Isaac Del Toro maglia rosa al Giro d'Italia 2025: Gianni Motta parla in esclusiva delle possibilità del messicano nella corsa a tappe.
ISAAC DEL TORO MAGLIA ROSA AL GIRO D’ITALIA 2025: IL PUNTO DI GIANNI MOTTA
Isaac Del Toro è il nuovo nome del ciclismo, il campione che tutti aspettavamo da tempo. Corridore messicano di appena 21 anni, Del Toro è in testa al Giro d’Italia 2025, magari per molti una sorpresa, non per gli addetti ai lavori che conoscevano già le sue qualità, le due doti indiscusse. Un Giro senza il re del ciclismo Tadej Pogacar, senza la presenza di altri nomi importanti del ciclismo mondiale e che vive già il ritiro di Primoz Roglic uno dei favoriti della corsa rosa. Ma un Giro sempre interessante se non altro per la difficoltà del percorso, un Giro vero per corridori veri, come lo stesso Del Toro, che nonostante la giovane età sembra avere già la maturità di un vero campione.
Al momento sembra ancora essere lui il favorito per il successo finale, anche se le difficoltà della 16^ tappa, la, Piazzola sul Brenta-San Valentino, potrebbero lasciare molti interrogativi a vantaggio di Carapaz e Simon Yates o di altri protagonisti della corsa rosa. Del Toro resta in ogni caso una bella scoperta di un ciclismo che sta sempre più diventando internazionale, aperto a paesi nuovi come lo stesso Messico. Ben lontano dalle gerarchie internazionali che hanno fatto la storia di questo sport. Per parlare di Isaac Del Toro abbiamo sentito Gianni Motta, vincitore del Giro d’Italia nel 1966, uno dei campioni della storia di questo sport. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Isaac Del Toro nuovo Pogacar? No non facciamo paragoni: Pogacar è di un altro livello, Del Toro non è certo come il fuoriclasse sloveno, di Pogacar c’è n’è solamente uno…
Pensa invece che Del Toro possa vincere il Giro d’Italia 2025? Dovrebbe essere così, ci sono tutti i presupposti perché questo possa accadere.
E cosa si aspetta ancora da lui in questo Giro? Una grande impresa, una vittoria importante, alla Pantani tanto per intenderci, di quelle che passano alla storia del ciclismo…
Un Giro d’Italia 2025 che vive già un ritiro importante quello di Roglic se lo aspettava… Roglic non è più quello di un tempo, non è più un vincente, è un secondo, ha perso molto ormai. Non mi meraviglia il suo ritiro.
Tornando a Isaac Del Toro… tralasciando Pogacar, si può azzardare qualche paragone con il passato? Fare paragoni è sempre difficile con corridori del passato, ogni corridore ha una sua storia, è unico, come lo è lo stesso Del Toro.
Si aspettava la sua esplosione già a questo Giro? Del Toro non è uno sconosciuto, anche se è ancora giovane, aveva vinto corse importanti, di rilievo, come la Milano Torino. Ci si aspettava quindi che disputasse un ottimo Giro.
Dove potrà arrivare nel corso della sua carriera? Questo è tutto da scoprire: ha davanti una carriera, può fare cose importanti, difficile, quasi impossibile però che ripeta i successi di Pogacar.
Il ciclismo parla anche messicano sono ormai cambiate le gerarchie di questo sport a livello mondiale… Adesso vince chi ha più fame con paesi nuovi come la Slovenia, lo stesso Messico, altre nazioni ancora. Sono cambiate le gerarchie del ciclismo mondiale che vedevano le nazioni che hanno fatto la storia del ciclismo al top delle classifiche, delle vittorie. Vince chi ha più fame, chi ha più voglia di imporsi, di conquistare successi importanti.
(Franco Vittadini)