Seconda prova della Maturità 2025 al Liceo Linguistico: chi è l'autrice Hilary Mantel e di cosa parla il suo romanzo "Every Day Is Mother’s Day"

MATURITÀ 2025, LA SECONDA PROVA DEL LICEO LINGUISTICO: QUALI SONO LE TRACCE SCELTE DAL MIM

Tra le protagoniste della Seconda prova della Maturità 2025 c’è anche la famosa autrice inglese Hilary Mantel, scelta per il primo dei due brani della comprensione del testo al Liceo Linguistico (il secondo, invece, è tratto da un articolo della Boston University sul tema del fast fashion) con un brano tratto dal primo capitolo della sua famosissima opera intitolata “Every Day Is Mother’s Day“, pubblicata nel 1985 e parte di una mini raccolta di due opere corredata da “Vacant Possession” pubblicata l’anno successivo.



Prima di arrivare a Hilary Mantel è utile soffermarci un attimo sull’effettiva Seconda prova per precisare che – secondo le indiscrezioni che troveranno conferma nelle tracce ufficiali pubblicate dal MIM solamente nel primo pomeriggio odierno – agli studenti è chiesto innanzitutto (quasi ovviamente) di leggere e comprendere il testo, complessivamente composto da 664 parole e tratto, appunto, dal primo capitolo del libro dell’autrice.



Dopo la lettura approfondita, i candidati nel plico della Maturità 2025 per il Liceo Linguistico si sono trovati davanti cinque differenti affermazioni alle quali è richiesto di definire se sono vere o false e di motivare la propria risposta citando almeno quattro parole della frase che conferma o smentisce l’affermazione proposta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Ai vero o falso sul testo di Hilary Mantel seguono poi altre tre domande a risposta aperta che chiedono di descrivere il personaggio di Arthur e il suo rapporto con la signora Sidney, i valori ritenuti importanti da tutti e due i personaggi e di descrivere la tipologia di narratore e il suo punto di vista, usando – in quest’ultimo caso – anche delle citazioni dirette al testo; mentre per completare la Seconda prova si dovrà anche affrontare il secondo brano sul fast fashion ed entrambi i “task” di produzione sulle 300 parole l’uno.



CHI È HILARY MANTEL E LA SUA OPERA “EVERY DAY IS MOTHER’S DAY”: LA CRITICA DARK AI SERVIZI SOCIALI INGLESI

Al di là della prova, come dicevamo già prima, in questo articolo vogliamo più che altro soffermarci su Hilary Mantel e sul suo “Every Day Is Mother’s Day” scelto, appunto, per il Liceo Linguistico: nata nel 1952 in quel di Glossop, a oggi l’autrice – purtroppo morta nel 2022, a soli 70 anni d’età – vanta il primato di primissima donna a vincere per ben due volte il premio Booker Prize grazie al romando “Wolf Hall” pubblicato nel 2009 e a “Bring Up the Bodies” del 2012.

Esame di Maturità, le prove scritte (ANSA 2025, Massimo Percossi)

Dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, Hilary Mantel si trasferì in Arabia Saudita e da subito iniziò a produrre testi e romanzi, salvo scontrarsi contro il rifiuto categorico alla pubblicazione da parte degli editori dell’epoca: decise dunque di dedicarsi alla carriera di assistente sociale e – successivamente – a quella di assistente alle vendite, prima di diventare effettivamente scrittrice e poi anche critica cinematografica per il noto quotidiano “The Spectator”.

Tra le opere più famose – oltre al testo finito al centro della Maturità 2025, al quale torneremo tra pochissimo – si ricordano soprattutto i già citati e premiati dalla critica “Wolf Hall” e “Bring Up the Bodies” parte della raccolta dedicata a Thomas Cromwell che include anche “The Mirror and the Light“; mentre tra quelli tradotti in italiano ci sono “Eight Months on Ghazzah Street“, “Fludd” e “La storia segreta della Rivoluzione francese” che include al suo interno altre tre opere distinte.

Per quanto riguarda “Every Day Is Mother’s Day” è interessante notare che si tratta del romanzo d’esordio di Hilary Mantel: ambientato negli anni ’70, fa tesoro dell’esperienza dell’autrice come assistente sociale per muovere una dura e cruda critica ai servizi sociali dell’epoca, strutturata attorno al tema della disabilità e del rapporto madre-figilia richiamato nel titolo dell’opera; il tutto condito da un tipico e tagliente dark humor inglese.