIETA E DIFFICOLTA’, L’ESPERIMENTO SU 61 PERSONE
A 61 soggetti è stato dato dello yogurt magro zuccherato senza e con la presenza di un particolare carboidrato che aggiunge calorie ma senza alterarne la sua consistenza, ne tanto meno il colore e il gusto. Ebbene, i 61 pazienti (sia obesi che non), hanno preferito lo yogurt con il carboidrato (la maltodestrina). La conclusione del lavoro è che, l’uomo tende a scegliere in maniera naturale lo yogurt più calorico e con un maggior contenuto energetico, quindi prodotti più arricchiti con carboidrati, al di là del loro peso.
Attenzione anche ad un’altra ricerca molto interessante realizzata presso l’ospedale San Raffaele di Roma, che ha invece cercato di capire se il genere possa in qualche modo influenzare gli alimenti scelti e quindi la dieta. E’ emerso a riguardo che gli uomini preferiscono la carne rossa e lavorata rispetto alle donne, ed inoltre mangiano in orari più sfasati, con maggiore velocità e anche fuori casa. Si tratta di una serie di cattive abitudini, sottolinea DiLei, che possono avere anche delle conseguenze gravi, come appunto obesità, e tutti i vari problemi ad essa collegati.