Livio Macchia dei Camaleonti ed il dolore per la morte di Tonino Cripezzi
Livio Macchia, bassista dei Camaleonti, stenta ancora a credere alla morte di Tonino Cripezzi, leader della band trovato morto ieri mattina nella sua camera di hotel dopo un concerto. Al Corriere della Sera il musicista ha raccontato cosa sarebbe accaduto: “Siamo rientrati in albergo e lui stava bene, ci siamo detti che ci saremmo rivisti la mattina dopo e invece lo abbiamo trovato riverso nel letto. È morto nel sonno”, ha spiegato. Il gruppo era impegnato a Pescara in un concerto per ragazzi Down: “era stata una serata simpatica, molto bella. E poi… Ora mi sento male, i nostri sono stati praticamente sessant’anni di convivenza insieme”, ha commentato, ripensando a quell’amicizia fraterna.
Nel corso dell’intervista Livio Macchia ha raccontato come si erano conosciuti con Tonino Cripezzi: il loro primo incontro avvenne al Santa Tecla, locale di Milano, dove suonava anche Tonino con i Trappers, il suo gruppo di cui facevano parte anche Mario Lavezzi e Mimmo Seccia. “Ci era piaciuto subito il suo modo di cantare, ci aveva colpito la sua voce particolare, quel vibrato che stordiva tutti. Lo abbiamo convinto a unirsi a noi e ce lo siamo tenuti. Da lì è cominciata la nostra avventura musicale”, ha raccontato il musicista dei Camaleonti.
Livio Macchia ricorda gli anni insieme a Tonino “litigavamo ma…”
A colpire il gruppo, tuttavia, non sarebbe stata solo la voce particolare di Tonino Cripezzi ma anche la sua persona: “Era una persona chiusa, non subito espansiva, ma alla gente piaceva molto, percepivano immediatamente che tipo era ed è per questo che è rimasto nel cuore di tutti”. Difficile dimenticare sessanta anni di carriera sempre insieme: “ne abbiamo passate di cotte e di crude, abbiamo attraversato tristezze e dolori, gioie e momenti di grande felicità”, ha svelato Livio Macchia.
Il dolore per lui è ancora troppo forte per trovare un ricordo più importante degli altri: “Tutte le serate, tutti i concerti che abbiamo fatto insieme sono stati belli, abbiamo passato dei periodi meravigliosi insieme”, confida. Livio non ha negato che tra loro ci siano stati anche dei battibecchi: “Ogni tanto si discuteva, si litigava, come succede tra marito e moglie. Soltanto che tra noi le questioni erano musicali. Ma alla fine erano tutte sciocchezze, si risolveva tutto”. Il più grande rammarico che si porta dietro adesso è quella felicità interrotta proprio nel periodo della ripartenza: “Eravamo felici, avevamo appena ripreso i concerti dopo la pandemia di Covid, era un momento di rinascita”, ha chiosato.