Termina 2 a 1la sfida Italia-Austria degli ottavi di finale degli Europei 2020, ma dopo i supplementari. E dunque vola ai quarti di finale. La Nazionale di Mancini ha faticato molto nella ripresa del secondo tempo dopo un primo tempo in cui ha mantenuto il pannino del gioco. Gli avversari hanno preso coraggio col passare dei minuti e così pure l’inerzia della gara. Gli austriaci si sono fatti aggressivi e hanno trovato il gol con Arnautovic su sponda di Alaba. Ma gli azzurri sono stati graziati dal Var, che ha visto la posizione di fuorigioco dell’ex attaccante dell’Inter. Mancini allora ha provato a mandare forze fresche in campo, ma non sono ancora entrate nel cuore della partita. Lo hanno fatto ai supplementari, quando il volto della partita è cambiato completamente.
Al 96′ lancio di Spinazzola in area sulla destra per Chiesa che prima evita l’intervento alla disperata di Laimer e poi con un gran sinistro al volo di controbalzo insacca il pallone alla destra di Bachamnn. Al 105′ il raddoppio sugli sviluppi del corner: Insigne da sinistra per Acerbi che da terra smarca in area sulla sinistra Pessina che controlla e con un gran sinistro in diagonale batte Bachmann. Tutto finito? Macché. Arriva anche il gol dell’Austria, che non molla fino alla fine. Al 115′ sull’angolo a mezza altezza dalla destra di Schaub vola in tuffo di testa all’altezza del primo palo Kalajdzic che infila Donnarumma alla sinistra e riaccende le speranze dei suoi. Ma l’Italia va in trincea e ne esce a fine partita.
PAGELLE ITALIA AUSTRIA: I VOTI DELLA PARTITA
VOTO PARTITA 7. È la prima partita degli ottavi di finale che ci regala i supplementari. Non un bene per le coronarie dei tifosi di Italia e Austria, anche perché la partita è stata in bilico per lungo tempo. E proprio quando l’Austria sembrava aver preso in mano le redini del match e poter far male agli azzurri, i cambi di Mancini hanno fatto la differenza. Chiesa ha messo a sedere la difesa austriaca facendo esplodere la gioia azzurra, poi Pessina ha regalato il raddoppio che sembrava aver spento le speranze degli avversari, che poi hanno accorciato e riaperto il match. Complimenti all’Italia, ma onore all’Austria che ha dato filo da torcere, probabilmente più di quanto ci si sarebbe aspettati.
VOTO ITALIA 7. Il voto in più è per il carattere di questa squadra, soprattutto per chi entra dalla panchina e gioca come se fosse titolare. Ma è anche questa la forza del gruppo creato da Roberto Mancini. Gestisce il primo tempo, si fa prendere dal nervosismo nel secondo tempo, ma non abbassa mai la guardia, se non quando Arnautovic trova il gol, per fortuna azzurra in fuorigioco. Quel che è emerso in maniera palese è un calo a livello fisico, in brillantezza, infatti quando sono entrate le forze fresche in campo è anche cambiato il ritmo della partita.
VOTO AUSTRIA 6.5. Ha fatto più di quel che ci si poteva aspettare. E se non ci si aspettava una vittoria non era certo per presunzione. Il fatto è che a questa squadra manca solo un po’ di qualità tecnica da parte di qualche interprete, oltre che maggiore attenzione in fase difensiva, come si è visto in occasione del gol di Chiesa che ha messo a sedere quasi tutti. Ma è evidente la crescita della Nazionale, che ha una grande solidità non solo fisica, ma anche tattica. Se il processo di crescita dovesse continuare, ne vedremo delle belle.
VOTO ARBITRO: Anthony Taylor (Inghilterra) 7. Qualcuno ha avuto il coraggio di mettere in discussione la designazione, polemiche sterile, come ha anche dimostrato l’arbitraggio del direttore di gara inglese, inflessibile ed equilibrato. Ha saputo gestire la partita anche nei momenti più delicati, quando gli animi si sono fatti caldissimi e il nervosismo è salito. Ma anche grazie all’aiuto del Var stasera non gli si può rimproverare nulla.
LE PAGELLE DELL’ITALIA
DONNARUMMA 5.5. Non viene chiamato spesso in causa, forse anche per questo appare sorpreso in un paio di occasioni, come quella dei gol dell’Austria (il primo annullato, l’altro regolare).
DI LORENZO 5.5. È tra gli azzurri quello che ha sofferto di più. Non riesce ad attaccare gli spazi, è più preoccupato della fase difensiva e nonostante ciò è tutt’altro che impeccabile. Commette infatti qualche sbavatura, come in occasione del gol annullato ad Arnautovic, poi nei supplementari si rivede quello di prima.
BONUCCI 6. Non è impeccabile, ma almeno lui riesce a mettere qualche pezza in difesa quando serve e a liberare l’aria quando i momenti si fanno delicati.
ACERBI 5.5. Dopo un primo tempo di attenzione e precisione, va in sofferenza. Ha le sue responsabilità nell’azione del gol annullato ad Arnautovic, ha faticato contro avversari che si sono dimostrati all’altezza.
SPINAZZOLA 6. Parte subito forte, macina chilometri sulla fascia, ma a differenza di quanto aveva fatto vedere nelle precedenti occasioni, gli è mancata la qualità nell’ultimo passaggio.
BARELLA 5. Viene meno la brillantezza e si vede la differenza. Prova lanci, conclusioni da fuori… Le idee non gli mancano, ma non riesce a metterci precisione e quindi vanifica ogni tentativo (dal 67′ PESSINA 7 Fa più di quel che deve fare, infatti si regala la seconda gioia azzurra con un grande sinistro).
JORGINHO 5.5. Non si fa vedere in fase di costruzione, ma c’è. Si preoccupa di dare equilibrio alla squadra, di aiutare nei momenti più delicati della partita, ma servirebbe la sua qualità al servizio dei compagni e invece non c’è a sufficienza.
VERRATTI 5. Gli avversari sanno che se gli lasciano spazio rischiano di non avere scampo, quindi lo tallonano e appena la passa si avvicina ai suoi piedi lo mettono alle strette. Con un pressing così asfissiante e una condizione fisica non ottimale, la brillantezza viene subito meno (dal 67′ LOCATELLI 6 Ha saputo soffrire insieme ai suoi compagni, lottando a centrocampo senza tirarsi indietro).
BERARDI 5.5. Ci mette la corsa e i dribbling, ma se manca il dialogo con i compagni di reparto tutto ciò serve a poco. In casi come questi servirebbe un po’ di iniziativa personale, ma gli manca l’egoismo che per provare la soluzione personale. Fin troppo generoso (dall’84 CHIESA 7: mette a sedere la difesa austriaca e spacca in due la partita, fenomenale).
IMMOBILE 5.5. Consapevole della fisicità della difesa austriaca, prova a far male muovendosi tra le linee, senza dare punti di riferimento. Non viene sempre servito bene e si ritrova così a correre a vuoto. Dopo il quasi capolavoro col tiro fermato dal palo, si spegne gradualmente, complice anche la stanchezza (dall’84 BELOTTI 6.5: quando il gioco si fa duro, ci mette tutta la sua intelligenza tattica e fisicità per difendere il risultato).
INSIGNE 6. La sua è la fascia che ha funzionato meglio. Ha tentato ad ogni occasione utile il tiro a giro, ha cercato i compagni appena possibile, gli è mancata quella precisione che avrebbe potuto fare la differenza (dal 108′ CRISTANTE SV).
ALL. MANCINI 6. La scelta di Verratti a centrocampo al posto di Locatelli si è forse rivelata un azzardo, facile dirlo col senno di poi. Di fatto, la Nazionale non ha giocato con la brillantezza fisica a cui ci aveva abituato, pecca un po’ in nervosismo, ma non perde la testa e ci crede fino alla fine. E le sue sostituzioni lo premiano.
LE PAGELLE DELL’AUSTRIA
BACHMANN 6. Lo si è visto uscire parecchio dai pali, anche perché Immobile è stato cercato spesso con i lanci lunghi, ha messo qualche pezza quando serviva, non poteva fare nulla invece sul tiro di Immobile. A salvarlo il palo.
LAINER 5. La corsa non gli manca, la precisione sì. Non azzecca un cross, vengono tutti anticipati facilmente. Meglio quando si tratta di mettersi in trincea per aiutare i compagni in fase difensiva. In questo caso riesce a cavarsela (dal 113′ TRIMMEL SV).
DRAGOVIC 6.5. Avendo Hinteregger sempre pronto a intervenire, può giocare d’anticipo quando l’Italia cerca di imbeccare i suoi attaccanti. Ci mette la testa, le scivolate, tutto quel che può e anche un pizzico di esperienza che serve sempre in partite come questa.
HINTEREGGER 7. Più che forma c’è sostanza, ma in partite da dentro o fuori è quel che serve, quel che conta. Infatti, respinge tutto quello che può. Il tiro di Barella, quello di Berardi… Un gran bell’aiuto per Bachmann.
ALABA 7. Non è solo il capitano dell’Austria, ma anche il tuttofare. Un attimo prima è sulla fascia a spingere, quello dopo te lo ritrovi in difesa a mettere una pezza al buco che spesso lasciano i compagni al centro della difesa. E ha pure l’energia per mordere le caviglie agli azzurri. È ovunque.
LAIMER 5.5. Per vedere una sua buona iniziativa bisogna aspettare il 57’, quando si invola sulla destra. Nient’altro, infatti anche Insigne, che non ha la stazza per contenerlo, riesce a gestirlo. Quando la palla poi passa dai suoi piedi o ha idee troppo complesse o non è preciso (dal 113′ INSANKER SV).
GRLILLITSCH 5. Se non fosse per il fatto che il suo nome compare sul tabellino, non sapremmo che effettivamente ha preso parte al match. Ironia a parte, il fatto che abbia giocato nell’ombra, non vuol dire che non ci abbia messo del suo, il problema è che è stato comunque poco (dal 106′ GREGORITSCH 5.5 Prova il sinistro al volo che però finisce di poco fuori, quanto basta per mettere i brividi agli azzurri, ma non è sufficiente per i suoi).
SCHLAGER 6. Prova a dare equilibrio al centrocampo, non sempre ci riesce, anche perché il pallino del gioco è azzurro. Ma corre tantissimo e questo serve nella fase di maggiore pressione sugli avversari (dal 106′ SCHAUB 6.5 Le migliori occasioni dell’Austria ai supplementari passano dai suoi piedi, ma non basta).
BAUMGARTNER 6. Molto generoso nel primo tempo, perde in brillantezza nel secondo. Ha corso tanto ed è stato tra i pochi a mettere qualche apprensione agli azzurri, infatti chiude la partita con i crampi (dal 90′ SCHOPF 5.5 Non riesce a ripetere quanto fatto dal suo predecessore, impalpabile).
SABITZER 6. Ci prova prima con le giocate in profondità, poi prova a danzare tra le linee azzurre, mettendoci anche la sua qualità. Il suo lavoro a centrocampo si rivela molto utile. Al 62’ mette i brividi a Donnarumma con un bella conclusione deviata in corner.
ARNAUTOVIC 7. Dopo aver sgomitato nel primo tempo, forse anche per trovare posizione, riesce nel secondo a farsi trovare dai compagni e a mettere pressione alla difesa azzurra. Gli manca a lungo il guizzo finale, lo trova al 65’ con il gol che però gli viene annullato per fuorigioco (dal 97′ KALAJDZIC 7 Riesce ad accorciare le distanze e a regalare qualche minuto di speranza alla sua squadra, bello il movimento ad anticipare gli azzurri).
ALL. FODA 7. Ha il merito di aver costruito una squadra che è stata in grado di tener testa all’Italia. Impressionante la tenuta fisica dei suoi giocatori, che magari non hanno grande qualità tecnica, ma tanta corsa e solidità.
PAGELLE ITALIA AUSTRIA: PRIMO TEMPO
Il primo tempo di Italia Austria, partita valida per gli ottavi di finale degli Europei 2020, è appena terminato sul risultato di 0 a 9 ed è tempo di pagelle per l’analisi immediata delle prestazioni migliori e peggiori delle due squadre. Dunque, arrivano i primi voti al termine dei primi 45 minuti di gioco, mentre le squadre rientrano negli spogliatoi per l’intervallo. La partita comunque si è subito rivelata molto piacevole, complice la convinzione degli azzurri in fase di costruzione della manovra. La fase di studio è durata pochissimo, perché entrambe le squadre hanno scelto di affrontarsi subito, ma l’Italia ha rischiato pochissimo, sicuramente meno degli avversari. A guadagnarne la qualità del gioco. Non sono mancate infatti le opportunità, non sfruttate alla perfezione. Di sicuro ci sono le premesse per vedere un secondo tempo più spettacolare.
Per l’Austria si è subito messo in mostra Dragovic, che ha provato ad alzare un muro contro le incursioni azzurre. Importanti in questa prima frazione di gioco i suoi interventi in anticipo, non facili quando si aggirano Insigne e Immobile dalle sue parti. Quest’ultimo poi avrebbe potuto sbloccare la partita al 32′ col suo tiro insidioso dalla distanza che si è stampato purtroppo per l’Italia sul palo. Bachmann sembrava imbattuto. Invece per l’Austria a creare maggiori insidie sono le trame di Baumgartner, tra i migliori dell’Austria in questo primo tempo. Più efficace è invece Spinazzola, che fa il bello e cattivo tempo sulla sinistra. Se lo può permettere anche grazie al lavoro di Insigne, che si abbassa in fase difensiva per aiutarlo quando è l’Austria ad attaccare sulla fascia. E infatti al 42′ mette in difficoltà Bachmann con un tiro che costringe il portiere austriaco a concedere il corner.
PAGELLE ITALIA AUSTRIA: I VOTI DEL PRIMO TEMPO
VOTO ITALIA (PRIMO TEMPO): 6.5. Ha il pallino del gioco, crea anche qualche occasione, è attenta in fase difensiva. Un primo tempo in linea con quanto visto finora. Quel che manca per ora, e non è poco, è l’ultima idea, quella per chiudere in maniera efficace l’azione offensiva.
MIGLIORE ITALIA (PRIMO TEMPO): SPINAZZOLA 6.5. Tra i migliori azzurri di questo Europeo. Anche stasera l’esterno è protagonista. Mette alle corde Lainer sulla fascia e in crisi tutta la fase difensiva austriaca. Manca l’ultimo passaggio.
PEGGIORE ITALIA (PRIMO TEMPO): DI LORENZO 5.5. La presenza di Baumgartner dalle sue parti gli impone maggiore attenzione, questo lo spinge a non sbilanciarsi troppo in avanti, quando poi riesce a farlo non ci mette qualità. Forse pesa anche il fatto che non abbia Berardi a dargli una mano in fase difensiva.
VOTO AUSTRIA (PRIMO TEMPO): 6. La squadra di Foda si conferma molto solida, soprattutto dal punto di vista fisico. Proprio la fisicità consente agli austriaci di arginare l’intensità del gioco azzurro, ma si intravedono i limiti, soprattutto tra le linee e nella qualità tecnica.
MIGLIORE AUSTRIA (PRIMO TEMPO): BAUMGARTNER 6. Si rende subito pericoloso, ma è anche intelligente tatticamente, perché prova a far allargare la squadra per far male all’Italia e si sacrifica in fase difensiva. Un punto di riferimento per i compagni, anche se non è il suo ruolo diventa il faro della manovra.
PEGGIORE AUSTRIA (PRIMO TEMPO): ARNAUTOVIC 5. Si muove tanto e male, ha voglia di lasciare il segno, ma lo fa soprattutto ai danni dei suoi avversari, come nel caso del fallo duro su Barella che gli vale l’ammonizione. Spreca una clamorosa palla gol al 18′.