Rinviata ancora l'apertura del processo per Louis Dassilva sull'omicidio di Pierina Paganelli: il commento dei difensori dell'uomo senegalese
È oggi il giorno della verità per Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli che attualmente si trova in carcere in attesa dell’apertura vera e propria del processo a suo carico: proprio quest’ultimo aspetto verrà deciso nelle prossime ore, con un’udienza in corso in questo momento al termine della quale il GUP deciderà se rinviare a giudizio l’indagato, se chiedere l’archiviazione della sua posizione o chiedere alla Procura di raccogliere ulteriore materiale prima di procedere.
Di fatto, è utile ricordare che per quello che sappiamo fino a questo momento di elementi scientifici che inquadrino Louis Dassilva sulla scena dell’omicidio di Pierina Paganelli non ce ne sarebbero visto che il suo DNA non è stato trovato sul corpo, che la famosa Cam 3 della farmacia sarebbe del tutto inutilizzabile e che resta il dubbio sul famoso audio registrato da uno dei garage di via del Ciclamino: a incastrarlo sarebbe soprattutto l’ex amante Manuela Bianchi in sede di un’incidente probatorio.
Proprio Manuela Bianchi ha scelto di non costituirsi parte civile e al contempo i difensori dell’indagato hanno ottenuto l’estensione della perizia fonica sull’audio citato poco fa anche alla figura di Loris, fratello di Manuela che fino ad oggi non è mai formalmente finito sotto la lente degli inquirenti; mentre l’accusa a carico di Louis Dassilva ci parla di omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai futili motivi e della minorata difesa della vittima legata all’età e al fatto che abbia agito di notte.
I legali di Luois Dassilva: “Contro di lui non ci sono prove perché non c’entra nulla con l’omicidio di Pierina Paganelli”
Raggiunti fuori dal tribunale dai microfoni di Morning News, i legali di Louis Dassilva – Riario Fabbri e Andrea Guidi – prima dell’apertura dell’udienza avevano spiegato che “il giudice prima di tutto dovrà valutare e sciogliere le riserve che aveva assunto e dovrà esprimersi anche sulla validità dell’incidente probatorio della signora Bianchi per il quale avevamo avanzato alcune questioni”, ritenendo che sia stato svolto in un momento in cui le conoscenze dei difensori non fossero tali da garantire all’indagato “una piena difesa”.
Poco dopo, invece, i legali hanno spiegato che l’udienza si è chiusa piuttosto rapidamente visto che oltre ad aver “sciolto le riserve”, il giudice ha appurato che “la notifica nei confronti dell’imputato non era stata perfezionata in modo corretto” ritenendo necessario rinviare la discussione “al prossimo 14 luglio del 2025“: in quell’occasione “seguiremo il programma processuale e se non ci fossero ragioni per imporre un rinvio procederemo alla discussione dell’udienza preliminare”.
“Noi – spiegano ancora i legali – abbiamo da sempre sostenuto l’innocenza di Louis Dassilva e ora che abbiamo avuto conoscenza dell’impianto accusatorio, riteniamo non sia idoneo a configurare una sua responsabilità“, sottolineando in particolare che non possono emergere “prove a suo carico” visto che quella sera non si trovava nel luogo dell’omicidio di Pierina Paganelli: “Adesso l’accusa – proseguono i legali – si fa forza della dichiarazione di Manuela Bianchi e la perizia fonica deve proprio capire se i suoi percepiti sono compatibili con quanto dichiarato e con tutto quello che è emerso nei vari incidenti probatori e riteniamo che questo non accadrà”.