Nato come un progetto satirico, il Partito della Birra ha fatto un’impresa in Austria. Il movimento di Dominik Wlazny, candidatosi alle elezioni presidenziali, si è infatti piazzato al terzo posto, raccogliendo l’8,4% dei voti. A vincere però è stato il presidente uscente Alexander Van Der Bellen, candidato indipendente sostenuto da verdi e socialdemocratici, che secondo le proiezioni a urne chiuse, con un buon numero di schede scrutinate (60%) ha raccolto il 55% dei voti. Era lui il grande favorito, ma è stato aiutato anche dal fatto che i popolari hanno rinunciato a candidare un loro uomo.
Sei gli sfidanti, quasi tutti attribuibili alla destra, destinati quindi a dividersi i voti. Ha sconfitto Walter Rosenkranz della Fpoe, al secondo posto col 18%. Quindi, c’è il Bierpartei, il Partito della Birra, nato nel 2015 da una provocazione che è stata evidentemente raccolta. Invece il candidato dei novax Michael Brunner (MFG) si fermerebbe al 2%, l’ex leader del partito di estrema destra BZOe Gerald Grosz invece raccoglierebbe il 5%.
ELEZIONI AUSTRIA: EXPLOIT PARTITO DELLA BIRRA
Ma torniamo all’exploit del Bierpartei, il Partito della Birra. A votarlo alle elezioni in Austria soprattutto gli under 30. Il successo maggiore lo ha riscontrato a Vienna, nella capitale, dove secondo le proiezioni sarebbe andato oltre il 10%, posizionandosi al secondo posto. La campagna social condotta da Dominik Wlazny si è, quindi, rivelata efficace e convincente per i giovani under 30. Una crescita importante quella del Partito della Birra, visto che alle elezioni comunali di Vienna del 2020 aveva raccolto l’1,8%.
Nello statuto si sottolinea «l’importanza della libertà di opinione», quindi la libera scelta della «varietà delle bionde». Si parla anche di tolleranza verso le birre straniere, ad eccezione delle Radler che non sono accettate e di «sostegno a chi ha meno talento nel bere». Nel programma elettorale si parla anche della realizzazione di una fontana nel centro storico di Vienna da dove deve zampillare birra, ma si cita anche l’abolizione delle tasse sulle bevande nei bar e nei ristoranti, oltre alla fornitura mensile di un barile di birra a tutte le famiglie (50 litri per adulto e 20 per bambino).