Paolo Palumbo, 25enne affetto da SLA, ha pubblicato un disco per autofinanziare le sue cure. Sui social, inoltre, racconta la malattia ogni giorno
Paolo Palumbo ha compiuto 25 anni da pochi giorni, il 16 agosto. Negli ultimi sei, però, non è stato solo: al suo fianco la Sla, una malattia che lo ha costretto a letto senza poter parlare e muoversi. Eppure Paolo non si è mai arreso e grazie alla tecnologia del “comunicatore”, riesce attraverso il movimento degli occhi a parlare. Accanto a lui c’è sempre il padre Marco e la mamma Sonia, che lo assiste giorno e notte. Al Corriere della Sera, spiega: “Da cinque anni comunico con un sistema che rileva il movimento dei miei occhiattraverso una telecamera: in poche parole un mouse, ma comandato con gli occhi“.
Su Instagram, dove racconta la sua quotidianità, ha ricevuto centinaia di messaggi sotto un post nel quale si leggeva: “Voglio gli auguri di tutti tutti tutti voi. Non avete idea del sacrificio e dei dolori che mi distruggono, ma oggi stringo i denti e tengo duro. Se volete farmi un regalo scrivete un messaggio su WhatsApp o un sms al 350.0539511. Ve ne sarò grato eternamente. Vi voglio bene. Un bacione a tutti. VIVA LA VITA!”.
Paolo Palumbo: “Racconto la malattia senza filtri”
Paolo Palumbo è una fucina di idee e progetti. Nonostante da ormai sei anni sia costretto a vivere in un letto a causa della Sla, non si ferma mai e con lo strumentista campano Antonio Conte ha appena inciso la canzone “Ci Sono”. Chi la vorrà ascoltare potrà acquistarla con un versamento di 23,79 euro. Al Corriere, ha spiegato: “Acquistando il mio disco mi aiuti a comprare farmaci e presidi indispensabili per la mia vita e per la mia sopravvivenza”. Il 25enne può contare su una famiglia molto unita, alla quale appartiene anche il fratello Rosario, che ha raccontato: “Paolo ha questa allegria, questa grinta pazzesca. Si è dato da fare e ha creato il progetto per autofinanziarsi”.
Non è di certo l’unico progetto di Paolo, che in passato ha anche brevettato un tampone per far sentire il sapore dei cibi a chi come lui non può più deglutire, inciso un disco con Achille Lauro e pubblicato un libro di ricette con lo chef sardo Luigi Pomata ma anche un’autobiografia. Inoltre ha un profilo social nel quale racconta la malattia: “Pubblico un post al giorno per mostrare la quotidianità di chi come me combatte per la vita, ma anche per condividere quello che provo. Racconto senza filtri, non nascondo i dolori e la sofferenza. Ogni giorno trovo un buon motivo e ogni giorno lo trovo appena mi sveglio: l’essere vivo”.
