Sondaggi politici/ Governo Conte ko al 30%: 64% teme economia, solo 14% il Covid

- Niccolò Magnani

Sondaggi politici, intenzioni di voto Swg registrano calo Governo Conte nel mese di maggio: Lega al 26,9%, boom Fdi e Forza Italia. Tecnè, italiani tamono più l'economia che il Covid

Conte e Gualtieri Premier Giuseppe Conte e Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri (LaPresse, 2020)

Al di là dei sondaggi politici per i singoli partiti e per il Governo Conte sono i dati in arrivo da Tecnè per Quarta Repubblica a sottolineare la forte preoccupazione cresciuta esponenzialmente nei cittadini italiani per la crisi economica più di quella sanitaria scatenata dal Covid-19. Al netto del dato in costante calo per l’effettiva fiducia nell’esecutivo Pd-M5s-Iv-LeU (al 30,3% al 25 maggio), è la seconda domanda del sondaggio Tecnè ad accendere le maggiori attenzioni: «cosa preoccupa maggiormente oggi?», ebbene, il tandem economia-rischi sanitari vedono ad oggi solo il 21% di cittadini preoccupati (era il 40% il 2 marzo scorso ad inizio pandemia). “Soprattutto le conseguenze economiche” è invece scelto dal 64% degli intervistati ed era appena il 29% ad inizio marzo, mentre “soprattutto i rischi sanitari per me e familiari” viene scelto dal 14% delle persone intervistate nel sondaggio (era il 28% due mesi fa).

SONDAGGI NOTO: FIDUCIA LEADER, ZAIA STRACCIA CONTE

Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dei sondaggi politici e concentriamo la nostra attenzione sul gradimento dei leader grazie alle rilevazioni dell’Istituto Noto per QN. E non mancano di certo le sorprese: Luca Zaia sbaraglia la concorrenza e straccia anche il premier Conte. Secondo i dati del noto istituto, il governatore del Veneto vanta il 52% dei consensi, mai così tanti: distanziato di ben 8 punti percentuali il presidente del Consiglio (44%). Ma ancor prima del giurista troviamo un altro governatore, Stefano Bonaccini: il presidente dell’Emilia Romagna è al 48%.

La classifica stilata da Noto vede poi Giovanni Toti al 44%, Vincenzo De Luca al 41% ed il duo Nello Musumeci-Attilio Fontana al 40%. Solo dopo spazio ai primi leader di partito, ovvero Giorgia Meloni (34%) e Matteo Salvini (51%). Un’Italia che si schiera dunque dalla parte dei presidenti di Regione: per il 59% i governatori hanno gestito l’emergenza meglio del Governo giallorosso. (Aggiornamento di MB)

SONDAGGI POLITICI: LEGA 27%, PD KO

Meloni al top, Salvini tiene botta, Pd crolla e M5s non sta certo meglio: non grandi “sommovimenti” si segnalano negli ultimi sondaggi politici di Swg a TgLa7, anche se si registra un dato generale di sfiducia in aumento per le truppe giallorosse del Governo Conte, mentre risale la china il Centrodestra attorno che veleggia ben oltre il 40% nazionale. Dopo le polemiche interne al Governo sul caso Bonafede e lo scontro a distanza con Italia Viva, tanto il M5s quanto Renzi ci rimettono dei consensi e calano rispetto a 7 giorni fa: nei sondaggi espressi dalle intenzioni di voto nazionali, la Lega è ancora il primo partito del Paese con il 26,9% (-0,1 rispetto alla scorsa settimana), segue un Pd in netta difficoltà al PD 20,2% (-0,4). Non fa meglio il Movimento 5 Stelle che con il 15,7% registra un -0,3% in 7 giorni, mentre è inversamente salita Giorgia Meloni con FdI al 14,5% (+0,5%, secondo partito per trend in crescita della settimana). Forza Italia al 6,3% fa invece il pieno di fiducia da lunedì scorso e complice il lieve stop della Lega e il calo di Renzi tra i voti centristi, guadagna netto lo 0,6.

SONDAGGI SWG (25 MAGGIO): LA FIDUCIA NEL GOVERNO CALA

Sinistra italiana 3,4% e Italia Viva al 2,7% vedono perdere la stessa percentuale (-0,3) denunciando ulteriormente una difficoltà interna al Governo nella gestione della fase 2 politica: i sondaggi politici di Swg si chiudono poi con il 2,1% (-0,1) di Più Europa, Verdi 1,7% (+0,2), Azione Calenda in ottimo aumento al 2,9% (+0,3), Cambiamo 1,3% (+0,2). Sono però indicativi anche gli altri sondaggi politici presentati sempre ieri da Swg a TgLa7 e che riguardano la fiducia effettiva nell’esecutivo con paragoni tra i medi di maggio, aprile e marzo, i 3 centrali dell’emergenza Covid-19. Ebbene, se in una scala da 0 a 10 il Governo Conte-2 vedeva un ottimo 6,6% al 20 marzo, calava già nettamente al 6% il 24 aprile scorso, fino alla bocciatura sotto la sufficienza (5,9%) alla fine ormai del mese di maggio.







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