Massimo Ferrero è agli arresti domiciliari: il Tribunale del Riesame ha concesso all'ex presidente della Sampdoria di lasciare il carcere di San Vittore prima di Natale

Massimo Ferrero sono stati concessi gli arresti domiciliari. L’ex presidente della Sampdoria potrà trascorrere il Natale insieme alla sua famiglia: nella giornata di ieri ha lasciato la sua cella a San Vittore a Milano, dove ha vissuto nelle ultime settimane (dal 6 dicembre, nel dettaglio). I suoi legali avevano chiesto a gran voce la sospensione della misura cautelare in carcere, che è stata alla fine accettata dai giudici. L’imprenditore cinematografico, tuttavia, non potrà né uscire di casa né comunicare con l’esterno di presenza, per telefono o via messaggi. Potrà parlare esclusivamente con i suoi avvocati e con i conviventi.



“C’è grande soddisfazione per il lavoro svolto finora, che ha fatto sì che Ferrero possa trascorrere le feste di Natale a casa”, questo il commento dei legali Luca Ponti e Pina Tenga rilasciato ad Ansa a seguito dell’accoglimento della richiesta di sottoporre l’imprenditore agli arresti domiciliari da parte del Tribunale del Riesame di Catanzaro. I pm della Procura di Paola Maria Francesca Cerchiara e Rossana Esposito, nel corso dell’udienza, si erano invece opposti all’ammorbidimento della misura cautelare.



Massimo Ferrero agli arresti domiciliari: le accuse

Massimo Ferrero è agli arresti domiciliari, ma dovrà continuare a difendersi dalle accuse per reati societari e bancarotta fraudolenta. L’ex presidente della Sampdoria, nel dettaglio, è nel mirino del Tribunale perché coinvolto nell’inchiesta relativa al fallimento di quattro sue società nel settore alberghiero, turistico e cinematografico, avvenuto negli ultimi quattro anni.

Nella suddetta inchiesta sono coinvolti anche la figlia Vanessa e il nipote Giorgio: entrambi si trovano anch’essi agli arresti domiciliari. Per i tre non sarà dunque un Natale come gli altri, ma quantomeno potranno trascorrerlo nelle rispettive case insieme ai propri familiari. Un regalo concesso a Massimo Ferrero dal Tribunale del Riesame in vista delle feste, dopo quasi tre settimane trascorse in cella nel carcere di San Vittore a Milano.