Nella diretta odierna di Storie Italiane si è nuovamente parlato dell’ormai lunghissimo caso della misteriosa morte di Liliana Resinovich, ospitando in studio il marito della donna Sebastiano Visintin che nel corso di questi anni è finito più volte al centro di numerose accusa da parte dei familiari della vittima che hanno sempre ipotizzato che l’uomo sapesse qualcosa sul misterioso caso che non ha mai voluto riferire agli inquirenti: ovviamente, dal conto suo Sebastiano ha sempre sottolineato – quasi naturalmente – di non sapere nulla sulla morte della moglie.
La presenza del marito di Liliana Resinovich nello studio di Rai 1 è fine a commentare alcune recentissima dichiarazioni da parte della cugina della vittima Silvia e dell’amica Gabriella tra audizioni e dichiarazioni a mezzo stampa nelle quali hanno più volta citato dei presunti soldi trovati in casa di Sebastiano e Liliana Resinovich, ma anche del mistero della spazzatura buttata quella mattina dalla vittima prima di sparire e dell’ultima volta che si sono visti in quella tragica mattinata della scomparsa.
Partendo proprio dalla mattina della sparizione di Liliana Resinovich, la cugina Silvia in procura ha dichiarato che “Sebastiano mi disse che era tornato a casa alle 10:30 per prendere la bici ed andare in città perché aveva delle cose da fare, tornando a casa vero le 14/14:30” rispondendo a cosa potesse essere successo che “si era allontanata con qualcuno in auto” limitandosi a fare “una smorfia e tenendo gli occhi chiusi e la testa bassa” alla domanda sull’esistenza di un eventuale amante; mentre sulla questione dei soldi trovati nell’abitazione ritiene che potessero essere legati al fatto che “se voleva andarsene gli avrebbe lasciato dei soldi visto che non lasciava nulla al caso“.
Il marito di Liliana Resinovich Sebastiano: “Chi mi accusa dovrà risponderne agli inquirenti”
“Sui soldi – chiarisce immediatamente lo stesso marito di Liliana Resinovich – noi avevamo il minimo indispensabile e di tutto questo ho riferito agli inquirenti che avevamo 50mila euro nel conto corrente e qualcosa in casa da parte per eventuali emergenze. Io i rotoloni di soldi in casa non li ho mai visti e chiedo a Gabriella che mi dica dove sono o dove li ha visti”: soldi che – spiega ancora Sebastiano – “avevamo da parte per comprare l’appartamento di sua mamma, poi io non so di che soldi parlano loro” ipotizzando che “fossero soldi di Liliana dei quali non ero al corrente“.
Lasciando da parte le accuse da parte di amici e familiari di Liliana Resinovich, il marito spiega che “io nei momenti della scomparsa di mia moglie mi fidavo di queste persone, erano i miei più grandi amici e li ho accettati in casa mia”, ritenendo che da ora in poi “[delle] cose che sono uscite da queste persone risponderanno quando sarà il momento”; mentre di contro ritiene che “ci stiamo chiudendo su discorsi che nulla hanno a che fare con la morte e ci stanno solo facendo perdere tempo. Io mi domando perché persone che non si conoscevano e si sono aggregate per darmi contro e non riesco a capire dove vogliano andare a parare”.
“Chiedo – continua il marito di Liliana Resinovich – a tutti di pensare cosa significhi perdere una moglie” ricordando che “io in quei giorni pensavo di morire e stavo per impazzire. Questo è quello che mi interessa” al di là delle dichiarazioni di “amici, cugini e parenti” che ipotizza abbiano “creduto alla favola di Sterpin” al punto che ora “fanno tutti silenzio stampa, chiusi attorno a Claudio perché gli hanno trovato la botola“, chiedendoci – comunque – “cosa sarebbe successo se l’avessero trovata nella mia abitazione”; lanciando anche la conferma che “se mi avesse detto che aveva trovato un’altra persona io l’avrei accettato perché anche questo significa amare una persona, ma io non ho mai notato segnali”.