La Germania chiede libero accesso alle testate nucleari di USA, Francia e Regno Unito: l'appello del capogruppo in Parlamento della CDU Jens Spahn
La Germania sembra aver preso estremamente sul serio la minaccia (per ora ventilata) di una possibile guerra sul suolo europeo tanto che oltre alle ormai note decisioni prese nelle ultime settimane – ci torneremo tra un attimo -, recentemente il capogruppo della CDU Jens Spahn si è appellato agli USA, alla Francia e al Regno Unito affinché concedano ai partner europei (e soprattutto alla stessa Germania e ai paesi di confine con la Russia) libero accetto alle loro bombe atomiche, in modo che siano prontamente utilizzabili sul campo di battaglia.
Facendo un passo indietro prima di arrivare a Spahn e alle atomiche, è utile ricordare che in quest’ultimo periodo – soprattutto dopo l’arrivo al governo di Friedrich Merz – la Germania sembra aver premuto a fondo l’acceleratore dello sviluppo militare e difensivo: il primo atto di questa nuova politica militarista è stato quello di far cadere lo storico vincolo sul debito in modo da poterne contrarre illimitatamente per aggiornare le capacità militari tedesche.
Similmente, lo stesso cancelliere Merz ha giocato per un po’ di tempo il ruolo di “uomo forte” in Europa al fianco di Macron e Starmer (pur non facendo quest’ultimo più parte dell’Unione) sostenendo strenuamente la missione dei cosiddetti “volenterosi” in Ucraina, anche l’idea del vincolo dell’articolo 5 della NATO sulla reciproca difesa e l’obiettivo – poi confermato anche dal collettivo della NATO – di portare la spesa per la difesa al 5% del PIL; mente è di pochi giorni fa l’annuncio del probabile ritorno della leva obbligatoria in Germania.
L’appello di Jens Spahn: “La Germania deve avere libero accesso alle testate nucleari di USA, Francia e Regno Unito”
Insomma, sembra chiaro che tra tutti i paesi europei – forse anche più della Francia e di Macron -, la Germania è quella maggiormente intenzionata a prepararsi a quel presunto attacco che la Russia potrebbe dirigere contro la NATO del quale sentiamo parlare da ormai più di 3 anni abbondanti e sul quale non c’è mai stata alcuna concreta prova: è proprio qui che si inserisce Jens Spahn che ha alzato ulteriormente l’asticella (già altissima).

In un’intervista, infatti, il capogruppo della CDU in Parlamento ha esortato l’Europa a fare il possibile per “dissuadere (..) la minaccia dell’aggressione russa”, ipotizzando che USA, Francia e Regno Unito mettano a disposizione degli alleati le loro tesate atomiche affinché siano pronte all’uso da parte di uno dei partner aggrediti; mentre la sua idea sarebbe anche quella di riavviare i piani della Germania per arrivare a creare un sua atomica, superando quella storica “paura” radicata nella Seconda guerra mondiale.
Non solo, perché Spahn ha anche ipotizzato la costosa – ma dal conto suo necessaria, “se si vuole protezione” – creazione di un ombrello nucleare europeo che sappia intercettare e abbattere le minacce, ipotizzando che la gestione delle armi atomiche sia affidata a rotazione ai vari pesi con un sistema a estrazione casuale che non permetta al nemico di sapere chi è al comando in un determinato momento; mentre non è mancata nel suo discorso anche una frecciata alla Spagna, esortandola a “dare il suo contributo” se vuole la “protezione della NATO”, accettando il 5% di spesa in Difesa.
