Si è concluso anche per questo 2025 il tradizionale World Economic Forum che dal 20 al 24 gennaio ha raccolto in quei di Davos tutti i cosiddetti ‘potenti della terra‘ per una cinque giorni di discussioni sui temi più importanti dell’attualità (dal cambiamento climatico, fino alle guerre in corso, alle sfide geopolitiche e alla finanza mondiale), ma anche a quei festini privatissimi a base di prostituzione, droghe ed eccessi dei quali si parla incessantemente dal 2020 a questa parte: proprio in quell’occasione fu una doppia inchiesta giornalistica del Times e di Channel 4 a far luce per la prima volta sulla realtà nascosta (neanche troppo bene) dietro al Forum di Davos; riaccendendo a quelle critiche che vorrebbero veder sparire l’evento dalle agende mondiali.
Di fatto dopo il 2022 la questione della prostituzione, dei festini e delle droghe a Davos è rimasta una sorta di leitmotiv del World Economic Forum tirata fuori da qualche giornale giusto per ricordare quella che possiamo tranquillamente definire una pagina mai veramente approfondita dell’evento di caratura mondiale: l’inchiesta di per sé non fu quasi commentata dai partecipanti dell’evento e creò solamente un dibattito sul mancato rispetto di quei valori fondanti dell’evento che ci parlano di incisività, sostenibilità e cooperazione; ben distanti dalle testimoniate situazioni di mobbing, discriminazioni e molestie, oltre che di un generale aumento esponenziale dell’inquinamento per permettere ai ‘potenti’ dir aggiungere Davos con i loro jet privati, con le limousine e con intere colonne di auto di scorta.
Festini, droghe e prostituzione al World Economic Forum di Davos: dal microdosing alle escort senza tempo libero in agenda
Sempre nel 2022 sullo ‘scandalo’ dei festini a Davos si parlò di veri e propri eventi privati in questo o quell’altro albergo di lusso nei quali i partecipanti erano soliti consumare qualsiasi tipo di droga, intrattenere rapporti intimi con escort di altissimo rango e consumare veri e propri fiumi di alcool; mentre ad oggi di questi eventi rimangono alcune chiare testimonianze che lasciano intendere – più o meno chiaramente – che nulla sia cambiato nell’arco degli ultimi tre anni.
Per esempio, restano sempre fermi gli eventi – ovviamente non inclusi nel programma ufficiale di Davos – nei quali il sedicente esperto di turno illustra i benefici dell’assunzione di quantità minime di droghe psichedeliche (il cosiddetto ‘microdosing‘) accompagnando i partecipanti alla scoperta di un mondo abbastanza controverso, oltre che – ovviamente – illegale; mentre Repubblica parla anche di testimonianze dirette delle agenzie di escort che durante l’evento faticavano a trovare buchi nelle loro agende per accogliere nuovi clienti, troppo impegnate – forse – a partecipare a quei festini non troppo segreti.