I sondaggi politici Swg sull'altalena dei partiti nel pieno del caos Manovra. Il punto sulle Regionali, col vantaggio del campo largo per 2-1. In Campania..
IL PUNTO SULLE REGIONALI 2025 CON GLI ULTIMI SONDAGGI IPSOS PRE-SILENZIO ELETTORALE
Mancano meno di due settimane, il silenzio elettorale è già attivo e i comizi dei leader nazionali iniziano a laniare il rush finale verso le votazioni del 23-24 novembre prossimo: in tal senso, i sondaggi politici sulle Elezioni Regionali 2025 non fanno che registrare l’andamento già “prevedibile” da tutta la campagna elettorale, con un’unica vera Regione ancora “contendibile”, seppur con estremo vantaggio al momento per il campo largo.
Se infatti il Centrodestra ha vinto con nettezza il “primo round” delle Regionali di fine estate (Calabria e Marche contro la Toscana di Giani), in questa seconda e ultima parte di appuntamenti elettorali di fine anno la tendenza dei sondaggi politici pre-silenzio elettorale tende decisamente verso il campo largo progressista. Secondo le stime raccolte da Nando Pagnoncelli con Ipsos per il “Corriere della Sera” tra il 31 ottobre e il 4 ottobre, il Centrodestra vincerebbe – anzi, trionferebbe – solo in Veneto con Alberto Stefani che ha ad oggi un vantaggio di circa 36 punti sullo sfidante Manildo del Centrosinistra.

Il 62,8% dei veneti punta dritto sull’erede di Zaia, contro il 26,9% del candidato Dem, e con un testa a testa tra FdI e Lega per il ruolo di prima lista in Consiglio: in Puglia invece lo scenario si ribalta e nonostante la presenza ieri dell’intero parterre de roi dei leader del Centrodestra a sostegno di Luigi Lobuono, la vittoria di Antonio Decaro viene data come alquanto probabile.
I sondaggi politici messi in campo da Ipsos vedono un vantaggio di circa 30 punti per il campo largo, con la coalizione del Governo Meloni che si fermerebbe al 33%. Unica vera “contendibile” è la Campania, anche se il vantaggio di Roberto Fico dato al 53% con l’intero Campo largo è comunque rassicurante per le forze progressiste, con il Centrodestra di Cirielli che invece insegue al 42,5%.
TRA PATRIMONIALE E MANOVRA, COME CAMBIANO LE STIME SUI PARTITI
Allargano l’orizzonte verso gli scenari nazionali, l’andamento in “altalena” di molti partiti in Parlamento prende spunto dalle ultime polemiche su Manovra e patrimoniale, con il Pd di Schlein che torna a guadagnare consensi dopo aver seguito l’onda lunga delle proposte Cgil per la tassazione sui più ricchi. La dura “stangata” della Premier Meloni, che ha invece rispedito al mittente l’idea di aumentare nuove tasse, al momento non paga in termini di consensi.
I sondaggi politici di Swg per La7, come sempre pubblicati ogni lunedì sera, mostrano l’andamento in lieve frenata per Fratelli d’Italia: il partito della Premier cala al 31,3%, mentre il Partito Democratico sale dello 0,3% con un generale 22,2% totalizzato dalla Segretaria Dem Elly Schlein. Se il Pd punta dritto sullo scontro frontale con Meloni per il tema della patrimoniale, guadagna spazi anche il M5s di Conte che pure si è opposto ad ulteriori tassazioni, continuando il “gioco” di scostarsi sempre dalle posizioni dell’alleata-rivale nel campo largo.
Ad oggi i sondaggi politici danno il Movimento 5Stelle al 12,8%, in allungo su Forza Italia all’8,1% e sulla Lega all’8%, unico partito a calare di consensi all’interno della coalizione governativa. Chiudono le intenzioni di voto Swg l’AVS di Bonelli e Fratoianni al 6,7%, Calenda con Azione al 3% e Renzi con Italia Viva fermo ancora al 2,5% davanti a PiùEuropa (1,5%) e Noi Moderati (con l’1,1%).
