Mons. Viganò, appello a Trump/ “Papa agente del nemico: dittatura sanitaria mondiale”

- Niccolò Magnani

Nuova lettera di Mons. Viganò al Presidente Trump con appello al voto mondiale: “Papa Francesco è agente del nemico, come Conte e Macron. Vogliono la dittatura sanitaria”

donald_trump_papa_francesco_1_lapresse_2017 Trump e Papa Francesco (Foto: LaPresse)

È una lunga lettera – la seconda in pochi mesi – quella recapitata da Monsignor Carlo Maria Viganò al Presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump, ma è anche un appello al voto degli americani da parte di chi – ex nunzio Usa – vede nel tycoon l’unico argine mondiale alla teoria-complotto del “Great Reset”. «Imposizione del vaccino, obbligo di passaporto sanitario e di un id digitale in modo da essere sempre tracciati», così scrive uno dei prelati più avversi al magistero di Francesco, dopo aver definito già diverse volte il Papa come «bestemmiatore» e «sacrilego» per le gestioni dottrinali e dell’emergenza pedofilia. Dal suo “esilio” nascosto Viganò scrive una lunga lettera alla vigilia del voto americano e spiega come Papa Francesco sia sostanzialmente «l’agente del nemico», ovvero il maligno e che invece il candidato Repubblicano sia l’ultimo baluardo per le «forze del bene». Citando testuale la lettera riportata da Libero Quotidiano, Mons. Viganò scrive «Attorno a Lei si riuniscono con fiducia e coraggio coloro che La considerano l’ultimo presidio contro la dittatura mondiale. L’alternativa è votare un personaggio manovrato dal deep state, gravemente compromesso in scandali e corruzione, che farà agli Stati Uniti ciò che Jorge Mario Bergoglio sta facendo alla Chiesa, il Primo Ministro Conte all’Italia, il Presidente Macron alla Francia, il Primo Ministro Sanchez alla Spagna, e via dicendo».

LA LETTERA-APPELLO A DONALD TRUMP

Insomma, Viganò dice in un sol colpo che Biden non va votato, che Trump è l’unico argine al bene e che i “governanti” mondiali stanno rendendo i propri organismi asserviti alla “dittatura sanitaria” definita “Great Reset”: «a capo di questo piano globale ci sarebbero i leader mondiali dietro cui si celano personaggi senza scrupoli che finanziano il World Economic Forum e l’Event 201, promuovendone l’agenda». Lo scopo del Grande Reset sarebbe quello di una «dittatura sanitaria finalizzata all’imposizione di misure liberticide, nascoste dietro allettanti promesse di assicurare un reddito universale e di cancellare il debito dei singoli. Prezzo di queste concessioni del Fondo Monetario Internazionale dovrebbe essere la rinuncia alla proprietà privata e l’adesione ad un programma di vaccinazione Covid-19 e Covid-21 promosso da Bill Gates con la collaborazione dei principali gruppi farmaceutici». Non solo, secondo Monsignor Viganò – al culmine della teoria del complotto mondiale enunciata nella lettera-scandalo – l’imposizione del vaccino anti-Covid «si accompagnerà all’obbligo di un passaporto sanitario e di un ID digitale, con il conseguente tracciamento dei contatti di tutta la popolazione mondiale. Chi non accetterà di sottoporsi a queste misure verrà confinato in campi di detenzione o agli arresti domiciliari, e gli verranno confiscati tutti i beni».





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