DRAGHI E MATTARELLA HANNO SCELTO LA DATA DELLE ELEZIONI ANTICIPATE
Dopo le dimissioni del Governo Draghi e lo scioglimento delle Camere, ora c’è anche la data delle Elezioni Politiche anticipate per completare l’iter della crisi di Governo: il Premier Mario Draghi in Consiglio dei Ministri ha annunciato il voto anticipato per il prossimo 25 settembre 2022. Il Decreto per l’indizione delle Elezioni una volta approvato in CdM verrà portato al Quirinale dal Presidente del Consiglio assieme al Ministro degli Interni Luciana Lamorgese: sarà infatti la controfirma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a porre il sigillo finale per la fine della Legislatura in maniera anticipata.
I termini stretti della crisi li aveva già preannunciati il Presidente Mattarella nel suo breve discorso alla nazione dopo lo scioglimento delle Camere: «Come ufficialmente comunicato ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento e’ sempre l’ultimo atto». Non solo, ha concluso il Capo dello Stato, «Mi auguro che pur nell’intensa campagna elettorale vi sia da parte di tutti un contributo costruttivo nell’interesse dell’Italia», ha detto ancora Mattarella: «Il governo incontra limitazioni nella sua attività, ma ha gli strumenti per operare in questi mesi prima che arrivi il nuovo esecutivo. Non sono possibili pause nel momento che stiamo attraversando, i costi dell’energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficoltà economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell’interesse dell’Italia». Superate dunque le perplessità sulla data del 25 settembre, in primis per la concomitanza con il capodanno ebraico: «In merito all’opzione emersa dagli organi di stampa di elezioni il 25 settembre alla vigilia di Rosh haShanah, il capodanno ebraico, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane chiarisce che la data non pone ostacoli. La solennità che inizia la sera consente ai fedeli di religione ebraica di esercitare il proprio diritto al voto nelle ore precedenti. La preoccupazione è naturalmente per le sorti del paese, con una profonda crisi politica che si aggiunge alle gravissime questioni economico-finanziarie, sociali e umanitarie sulle quali il governo e le massime istituzioni erano impegnate», è la nota UCEI di stamane con cui veniva eliminata la problematica per questa data. (agg di Niccolò Magnani)
ELEZIONI POLITICHE ANTICIPATE 2022: QUAL È LO SCENARIO?
È tutto da scrivere il destino politico dell’Italia, con le Elezioni anticipate che a questo punto si avvicinano notevolmente. Lo strappo del Movimento 5 Stelle sul Decreto Aiuti ha dato il via alla crisi di Governo: nel giro di una settimana la tenuta del governo guidato da Mario Draghi è implosa con il plastico voto di fiducia al Senato di giovedì 20 luglio: alla proposta di un “nuovo patto di fiducia”, gli screzi interni alla maggioranza (e il rifiuto del Premier di accettare la proposta del Centrodestra di formare un nuovo Governo senza più il M5s) hanno provocato le dimissioni irrevocabili del Presidente Draghi. Erano almeno quattro gli scenari che si aprivano davanti nelle scorse ore: una nuova fiducia (assai improbabile dopo quanto avvenuto al Senato); un governo senza i 5 Stelle di Giuseppe Conte (altra scelta complessa visto il “niet” di Draghi alla proposta del Centrodestra); un esecutivo di transito per accompagnare il Paese alle elezioni nel 2023 e le elezioni anticipate.
Accendiamo i riflettori su queste ultime due strade. Il governo balneare, se così possiamo chiamarlo, sarebbe guidato da un tecnico – si parla già del ministro dell’Economia Daniele Franco – e seguirebbe i dossier più importanti da qui al voto. La data delle eventuali elezioni sarebbe tra il febbraio e il marzo 2023. Insomma, come previsto dalla scadenza della legislatura. Ma con l’imminente annuncio del Presidente della Repubblica nel suo discorso alla nazione, è il voto anticipato a rappresentare ormai l’unica vera scelta rimasta al Colle. È atteso nella serata del 21 luglio il Decreto del Viminale sulla data delle Elezioni, firmato da Premier e Ministro degli Interni: non appena saranno sciolte definitivamente le Camere, ecco che la firma al Quirinale verrà apposta anche sul Decreto per le Elezioni anticipate.
DATA ELEZIONI POLITICHE ANTICIPATE, QUANDO SI VOTA? SI PUÒ VOTARE IL 2 DI OTTOBRE 2022
L’ipotesi di elezioni anticipate, specie dopo l’apertura dell’iter ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione compiuto dal Quirinale con l’annuncio delle dimissioni di Mario Draghi, merita un approfondimento a sè. Fin da ieri, infatti, i leader dei principali partiti di maggioranza hanno precisato senza mezzi termini: senza il Movimento 5 Stelle nell’esecutivo, si torna alle urne. Da Letta a Salvini, passando per Berlusconi. Ora lo strappo si è materializzato e il voto anticipato sembra la strada più percorribile. Ma in quali date? Dal decreto di scioglimento delle Camere alle elezioni anticipate dovrebbero passare non più di settanta giorni e un minimo di quarantacinque.
Per questo motivo, spiega il Corriere della Sera, significherebbe votare alla fine di settembre o all’inizio di ottobre. Non ci sarebbe, dunque, grande spazio per varare un esecutivo e per procedere alla legge Finanziaria, pena l’esercizio provvisorio. Da questo punto di vista, sono quattro le date “candidate”: 18 settembre, 25 settembre, 2 ottobre oppure 9 ottobre. Negli ultimi giorni è la data del 2 ottobre a rappresentare, secondo gli ambienti parlamentari, l’opzione principale che pareva essere opzionata dal Viminale per poter lanciare la corsa alla campagna elettorale più “spericolata” – in quanto in piena estate – della storia repubblicana. Diversamente, dopo lo scioglimento delle Camere del Colle l’opzione del 18 settembre tornerebbe in auge in quanto rappresenterebbe un anticipo importante rispetto alla scrittura della Manovra di Bilancio: il problema sarebbe però il tempo tecnico per organizzare il voto dall’estero, come segnalato da fonti del Quirinale nella mattina di giovedì. Sulla data del 25 settembre, considerata escludibile in partenza per la compresenza del capodanno ebraico, ha trovato il nulla osta comunicato dall’UCEI «non è un problema per noi ebrei», hanno spiegato dai vertici della religione ebraica.
ELEZIONI POLITICHE ANTICIPATE 2022, L’ANALISI DEGLI ESPERTI
Di elezioni anticipate hanno parlato nelle scorse ore due costituzionalisti di spessore. Intervenuto ai microfoni di Adnkronos, Giovanni Guzzetta ha spiegato che al momento l’ipotesi principale è rappresentata proprio dallo “scioglimento delle Camere con voto in autunno da settembre in poi”. Niente governo balneare, dunque, stroncato anche da un altro esperto del settore come Agostino Carrino. “Di questi tempi credo e spero proprio non si vada verso un governo balneare, abbiamo già raggiunto il punto più basso che si poteva raggiungere della qualità politica di questo Paese. Fare un governo balneare con la guerra e con un disastro economico che praticamente si tocca già, sarebbe veramente uno scenario da operetta”, ha spiegato il costituzionalista, confermando le elezioni anticipate come scenario principale: “Si vada alle elezioni, assolutamente, qui col discorso che una volta c’è il Covid, un’altra volta c’è la guerra, non si va mai al voto. Eppure in tutto il mondo si vota, la Germania ha votato, la Francia ha votato, gli Stati Uniti hanno votato, in Israele hanno votato più volte, l’Inghilterra pure, solamente noi no. Perciò voto in autunno, quanto prima”.