Si moltiplicano le multe creative: tra sanzioni per chi butta la spazzatura e per chi non pulisce le deiezioni canine, così i comuni fanno cassa
Tra multe per chi non pulisce l’urina dei cani, sanzioni per chi butta la spazzatura in determinati orari e anch per chi non tiene accuratamente in ordine siepi, piante e alberi, sembra che i Comuni stiano diventando sempre più ingegnosi nel trovare ragioni (o meglio, scuse) per sanzionare i loro cittadini al solo, unico e tristemente chiaro obbiettivo di rimpolpare quelle casse comunali che da tempo si trovano ad affrontare pesanti deficit e bilanci in negativo.
A ricostruire la “mappa” delle multe creative ci ha pensato l’agenzia AdnKronos che ha messo in fila alcune delle più discusse notizie dell’ultimo mese, diffuse da realtà distribuite su tutto il nostro territorio nazionale: tra queste emergono, in particolare, i tentativi (certamente tardivi) del comune di Salerno di coprire un buco da 1,5 milioni accumulato durante il periodo del Covid – o meglio, tra i soli mesi di aprile e giugno del 2020 – quando 12mila cittadini hanno ignorato migliaia di sanzioni, comminate a vario titolo.
Similmente, lo stesso di Salerno sta facendo anche Padova che ha scoperto un vero e proprio tesoretto di oltre 13,5 milioni di euro di multe e sanzioni mai pagate che ora sarà analizzato da una società privata di recupero crediti – la Area SRL – per quali siano effettivamente incassabili; mentre è singolare anche la notizia che arriva da Napoli di un vigile urbano licenziato in tronco: la sua colpa, quella di aver cancellato più di 280 multe stradali comminate contro di lui, contro i suoi familiari e contro alcuni amici per un totale di oltre 50mila euro mai pagati.
Le multe creative che fanno bene alle casse comunali: minzioni canine, orari per i rifiuti e procacciatori di clienti
Al di là dei tentativi di Salerno, Padova e Napoli di scovare i furbetti, ancora più interessante – riferisce sempre AdnKronos – è il nuovo impianto di multe creative deciso dal comune di Belluno che sanzionerà con 200 euro tutti i cittadini che all’interno delle loro abitazioni private non potano siepi e alberi con la “colpa” di farli ricadere sul suolo pubblico: il termine ultimo per la potatura era lo scorso 20 giugno e stanno già iniziando a piovere le prime sanzioni contro i cittadini.
Esemplare anche il caso di Palermo che ha recentemente deciso di imporre una fascia oraria precisa in cui i cittadini possono buttare la spazzatura: chiunque verrà scoperto con dei pericolosi sacchi al di fuori di quell’orario – e per ora sono già 15 – dovrà pagare multe fino a 166 euro, in barba ai legittimi impegni dei cittadini; mentre a Catania nel frattempo si punisce – qui verrebbe da dire legittimamente – chi abbandona la spazzatura in strada con 333 euro di sanzione, già comminata a 62 persone.
Una piccola menzione d’onore tra le multe creative spetta, poi, anche a Terni che voleva comminare sanzioni da 600 euro per i padroni dei cani che ignorano l’obbligo a pulire le minzioni dei piccoli amici a quattro zampe, poi abbassate al massimo – disposto peraltro dalla legge – di 480 euro; mentre il comune di Lucca ha deciso di attuare un giro di vite contro i locali che utilizzano personale in strada per convincere i clienti a entrare e qui – oltre alle sanzioni – è prevista anche la revoca della licenza.