La diretta odierna di Chi l’ha visto è tornata ad occuparsi – esattamente come la settimana scorsa grazie all’indagine fatta dall’esperto di effetti speciali Daniel Auber – del video della Cam 3 al centro delle indagini per la morte di Pierina Paganelli che stanno vertendo attorno alla figura di Louis Dassilva: importantissimo per l’impianto accusatorio è proprio il video registrato da quella telecamera che esattamente alle 22:17 – poco dopo l’omicidio di Pierina Paganelli – ha impresso un uomo transitare verso il famoso condominio di via del Ciclamino a Rimini.
Secondo la procura quell’uomo sarebbe senza ombra di dubbio (confermato da alcune ricostruzioni tecniche fatte negli ultimi mesi) Louis Dassilva e questa sarebbe – non a caso – la prova ‘regina’ del caso Pierina Paganelli, ma a gettare dubbi importanti sulla ricostruzione ci ha pensato un vicino di casa dell’anziana vittima – Emanuele Neri – che già diverso tempo fa aveva raccontato ai giornalisti di essersi riconosciuto in quella figura impressa dalla Cam 3, raccontando che anche quella sera (come tutte le altre) si trovava nel vicino bar dal quale sarebbe uscito solamente dopo la chiusura per transitare proprio davanti alla farmacia e raggiungere il condominio nel quale abita.
Il barista di via del Ciclamino: “La sera della morte di Pierina Paganelli Neri andò via dopo le 22:15”
Sulla Cam 3 – insomma – si gioca l’intero processo a carico di Louis Dassilva per la morte di Pierina Paganelli e a far luce definitiva sull’accaduto ci penserà solamente un esperimento giudiziario che per ora non ha ancora una data fissata dopo diversi rinvii; ma nel frattempo Chi l’ha visto ha individuato e intervistato brevemente il proprietario del bar nel quale Neri ha raccontato di aver passato la serata chiedendo conferma sulla versione fornita dall’uomo.
Il proprietario del bar ai microfoni di Rai 3 ha spiegato che la sera della morte di Pierina Paganelli “il bar era aperto fino alle 22:15 e non abbiamo visto nessuno passare oltre ai miei clienti che sono andati via”, tra i quali conferma ci fosse anche lo stesso Neri che “è andato a casa quando ho chiuso“, raccontando poco dopo che “lui per andare a casa deve passare obbligatoriamente [vicino alla farmacia] per fare prima, come fa sempre”; mentre interpellato su chi crede che sia il soggetto impresso dalla Cam 3 mette in chiaro che “non lo saprei dire, ma assomiglia molto ad Emanuele“.