Elena Vallortigara incoronata da Sara Simeoni sulle colonne del "Corriere della Sera": "È un'atleta recuperata, può regalare all'Italia grandissime soddisfazioni verso Parigi"

Sara Simeoni, leggenda del salto in alto italiano, è intervenuta sulle colonne del “Corriere della Sera” per commentare il bronzo di Elena Vallortigara, ottenuto ai Mondiali di atletica nel salto in alto. Un terzo posto che la regina per antonomasia della disciplina ha definito in questi termini: “Non ho nemmeno dovuto mettere la sveglia. La notte fa caldo, si fatica a dormire e così ho aspettato l’ora della finale leggendo e ascoltando musica. Conosco Elena Vallortigara fin da bambina, non avrei potuto non vedere la sua finale in diretta. È stato bellissimo, sono tanto orgogliosa di lei. Mi dica, cosa farebbe lo sport italiano senza noi donne?”.



Sara Simeoni ha sottolineato di avere visto Elena Vallortigara molte volte alle gare studentesche e poi “ricordo un suo salto a un metro e 85 da ragazza che mi colpì moltissimo. Ha sempre avuto grandissimo talento, finalmente è riuscita a metterlo a frutto. Ci sentiamo spesso”. La medaglia di bronzo iridata, però, “ha avuto momenti molto difficili e io ho cercato sempre di esserle vicino quando era in crisi non solo tecnicamente e addirittura pensava di lasciar lo sport. C’è stato un momento in cui sentivo che le mie parole erano inadeguate alla crisi che stava vivendo, ma ho voluto lo stesso comunicarle che le ero vicina. Quando i risultati non arrivano e l’asticella diventa un muro il problema è serio”.



SARA SIMEONI: “ELENA VALLORTIGARA POTEVA VINCERE L’ORO, MA VA BENISSIMO COSÌ”

Nel prosieguo del dialogo con il “Corriere della Sera”, Sara Simeoni ha riferito che Elena Vallortigara è stata “splendida. È stata così brava che a un certo punto mi sono illusa che potesse vincere. Credo che Elena avesse i 2.02 nelle gambe, ma alla fine va benissimo così. È un’atleta recuperata, può regalare all’Italia grandissime soddisfazioni verso Parigi. Il segreto della sua gara? Una successione di gesti perfetti: aver mantenuto la concentrazione in un percorso senza errori le ha dato una motivazione e una solidità che non si esauriranno con questa medaglia di bronzo, ne sono certa. Ora Elena sa esattamente quando vale”.



Sara Simeoni non ha mai vinto una medaglia mondiale: “Un po’ mi dispiace, perché allora l’unica occasione di confronto con il mondo erano le Olimpiadi ogni quattro anni. Oggi tutti gli anni c’è un campionato e in fondo è giusto così: se fallisci l’obiettivo, puoi rifarti subito”.