Stefano De Martino, il caso del video rubato con Caroline Tronelli continua a far discutere: dettagli
La vicenda dei video intimi rubati a Stefano De Martino e Caroline Tronelli non è solo l’ennesimo scandalo che finisce sui social, bensì è diventata il punto di partenza per guardare dentro un fenomeno che riguarda migliaia di persone comuni. Com’è noto, tutto è iniziato con un filmato privato diffuso in rete, il quale ha aperto un vaso di Pandora. Difatti, le indagini hanno mostrato l’esistenza di siti che raccoglievano immagini trafugate da quasi duemila telecamere di videosorveglianza sparse in giro per il mondo, con oltre duecento casi in Italia.
Tra l’altro, non si trattava di zone oscure della rete accessibili solo a pochi esperti, ma di piattaforme trovabili con una ricerca su Google. Stando a quanto riportato dal portale Open, il problema non nasce solo da sofisticati attacchi informatici, ma da comportamenti banali: password troppo semplici, sistemi lasciati senza aggiornamenti, telecamere installate in ambienti intimi senza alcuna protezione. Difatti, gli esperti hanno spiegato che con più attenzione la maggior parte di queste intrusioni non sarebbe avvenuta.
Stefano De Martino e il video rubato: emergono ulteriori dettagli
Chiaramente, il lato umano della vicenda ha avuto un impatto ancora più forte. Stefano Martino ha scoperto dell’esistenza del video grazie a un follower che aveva riconosciuto un tatuaggio e, da quel momento, è iniziato un vero e proprio incubo per il conduttore di Affari Tuoi e la fidanzata, Caroline Tronelli. Al che, è subito partita la denuncia, e gli avvocati hanno chiesto giustizia non solo contro chi ha materialmente sottratto il contenuto, ma anche contro chi lo ha diffuso e commentato. Successivamente, il Garante della Privacy è intervenuto imponendo lo stop alla diffusione, ma tutti sanno che una volta che un video circola online è difficile fermarlo del tutto.