Nel pieno della semi-crisi di Governo aperta da Matteo Renzi sul caso prescrizione, i sondaggi politici stilati da Termometro Politico per la trasmissione mattutina di La7 “Coffee Break” hanno provato a tastare il polso degli elettori intervistati proprio in merito alla particolare situazione di tensione interna alla maggioranza. Mentre Lega e Fratelli d’Italia ne “approfittano” a livello di consenso, sono Pd e M5s a perdere maggior terreno sul “caso prescrizione” (la riforma Bonafede che dal 1 gennaio blocca la prescrizione dopo il primo grado di giudizio, ndr): per il 42,1% la battaglia di Renzi contro la legge M5s è giusta visto che «lo stop alla prescrizione è una norma profondamente ingiusta». Solo l’8,3% ritene invece che Renzi abbia ragione nel contenuto ma che la norma non deve mettere a rischio l’intero Governo Conte-bis: chiudono i sondaggi di Termometro il 20,8% degli elettori che contestano Italia Viva ma ritengono allo stesso tempo che la riforma sulla prescrizione andava accompagnata da una riforma del processo penale (che ci sarà ma è ancora in fase di scrittura tra l’altro con scontro annesso proprio tra Iv, Pd e M5s) e infine il 19,8% che ammette «Renzi sbaglia, la norma sulla prescrizione è giusta e necessaria».
TECNÈ (17 FEBBRAIO): LE INTENZIONI DI VOTO
I sondaggi politici condotti da Tecné per la trasmissione Mediaset Quarta Repubblica non danno grandi “scossoni” rispetto alla scorsa settimana anche se certificano due nodi su tutti: i 5Stelle, nonostante il ritorno in piazza contro i vitalizi, non raccolgono consenso e anzi continuano a perderlo; Fratelli d’Italia non vede resistenze e continua a crescere rosicchiando voti agli alleati della Lega. Nel mezzo, v’è tutta la politica con il Governo Conte-2 in difficoltà e ad un passo dalla rottura che però non “incide” nelle rilevazioni di Pd e Italia Viva di fatto stabili rispetto 7 giorni fa. I sondaggi nazionali danno Salvini ancora in testa al 30,4% con un vantaggio di poco sotto il 10% sul Partito Democratico che insegue al 20,8% e consolida la posizione di forza all’interno dell’esecutivo. Il Movimento 5 Stelle è in caduta libera e senza un leader in attesa degli Stati Generali non fa meglio del 13,4% e con le parallele difficoltà interne al Governo (per lo scontro con Renzi sulle riforme Bonafede) non vede un futuro roseo a livello elettorale.
SONDAGGI TECNÈ-SWG (17 FEBBRAIO): IL CONFRONTO
Gli altri sondaggi politici espressi nella trasmissione condotta da Nicola Porro non fanno che certificare invece la crescita pazzesca di Fratelli d’Italia, ora al 12,5% e con Di Maio e Crimi nel mirino: la distanza è per la prima volta sotto l’1% con la possibilità di sorpasso nelle prossime settimane laddove dovessero continuare le difficoltà interne del M5s e laddove soprattutto Giorgia Meloni dovesse continuare a “rosicchiare” voti al Carroccio. Forza Italia resiste nei sondaggi al 7,2% e mette distanza tra sé e Matteo Renzi, in lieve flessione al 3,9%. Italia Viva ha “ravvivato” la settimana politica con lo scontro durissimo contro Conte, Pd e i 5Stelle provando a riaffermare una centralità politica. Per ora, va detto, la centralità elettorale è ancora invece lontana anni luce e non sta pagando la strategia di opposizione interna alla maggioranza: chiudono i sondaggi politici Tecné con La Sinistra al 2,6%, Azione di Calenda al 2,4%, +Europa all’1,9 e l’Europa Verde all’1,8%. Osservando un breve confronto con gli altri sondaggi politici del lunedì sera, quelli canonici di Swg su La7, non si possono non notare le diverse posizioni della Lega (32,4% contro il “solo” 30,4% di Tecnè) e il calo netto di Forza Italia al 5,1%, diverso dal 7,2% sondato dai sondaggi di Quarta Repubblica. Infine Italia Viva di Renzi che col 4,2% fa leggermente meglio dei dati rilevati da Tecné.